Dopo circa un paio di anni sempre sull'indecisione se fare il salto e comprare la CCD mono, complice un 'ottima offerta della Starligth Express, ho fatto la pazzia e me la sono comprata.
Sono sempre stato un accanito sostenitore delle reflex, tanto che prima di prendere la Trius, mi ero così pentito di aver venduto la 60d CDS che ero quasi sul punto di ricomprarmela.

Ho sempre pensato che non c'era tanta differenza di sensibilità tra la reflex e le ccd mono, ovviamente la matrice di bayer influiva negativamente sulla prima, ma a parte questo particolare, le reflex avevano una eccellente sensibilità e la differenza veniva ricompensata dalla facilità estrema dello One Shoot Color rispetto alla ripresa della Luminanza e della composizione in quadricromia.
Ho sempre pensato che la differenza tra le immagini di uno stesso soggetto fatte con reflex e con ccd mono fosse attribuibile alla notevole differenza di integrazione tra le due. In genere si vedono integrazioni che superano le dieci ore con le ccd contro 3-5 ore massimo fatte con le reflex e la differenza non mi è mai parsa incolmabile.

I primi dubbi mi sono venuti quando sono passato a riprendere oggetti veramente deboli che anche con integrazioni lunghe uscivano fuori ma con un rumore veramente difficile da controllare. Visto che questi sono i soggetti che preferisco riprendere, mi sono deciso a fare il passo.
La prima sera che ho usato la ccd ho fatto una posa in ha da 7nm sulla regione di Sadr: una posa da 5 min e devo dire che come inizio sono rimasto molto deluso. Pochissimo segnale secondo me, tanto che mi lamentavo con gli amici pensando di aver fatto un errore nell'acquistarla.

Il problema era però che con il cambio di setup ho dovuto cambiare anche i software e non conoscevo bene MaximDl come programma di acquisizione così come non conoscevo i fit e come dovevano essere trattati. Mi è uscito un grezzo che aveva la metà del segnale che avevo sui raw della reflex

. La cosa strana è che con una posa di 1 secondo vedevo una miriade di stelle che con la reflex me le sognavo e non capivo questo controsenso: sensibilità sulla luce puntiforme ma pochissima su quella diffusa! Non convinto mi ci sono messo di punta e ho cercato di capire il funzionamento di maxim e la resa dei fit. Facendo così sono riuscito a tirare fuori tutto il segnale che era sepolto dietro alla mia incompetenza e sono rimasto strabiliato: in soli 5 minuti con un filtro stretto come può essere un 7nm Halfa c'erano mille particolari e mille contrasti che in una mia foto della stessa zona fatta con un halfa da 12 nm e reflex (circa 30 pose) non c'erano.
Dopo qualche sera di tempo cattivo, si è aperta una finestra di cielo buono e da casa, dal balcone, mi sono messo a fare una sessione fotografica: soggetto IC5070, zona di cielo notissima che mi serviva per fare un confronto con un'altra foto che avevo realizzato sempre da casa(quindi stesso cielo) e con lo stesso strumento ma con la reflex con un filtro halfa da 12 nm.
Sono partito con pose da 20 minuti, rendendomi conto poi che se avessi osato a 30 sarei andato oltre i 65000 adu in molte zone.
Sono rimasto sorpreso dalla prima posa: una pulizia pazzesca e un livello di dettaglio e di sfumature veramente sconosciuto e dal singolo light.
Per farla breve sono riuscito a riprendere 9 pose da 20 minuti per un totale di 3 ore con lo Sharpstar a f/6,5 e la Trius, filtro Ha Baader da 7nm.
Questo è lo stack con i livelli aggiustati:
http://www.astrobin.com/full/95777/0/Allegato:
ic5070ha.jpg [ 473.28 KiB | Osservato 1514 volte ]
Per curiosità ho messo a confronto con la stessa scala di immagine le due riprese: per l'altra si tratta di 52 pose da 15 minuti con la reflex, ovvero 3 ore contro 12 ore e mezzo.
Allegato:
Confronto.jpg [ 502.24 KiB | Osservato 1514 volte ]
Diciamo pure che i miei dubbi sono fugati e che le ccd sono proprio su altri livelli rispetto alle reflex.
Ieri sera ho fatto dei test in campagna montando la ccd sul newton 8" f/5, purtroppo il correttore di coma non funziona bene, devo trovare la giusta distanza, allora o fatto visuale con il ccd.

Sono saltato da una galassia all'altra: veramente pazzesco con 60 sec di pose delle visioni impressionanti su una serie di galassie: M51, M101, NGC3628, NGC4535, NGC4536, M104. Nonostante il tubo lavorasse male per il correttore se avessi fatto 10 minuti di integrazione in luminanza sarebbero venute fuori immagini che mai avrei potuto pensare di fare con la reflex neanche con ben più lunghi tempi di integrazione. Ottima anche la gestione del raffreddamento controllato che mi ha permesso di fare i dark da casa, una comodità che prima non avevo nonostante la 60d cds sia una eccellente camera di ripresa.
Mi ha veramente entusiasmato.
L'unico scotto da pagare un campo molto più stretto di quello della reflex, ma ci sono ottiche anche con focali più basse
