Anche qui dipende...
Di solito, in condizioni "normali", tendo a cambiare il metodo di miscelatura tra livelli (che corrispondono alle differenti immagini finali calibrate) da "normale" con qualcosa di più sofisticato.
Un tipo "Schiarisci" è molto frequente. Doso *sempre* l'opacità, nel senso che guardo che resa può dare all'immagine finale ma non succede mai che il livello superiore contribuisca più del 80-85%.
Altrimenti trovo ogni tanto molto "suggestivo" il metodo "luce soffusa". Questo ti scurisce (clip) l'immagine, quindi il dosaggio dell'opacità è in questo caso opposto. Non supero mai quindi la sua forza oltre il 25-30%. Uso questo metodo di miscela però solo quando vedo che con l'altro metodo non ottengo un gran ché, e quindi tento altre vie.
Se invece devo fare delle mascherature posso anche lasciare il metodo standard ossia "normale" dosando sempre la percentuale di opacità.
Più raramente utilizzo altri metodi quali "scolora", "scurisci", "sovrapponi".
Se i livelli sono più di 2 (arrivo spesso a 4) specie quando miscelo le immagini con il metodo dello "stretch 1-2-3" (vedi Giovanni Cortecchia), allora l'opacità che applico diminuisce in sequenza, ad esempio il primo livello (base) naturalmente al 100% il secondo al 70% il terzo al 50% il quarto al 30% ecc. con metodo di miscelatura che può variare anche di livello in livello (es il secondo con schiarisci, il terzo con normale il quarto con luce soffusa).
Sono comunque sempre tutti esperimenti, e le condizioni variano da oggetto e oggetto e da ripresa e ripresa; anche se ovviamente ho, come vedi, un metodo standardizzato "di partenza" su cui fare delle variazioni.