Lunga è complessa è stata la via che mi ha condotto a questa M97, oggetto popolarissimo ovviamente, di cui avevo assoluta necessità di effettuare una ripresa più dettagliata possibile delle strutture interne in multibanda strettissima per alcuni lavoretti che sto conducendo, sebbene il tempo e svariati problemi non mi assistano...
Intanto eccovi questo ultimo lavoro:
NGC 3587 (M97) - Nebulosa GufoHo approfittato di due serate con seeing davvero ottimo ma con trasparenza non proprio perfetta, tuttavia trattandosi di un soggetto abbastanza brillante (rispetto alla media dei miei soggetti) nei momenti di passaggi di velature il danno non era poi così eccessivo.
Questa era in assoluto la prima volta che riprendevo M97 con una focale di 2,4m per cui le condizioni di seeing dovevano assistermi nell'impresa di ottenere i dettagli interni che mi interessavano.
L'elaborazione è stata altrettanto molto delicata poichè volevo spingermi al limite possibile mantenendo la naturalezza complessiva, evitando la creazione di rumore artefatto e altre porcherie. Cosa non facile, perchè i dettagli hanno sfumature lievissime e quindi contrasti appena accennati e per cui nella foga è molto facile farsi prendere la mano!
Dopo diversi tentativi e marce indietro quello mostrato è il risultato che ho ritenuto più accettabile e maggiormente equilibrato per la lettura delle strutture interne!
Devo dire di essere soddisfatto, l'elaborazione ha permesso di evidenziare una struttura reticolare all'interno di uno dei lobi che è piuttosto difficile da evidenziare comunemente e questo è anche merito del seeing...le strutture a reticolo sono evidenti punto di rapida espansione e raffreddamento che in questo caso sono conseguenza del contatto tra il vento stellare e la materia gassosa secondo un flusso preferenziale.
Questo tipo di strutture che ricalca vagamente una morfologia bipolare è ancora da studiare e approfondire poichè nonostante sia stato sviluppato un modello di espansione idrodinamica che ne illustra l'evoluzione, manca alla base un modello che ne descriva la genesi e quindi uno studio del contesto stellare da associare a perdite di massa isotropiche e che in seguito si polarizzano molto tempo dopo la fine della fase di supervento.