Ciao.
Io dispongo di una Starlight Xpress, la SXVF-H9 che ha il tuo stesso sensore.
Come te non c'è controllo di temperatura attivo.
Ma il sensore viene raffreddato a -30°.
La tua questione sulle librerie di dark e relativa temperatra è stata, ed è, anche la mia, senza che peraltro sia stata definitivamente risolta.
Concordo perfettamente con te che il sensore è ancora un sensore eccellente, anche e soprattutto riguardo la pulizia.
Per le mie esperienze ho visto che, nonostante vari commenti, test, letture, pareri e schede tecniche viste in occasioni e siti disparati dichiarino che il nostro comune sensore
non necessiti di dark, io per le mie esperienze di ripresa ho visto che in realtà è vero sono in parte. Come hai scritto tu oltre un certo tempo di posa è di gran lunga più saggio fare dark; anche perché io ho qualche difetto di elettroluminescenza agli angoli del sensore.
Personalmente ho valutato che il limite per cui mi posso permettere di non fare dark è attorno ai 6-7 minuti. Il fatto è che non resisto...

i Dark li faccio sempre per sicurezza anche se faccio pose da 2 minuti.
Spesso per pose brevi, che non superano i 5 minuti, e raramente fino a tempi di 10 minuti ricorro all'autodark (singolo dark) fatto a inizio serata (si perde tutto sommato poco tempo), per poter avere la correzione del rumore termico nelle stesse condizioni ambientali. Ma per pose maggiori è per forza necessario avere una libreria appunto.
Per quanto riguarda più specificatamente l'argomento e la tua domanda:
Personalmente ho fatto una libreria di dark, anche se "mi dicono" che per elettroniche senza controllo attivo della temperatura non servono. Non sono completamente d'accordo anche su questa affermazione, secondo la mia esperienza, funzionano ugualmente e sono utili. Magari non in maniera perfetta o completa, ma funzionano.
Ho fatto quest'inverno una libreria di dark durante una serie di notti nuvolose

ad una temperatura ambiente che oscillava da 0 a 5°C
Ho diversi mazzi di dark a diversi tempi di posa che vanno dai 30 minuti ai 5 minuti, sia per bin 1x1 che per bin 2x2 (in questo caso anche i 3 e 2 minuti dato che il binning quadruplica la FWC, la sensibilità ed il rumore).
Per ogni step di temperatura ho circa 25-27 dark, e questo è il numero che ho preferito produrre, un buon numero abbondante di immagini.
Per le riprese effettuate d'inverno, come ti dicevo questi dark, pescati nella libreria dal mazzo del relativo tempo di posa operativo, se applicati funzionano. Noti l'effettiva riduzione del rumore e soprattutto dei pixel caldi.
L'inconveniente è per le immagini estive. Questi dark da libreria effettuati in inverno funzionano in minima parte o anche non servono proprio, per le immagini riprese in estate, purtroppo, con una differenza di temperatura ambientale rispetto all'inverno superiore di 30° in media.
Quindi secondo me andrebbe fatta una libreria di dark invernale ed almeno una estiva, per poter beneficiare di una effettiva correzione a differenti temperature di esercizio.
Non credo quindi che serva fare una serie di dark per ogni grado di temperatura. Per quello in teoria ci sono i Bias che dovrebbero sistemare le cose... in teoria.
Se poi come nel mio caso dovessi fare una serie di librerie per i 27 dark per ogni 5 gradi di temperatura (facciamo un'ipotesi) per i miei mazzi da 5 minuti posa di differenza dovrei fare un totale di 4050 pose di soli dark in serate non operative... non si fniisce più e non servirebbe, credo, più di tanto; perché ho visto anche anche che queste librerie (come tra l'altro viene anche consigliato) dopo un certo tempo non sono più efficaci: bisogna rinnovarle e rifarle periodicamente, almeno una volta all'anno, direi (per il nostro sensore).
Infine: per fare il masterdark (diretto in MaxIm DL) io utilizzo la mediana.