1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: 212 ore su Orione
MessaggioInviato: domenica 14 settembre 2014, 16:32 
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Iscritto il: lunedì 11 settembre 2006, 8:35
Messaggi: 1337
Località: Codroipo (UD)
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
L'immagine non è mia, l'ho trovata per caso su CloudyNights: https://yadi.sk/i/DYBhwHNcaitdT
Il processing non mi piace, però alla faccia della profondità! Ci sono nebulose che non avevo mai visto e che sarebbero davvero interessanti da riprendere a scale elevate....

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Mauro Narduzzi
Responsabile sezione Astronomia
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 Oggetto del messaggio: Re: 212 ore su Orione
MessaggioInviato: domenica 14 settembre 2014, 17:23 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:41
Messaggi: 23678
se solo si potesse discutere in maniera tranquilla e senza scannarsi, sarebbe interessante chiarire nel modo più chiaro possibile, se e quanto si guadagna in profondità di posa al crescere dei tempi e, se c'è, qual è e da quali parametri dipende, un asintoto...

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 Oggetto del messaggio: Re: 212 ore su Orione
MessaggioInviato: domenica 14 settembre 2014, 18:44 
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Iscritto il: domenica 8 maggio 2011, 20:54
Messaggi: 15925
Località: (Bs)
Interessante, però ...

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Costanzo
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eppure è la cosa più preziosa che abbiamo" (A. Einstein).


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 Oggetto del messaggio: Re: 212 ore su Orione
MessaggioInviato: domenica 14 settembre 2014, 19:04 
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Iscritto il: giovedì 28 febbraio 2008, 19:46
Messaggi: 2956
Località: ROMA
Tipo di Astrofilo: Fotografo
tuvok ha scritto:
se solo si potesse discutere in maniera tranquilla e senza scannarsi, sarebbe interessante chiarire nel modo più chiaro possibile, se e quanto si guadagna in profondità di posa al crescere dei tempi e, se c'è, qual è e da quali parametri dipende, un asintoto...


Ciao tuo, in effetti per avere una consapevolezza su cosa significa fare cose considerate molto lunghe, bisogna avere esperienza, cioè averle fatte. La teoria, se non sbaglio e in quel caso correggetemi, ci dice che meno male il rumore aumenta sotto una radice quadra mentre il segnale aumenta linearmente. Il fatto è che troppe variabili influiscono per poter pronosticare un possibile guadagno in base ad esempio quante ore noi potremmo avere potenzialmente a disposizione per quel soggetto. Per non parlare poi del meteo. Poi ci mettiamo il cielo, cioè la trasparenza, e quindi anche il seeing che solitamente sono parametri che non solo variano da sera a sera, ma addirittura all'interno della stessa serata. Per mia esperienza, ti posso dire che un possibile vantaggio è avere a prescindere il più basso rumore possibile sia elettronico che termico per ogni singola posa. E scegliere quindi ogni singola posa in base alle proprie caratteristiche di setup. Detto questo poi si cerca di pensare al risultato che si vuole raggiungere E quindi si cerca di essere il più ordinati possibile (ad esempio io non lo sono) Per gestire la marea di files, più si va avanti e più il cielo diventerà morbido e quindi il segnale che noi vogliamo tirare fuori diventerà maggiormente gestibile. Me ne accorsi in un lavoro abbastanza pionieristico di un po' di anni fa sulla Cocoon. Lo feci con la dslr sotto un cielo vicino Roma, con la possibilità di poter fare una ripresa di circa 23 ore di posa. Come estetica venne fuori un mezzo schifo, ma risultò interessante come tutta una serie di nebulosità vennero fuori oltre al classico bozzolo rosso e qualche parte in blu derivante dalle zone riflessione. Recentemente nelle meravigliose immagini di questo soggetto vengono fuori oramai abbastanza bene tutte le parti che una volta sostanzialmente non venivano riprese. Ad esempio evidenziate tutte le polveri attorno alla Cocoon prima sostanzialmente non venivano fuori si trattava quella dinamica come fosse il cielo. Se ti ricordi nella prima decade degli anni 2000, le pose si aggiravano attorno ad una o due ore. Ora è abbastanza frequente considerare un'esposizione su un soggetto magari portato avanti una notte con pose totali di circa 5-8ore e considerate pose lunghe oltre le. 10 ore. E considerando la qualità di queste immagini, un motivo ci sarà. :D
Ciao,
Fabiomax

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 Oggetto del messaggio: Re: 212 ore su Orione
MessaggioInviato: domenica 14 settembre 2014, 19:09 
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Iscritto il: lunedì 11 settembre 2006, 8:35
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L'asintoto è la pazienza :-D

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Mauro Narduzzi
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 Oggetto del messaggio: Re: 212 ore su Orione
MessaggioInviato: domenica 14 settembre 2014, 20:05 
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Iscritto il: sabato 17 maggio 2014, 5:29
Messaggi: 3029
Località: Treviso
molto interessante...

un paragone è possibile solo tra due termini ,
sarebbe interessante una versione della foto a metà dell'opera , solo cosi si potrebbe capire quanto senso abbia la seconda parte di integrazione , cioè cosa ci si sarebbe perso.
Sicuramente poi tutto quel segnale , nelle mani di qualcuno di questo forum , esprimerebbe molto di più...
praticamente non c'è fondo cielo..
L'asintoto è.. boh..
ma sarebbe bello trovare una formula dove impostando tutti i dati , poi ti dà il tempo

ciao a tutti...


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 Oggetto del messaggio: Re: 212 ore su Orione
MessaggioInviato: domenica 14 settembre 2014, 20:58 
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Iscritto il: domenica 9 settembre 2007, 11:49
Messaggi: 739
Località: mantova
La mia opinione in merito e di parte in quanto da qualche anno ho deciso di affrontare un determinato soggetto con molta integrazione e oltre a questo lo faccio con diverse focali e su tutte quelle linee di emissione che ritengo utili oltre al classico rgb-lum.
Diciamo che da quello che ho oggettivamente affrontato la profondità non si ottiene solo con la lunga integrazione ma forse di più con la maggiore risoluzione.
La lunga integrazione mi da la possibilità di poter estrarre tutto ciò che il nostro sensore ha catturato mantenendo una immagine non forzata.
Si sa lo stretching oltre che estrarre i dettagli estrae anche il rumore di fondo i gradienti ecc...
Poi ho constato che il rapporto segnale rumore ha un guadagno che decresce fino ad arrivare al nostro limite strumentale oltre il quale non si hanno più guadagni significativi e quindi quello è il momento in cui fermarsi.
Poi logicamente sta a noi decidere cosa si vuol ottenere io su certi soggetti tra rgb-lum e narrow band fatte a due focali diverse sia da Italia che in remoto ho accumulato anche più 100 ore di riprese e il risultato logicamente e abissale e mi ripaga dei sacrifici e sopratutto dei soldi spesi.
Quello che dice tuvok nel messaggio di apertura e però una sacrosanta verità ed forse anche per questo che molti hanno smesso di postare o o magari lo fanno raramente su tutti i forum perché di riprese belle e interessanti sono sicuro che c'è ne siano molte e molte sono le persone che potrebbero dare consigli o illustrare procedure utili.
Non vado oltre per evitare di accendere fuochi inutili.

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 Oggetto del messaggio: Re: 212 ore su Orione
MessaggioInviato: domenica 14 settembre 2014, 21:10 
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Iscritto il: lunedì 11 settembre 2006, 8:35
Messaggi: 1337
Località: Codroipo (UD)
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
I parametri da considerare sono molti, però per avere un quadro piuttosto completo e quantitativo consiglia la lettura dell'ottimo Handbook of Astronomical Image Processing edito dalla solita Willmann-Bell.

Le 212 ore sono fuorvianti. Non ho i dati completi dell'immagine, ma è un mosaico di due pannelli almeno, ognuno dei quali comprende anche diverse ore in luce Halpha che richiede tipicamente tempi di integrazioni più lunghi rispetto alle bande larghe L-RGB. Le 212 ore sono la somma per i vari pannelli... cmq integrazione molto lunga! Su CloudyNights viene dichiarato l'uso di una SBIG STL-11000 accoppiata ad un Canon EF 200 F/2.8.

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Mauro Narduzzi
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 Oggetto del messaggio: Re: 212 ore su Orione
MessaggioInviato: domenica 14 settembre 2014, 21:48 
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Iscritto il: sabato 17 maggio 2014, 5:29
Messaggi: 3029
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colgo l'occasione , prendendo spunto da Follo (che apprezzo) per allargare la discussione ai telescopi remoti...
cosa ne pensate ?
Trovandomi difronte a due splendide foto , una prodotta esempio a Milano o Roma o Trapani e l'altra acquisita nel cocuzzo della Tasmania , a quale darei il voto più alto ?

cioè il fatto di poter comperare un servizio , da eccellenti luoghi ed eccelleti strumenti , come si può affiancare al lavoro prodotto in loco , spesso con strumenti non paragonabili ?

..si trovano on-line foto che non hanno neppure schede di descrizione...dovrebbero vantarsi di usare servizi provenienti da telescopi da decine di migliaia di dollari. Io, farei per gli appasionati , un'area dedicata ,che se la sbrighino tra loro.
... alla fine tra usarli oppure meno è solo una questione di volontà... è accessibile a tutti.
forse guarderei anche chi stà dietro al sensore ccd o altro che sia , incentivando alla ripresa specialmente i più giovani..
che ne pensate..?


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 Oggetto del messaggio: Re: 212 ore su Orione
MessaggioInviato: domenica 14 settembre 2014, 22:13 
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Iscritto il: giovedì 28 febbraio 2008, 19:46
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Follo:
Molto interessante quello che hai scritto. Secondo me il seeing la fa da padrone su moltissimi aspetti. Nel voler riprendere oggetti diffusi però non è così limitante a mio avviso. Me ne sono accorto con l esempio della Cocoon è guardando i lavori di Andreo, che ha tirato fuori cose pazzesche ad una focale corta.
Ciao,
Fabiomax

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