Ok questa volta l'ho fatta fuori dal vaso! Penso che non ho mai postato oggetti che fossero diversi da una nebulosa planetaria quindi questo sarà il primo e forse non l'ultimo!
M 1 - Crab NebulaVi dirò che ho da sempre desiderato poter riprendere questo bellissimo oggetto (uno dei miei preferiti in assoluto) e di tentativi ne feci solo uno qualche anno addietro, una singola posa da 15 minuti in HA con la vecchia MX716, da allora ogni inverno mi facevo la promessa di fare qualcosa, ma impegni più opprimenti nel campo delle planetarie me lo impedivano.
Quest'anno invece, approfittando delle belle serate di meteo stabile in ottobre ma soprattutto da serate con seeing ottimo mi sono deciso, ormai l'ora era giunta e la strumentazione pienamente matura. Allo stesso tempo però non volevo perdere la possibilità di proseguire con le riprese delle planetarie per cui ho strutturato le serate in modo da dedicare a M 1 la parte finale della nottata...quindi ogni notte la riprendevo per 1 o massimo 2 ore. Se vedete nella scheda il periodo di ripresa è dilatato tra il 24 il 30 ottobre con la sola pausa del 29.
E' stato molto bello veder crescere queste riprese notte dopo notte, accumulando segnale! Mi sembrava di giocare a poker quando si spizzicano le carte...
Questa ripresa di M1 però non è buttata a caso ma fa parte di un piccolo programma "didattico" da implementare in un progetto più ampio che non sto qui a dirvi, infatti, sto alternando alle solite planetarie altri tipi di resti gassosi, quali ad esempio i resti di esplosioni di novae, l'idea è quella di fare un confronto della distribuzione delle emissioni ioniche tipiche delle planetarie su altri soggetti.
In M1 come vedete la mappatura interferenziale che viene fuori è un manicomio rispetto ad una planetaria, però si può interpretare pensando come le regioni rosse in prevalenza NII non seggette a ionizzazione, mentre le regioni verdi (HA) soggette a bassa ionizzazione secondaria e le zone blu (OIII) a medio-alta ionizzazione.
Le strutture riprese sono l'effetto di una esplosione quindi i materiali ripresi viaggiano a grande velocità nello spazio attraverso il mezzo interestellare, l'emissione è quindi dovuta in parte alla energia iniziale dell'esplosione ed in parte all'interazione con il mezzo interstellare, per cui una mappatura del genere può certamente mostrare i livelli energetici ai quali il gas è sottoposto...cosa che una semplice ripresa in HA non può mostrare.
Sarebbe bello integrare questa ripresa con due riprese una nel continuum dell'ultravioletto e l'altra nel continuum infrarosso...in futuro mi attrezzerò e vedremo il preseguo di questa puntata!
Riguardo questioni più astrofilesche, questa ripresa era anche per vedere come si comportava questo RC in condizioni ottimali di seeing su un soggetto dalla luminosità più umana!

La quantità dei dettagli è davvero notevole e le stelle sono estremamente puntiformi, la deconvoluzione è stata applicata solo sulle strutture nebulari mentre le stelle non sono state toccate per cui la puntiformità rappresenta quella effettiva dello stacking e della fusione RGB.
Il lavoro di post-produzione è stato notevole così come la procedura per arrivare a questo risultato. Mi ero prefisso di tirare fuori tutto dettaglio possibile prima del limite del rumore di fondo e al tempo stesso di non perdere le strutture più deboli collocate all'esterno.
Dopo vari tentativi penso di esserci riuscito e il risultato che vi sottopongo lo trovo personalmente soddisfacente.
