Questa discussione è sempre interessante, anche se si ripropongono punti di vista ogni volta differenti. Personalmente, infatti, non concordo con quanto detto, almeno in parte.
Facciamo una premessa. I ccd, sono "integratori", nel senso che sommano il segnale almeno sino a quando non saturano o non si entra nella zona di non linearità dove le cose vanno diversamente e credo che su questo possiamo essere tutti d'accordo.
Se, per esempio, il valore di bias è di 10 ed espongo su un oggetto debole che nella stessa scala ha valore 8, il pixel (o i pixel) che lo "puntano" avranno valore 18, cioè segnale di bias + segnale del soggetto. Quindi in realtà il soggetto è stato catturato anche con esposizione breve, brevissima. Una esposizione di 1 minuto, cattura ciò che si può catturare con 100 minuti, niente di più e niente di meno. Ovviamente senza entrare nella zona di saturazione poiché allora i pixel diverranno tutti bianchi e non ci sarà più nulla, come per il blooming. E' impensabile che un CCD esposta anche per un solo secondo su una stella di 21esima magnitudine non catturi alcun fotone da questa proveniente. Mentre ne cattura se esposta per diversi minuti (che sono composti da diversi secondi!). Non sta qui il trucco delle lunghe esposizioni. La "magia", invece, avviene quando i rapporti tra il segnale ed il rumore diventano favorevoli e questo si ha allungando l'integrazione poiché il segnale varia linearmente (sempe con le note di cui prima) mentre la statistica del rumore varia alla radice quadrata, quindi il rumore si "allontana" dal segnale permettendo di staccare meglio questo dal rumore stesso. Quindi se non ci fosse rumore (magari!) una posa da 10 minuti equivarrebbe a 10 da un minuto poiché il bias è semplicemente un piedistallo che può essere rimosso poichè essendo un segnale è riproducibile, così come il segnale termico e tutti i segnali che non ci interessano, sono tutti riproducibili. Purtroppo , però, il rumore esiste ed è associato ad ogni segnale (bias, termico e così via) e proprio per la natura non riproducibile del rumore, questo non può essere rimosso come si fa con un dark per esempio. Allora ciò che facciamo aumentare i tempi d'integrazione per ridurlo statisticamente. Quindi alla fine dei conti c'è differenza tra una posa di 10 minuti e 10 da un minuto? Sì certamente, tanto per fare un solo esempio il rumore di lettura non dipende da quanto è lunga l'integrazione, così in un frame da 10 minuti avremo un solo rumore di lettura, mentre in quello somma di 10 da un minuto avremo il contributo di 10 letture (e dei rumori associati). Quindi, a mio parere, il nocciolo della questione è sempre legato al concetto insito nel rumore e non nel segnale. Insomma, per quanto possa sembrare assurdo, un "particolare flebile" lo catturiamo anche con una manciata di secondi. Bastano affinché qualche fotone venga convertito da un fotosito (pixel) della CCD in elettroni, però sarà circondato da fotositi con livello quasi uguale, quindi di difficile interpretazione ed estrazione. Questo, almeno, è quello che io credo di aver capito.
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