Ciao a tutti!
Venerdì 16 Novembre al lavoro con Jeff, guardavamo nelle pause il cielo dalla scala antincendio per capire se era il caso di fare l'uscita la sera. La mattina era sereno, e le previsioni lasciavano sperare.
Ma poi, dopo pranzo, le nuvole stavano coprendo tutto. Così, ad un certo punto, ci siamo detti che niente, la serata saltava.
Nel pomeriggio, prima di uscire dal lavoro, vedo che invece la situazione meteo è buona. Ma è tardi, Jeff è uscito prima, ormai non se ne fa più niente e il cielo è buono sembra......si, un po di foschia, ma siamo in pianura e l'intenzione era di andare su in montagna. Lassù magari la nebbia non c'è.
Sono un pò abbacchiato quando intorno alle 16 ricevo una telefonata. E' Jeff, anche lui si è accorto che le nuvole sono andate via, vuole "rischiare" l'uscita!
Ed io son d'accordissimo! Ci diamo appuntamento all'autogrill che c'è sulla strada che percorriamo entrambi.
Esco dal lavoro e corro a casa. Mi preparo, carico tutto in macchina e finalmente intorno alle 17 e 30 parto da casa, destinazione 1082 m slm.
Un'ora e 15 di macchina per andar a fotografare. Un'ora e 15 di macchina che mi faccio volentieri per raggiungere un cielo accettabile, quello che a Milano non vedremo mai più.
Finalmente raggiungo Jeff all'autogrill. Lui si è appena mangiato qualcosa, io invece non voglio neanche perdere un minuto di più. Lo presso per andare e così ripartiamo subito.
Purtroppo, un pò per l'orario, un pò per il solito problema delle gite turistiche che fanno fare i navigatori satellitari, le ore di macchina diventano 2. E infatti raggiungiamo il luogo prescelto intorno alle 19 e 30, quando ormai è buio da un'ora.
Finalmente!
La situazione sembra non essere male, il cielo è sereno. La nebbia è centinaia di metri più sotto. Si c'è umidità, ma all'inizio non sembra neanche tanta.
Per prima cosa mi metto addosso gli indumenti pesanti. Il termometro dell'auto segnala 2°.
Veniamo assorbiti dall'impegno che richiede il montaggio degli strumenti. Cavalletto in bolla e su la testa, contrappesi e su le ottiche, bilanciamento e stazionamento polare, allineamento a tre stelle e puntamento stella per la messa a fuoco, puntamento soggetto e scatti di prova.......
Il cielo è sereno, scuro. Ho scelto di riprendere un soggetto già alto, ma che mi dia qualche ora prima del passaggio al meridiano con possibile collisione dell'ottica sul treppiede. Un soggetto alto per riprendere sempre in una zona di cielo scura, per non trovarmi ad avere le prime pose brutte rispetto alle ultime. (purtroppo l'inquinamento luminoso rovina una parte del cielo).
Ed il soggetto in questione è il Doppio Ammasso del Perseo. Uno dei miei primi oggetti osservati al telescopio. Un soggetto luminoso che ho provato a riprendere durante i miei primi test del set-up a Milano. A Settembre quando provai a fotografarlo, tirai fuori solo lenticchie e piselli al posto delle stelle. La foto veramente pareva una minestra.
Ora vorrei ottenere qualcosa di più. La scelta penso sia buona, il soggetto non ostico. Il cielo migliore (in realtà non c'è paragone) io sto cercando di imparare un pò di più l'elaborazione delle immagini.
Sono praticamente le 21 quando, finalmente, parto con il programma di ripresa. Un'ora e mezza per prepararmi. Nel frattempo, perlomeno, il tele si acclimata.....(si dice così?)
Sento Jeff che tribula un pò con il suo set-up. Arranca ad iniziare per problemi vari. Ma alla fine risolve anche lui e parte con le pose.
In quel momento, quando si comincia ad essere un pò più rilassati però, ci si rende conto che l'umidità l'avevamo proprio sottovalutata. Io per fortuna ho le fasce anticondensa già funzionanti, quindi problemi non ne ho. Ma lui ad un certo punto si accorge di avere la lastra, nonostante il lungo paraluce, appannata completamente. Disdetta..........comincio a temere di dover rinunciare alla foto........ma poi, in estremis, l'utilizzo del phon che avevo acquistato qualche mese fa, e che mai avevo usato, gli permette di continuare. (anche se nel corso della serata dovrà fare l'acconciatura alla lastra più volte).
A parte quindi ripetuti controlli ai tele per verificare che l'umidità non li renda ciechi, la serata la trascorriamo a chiacchierare.
Si mangia anche qualcosa, si beve qualcosa ( e quì Jeff, devo dire che la volta precedente avevi messo tre cucchiai di zucchero nel thermos del the ed erano troppi, ma anche uno colmo mi sa che...........).
Si parla e si esplorano i dintorni, si da una controllatina al telescopio. Una sbirciatina agli scatti dal computer. C'è tempo anche per "pause di riflessione interiore" (o più che altro di assopimento quasi, direi, visto che l'uscita è stata preceduta da una sana giornata lavorativa).
L'umidità nel frattempo si rivela essere una gran bella brinata. Le automobili, il prato, il tavolino e gli strumenti sono ricoperti da una bella patina di ghiaccio. Meno male abbiamo qualcosa con cui coprire i PC.
E continuiamo lo stesso.
Jeff tira fuori il binocolo e osserviamo un pò. La solita Andromeda e il doppio ammasso, che si scorgono anche ad occhio nudo. Orione che nel frattempo sta salendo, e campi stellari a casaccio. Appoggiandoci all'auto per non cadere all'indietro.
Ritorniamo a raccontarcele e nel mentre, Jeff esclama con parole che non sto a ripetere e mi esorta a voltarmi. Io quasi spaventato mi giro di scatto e.......in cielo sta passando un bolide stupendo. E' un fenomeno che non dura poco. Lui ha il tempo di vederlo e avvertirmi, io il tempo di voltarmi e vederlo ancora continuare la sua corsa dietro agli alberi. Una strisciata di colore arancio. Uno spettacolo ragazzi! Pensiamo che sia durato oltre 5-6 secondi, 45° compiuti da est verso ovest.
E' un bel ricordo della serata.
Passata la mezzanotte io parto già con la ripresa dei dark, dopo aver interrotto le pose causa i cavetti della fotocamera che stavano per toccare il treppiedi.
Comunque sono contento. Ho ripreso qualche posa, e ho fatto anche del dithering manuale.
Alla fine riesco a riprendere tutti i file di calibrazione, i dark i flat e tutto il resto.
Anche Jeff è a posto e ha finito con il riprendere tutti i file. Quindi, visto la brina, il sonno e la strada del ritorno che ci aspetta, intorno all'1 e 30 cominciamo a tirare su tutto. (aiutandoci ad eliminare parte dell'acqua dagli strumenti con gli stracci che il previdente Jeff aveva con se). Accendiamo anche le auto, così nel frattempo si scongelano i vetri.
Cominciamo a scendere alle 2 del mattino precise.
Io guidando mangio anche un bel panino con fontina.
Incontriamo in strada una famiglia di stambecchi che ci accompagna per qualche centinaio di metri correndo avanti a noi, altra emozione e altro ricordo.
Saluto Jeff al telefonino mentre lo sorpasso sull'autostrada, poco prima della sua uscita.
Io arrivo a casa alle 3 e 15. Stanco ma soddisfatto.
Scaricato gli strumenti dall'auto, in casa riapro tutte le casse per far si che tutto si asciughi per bene.
E' andata.
Ci siamo divertiti. Questa è la cosa principale. Questo è il motivo di così tanti sbattimenti fatti per un'immagine, bella o brutta che sia.
Ci divertiamo
(naturalmente eviteremmo tutti volentieri la delusione di una ripresa andata male, ma vabbè, capitano anche quelle).
Ed ecco la mia foto del Doppio Ammasso del Perseo.
Questi i dati di ripresa :
25 Pose da 5 minuti a 800 ISO con il rifrattore 115/800
11 Dark
15 Flat
15 Dark Flat
15 Bias

Elaborazione, per quel poco che ho imparato, con DSS per la calibrazione e Photoshop per i livelli.
Niente di eccezionale. Ma spero non vi dispiaccia troppo.
Come sempre interventi, consigli, commenti e critiche sempre ben accetti.
Alla prossima.
Davide
