Ciao a tutti,
Sabato (8 Dicembre 2012), dopo esser tornato a casa dalla sagra del bollito di Carrù (CN), non contento di aver guidato per 230 Km all’andata e 230 Km al ritorno, ho caricato la strumentazione in macchina, salutato la compagna e i cani, e mi son diretto verso il solito posto, Duno di Varese, per provare a scattare una foto ad un soggetto che mi ha sempre affascinato molto e che da un pò avevo voglia di provare ad immortalare: la Horsehead Nebula.
Salito però sul monte di S. Martino, 1082 metri slm, date le sferzate di vento, ho deciso di rimettermi in macchina e scendere, per vedere se riuscivo a trovare un posto un pò più riparato dall’aria.
E il posto l’ho trovato: un prato che poteva andare bene, praticamente all’interno di un tornante. (senza il praticamente dai.........ero in un tornante

)
Il cielo, essendo molto più giù, non era il massimo. L’IL era evidente, la Via Lattea non più visibile. Ma ormai ero lì con la voglia di riprendere, ed ho deciso di tentare lo stesso.
Altro lato negativo era che, essendomi appostato a bordo strada, le poche macchine che passavano disturbavano parecchio. Penso infatti che nell’imagine vi sono gradienti introdotti proprio dai fari dei veicoli transitati (ne ho contati una decina), che il buon Jeff mi ha aiutato a rimuovere.
Il seeing era veramente orribile, così ho deciso di utilizzare il telescopio con la focale più corta che ho, il 65/420. Ho avuto non pochi problemi anche con le stelle di guida, che ballavano la samba e si spappolavano, apparendo come dei batuffoli di cotone. Infatti l’immagine ne ha risentito (le stelle non sono puintiformi) come i miei nervi, stressati dal Bip di PHD che segnala la perdita della stella di guida.
Nonostante i molti fattori che mi avrebbero precluso una immagine “presentabile”, ho deciso lo stesso di concludere il programma di ripresa che mi ero prefissato.
Alle 3 del mattino ho lasciato il prato gelato (-3 gradi) e mi son diretto verso casa, con la cartella di file bene al sicuro.
L’immagine che propongo è la somma di 30 pose da 300”, calibrate con 9 Dark, 15 Flat, 15 DarkFlat e 15 Bias.

L’elaborazione è veloce veloce, con DSS e Photoshop, fatta non appena tornato a casa e dopo essermi rifocillato un attimo.
Il risultato non è dei migliori, non mi ha entusiasmato più di tanto, ma viste le condizioni di ripresa e l’esperienza fatta penso che l’uscita ne è valsa la pena! E comunque è stato sfizioso riprendere la Horsehead!
Io alla fine mi son divertito, come al solito!
Commenti e consigli sempre ben accetti.
Alla prossima
Davide
