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Autore Messaggio
MessaggioInviato: sabato 23 giugno 2012, 15:27 
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Iscritto il: domenica 23 aprile 2006, 22:02
Messaggi: 7738
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Ciao a tutti, devo confessarvi che non ho proprio resistito. Dopo alcune notti passate a riprendere con la reflex usando l'accoppiata Nebulosity 3 + PHD Guiding ho voluto dare una possibilità al mio fedele MaxIm DL (il software d'acquisizione che da alcuni anni mi accompagna per le riprese con la ST-8).

Riassumo brevemente il mio setup:
  • Telescopio di ripresa TS APO65Q (focale 420mm, diametro 65mm)
  • Telescopio di guida WO (focale 388mm, diametro 66mm)
  • Camera di ripresa DSLR Canon EOS-450D
  • Camera di guida DMK21AF41
  • Montatura Skywatcher HEQ5 Pro controllata via EQASCOM/EQMOD
  • Guida via PulseGuiding ASCOM

Ricordo che sto parlando della sola ripresa. Tutte le calibrazioni le ho sempre fatte con MaxIm DL.

Le prime sere come detto ho usato l'accoppiata Nebulosity 3 + PHD Guiding. Nebulosity 3 ha fatto molto onestamente il suo lavoro, facilitandomi la messa a fuoco e gestendo bene il dithering. PHD Guiding si è dimostrato un programma davvero semplice da usare per me ed è riuscito facilmente a lavorare con la DMK. Tutto bene quindi, ma mi è mancata quell'integrazione con la montatura presente in MaxIm DL a cui ero abituato per puntare con precisione il telescopio. Per risolvere questa (a mio avviso) mancanza eseguivo il puntamento con MaxIm DL e poi, una volta inquadrato il soggetto, passavo a Nebulosity per l'acquisizione.

Ieri sera mi son detto: ma se io a questo punto facessi fare tutto a MaxIm DL? Sapevo già che gestisce bene la Canon in quanto, come detto, l'ho usato per il puntamento fin dalla prima sera, ma non avevo mai provato a fargli digerire la DMK che non è tra le camere supportate nativamente. Ci sono due strade per questo: usare un driver ASCOM Camera oppure sfruttare l'interfaccia Video DS.

La soluzione del driver ASCOM parrebbe la migliore in quanto permette di controllare direttamente da MaxIm il tempo di posa della camera, ma purtroppo l'unico driver ASCOM per le DMK disponibile è una versione beta a cui manca una funzione fondamentale: la gestione della ROI. Quindi tutto bene finché si acquisiscono immagini di tutto il sensore, ma quando se ne deve selezionare solo una parte (come accade in MaxIm durante l'autoguida) la versione beta attualmente disponibile restituisce solo un quadrato nero.

Ho quindi provato con l'interfaccia Video DS di MaxIm DL. Con questo metodo qualunque sorgente con driver WDM (quindi anche la DMK) è utilizzabile. Lo svantaggio è che questo sistema è stato pensato per le webcam e non è in grado, ad esempio, di comandare direttamente il tempo di posa. In pratica si può usare questa interfaccia in due modalità:

1. Si apre il pannello di controllo della camera e si impostano qui i parametri (compreso il tempo di posa). Così facendo il tempo di posa impostato nel pannello di MaxIm DL sarà ignorato.

2. Si apre il pannello di controllo della camera e si imposta un tempo di posa piuttosto basso (poniamo ad esempio 0.5 secondi), quindi l'immagine acquisita da MaxIm DL sarà la somma dei fotogrammi inviati dalla camera nel tempo impostato in MaxIm DL. Ad esempio se in MaxIm DL si chiede uno scatto di 10 secondi il programma si metterà a sommare tra loro i fotogrammi che per 10 secondi la camera invia e questa sarà l'immagine restituita.

Il secondo metodo è molto utile credo se si utilizzano webcam non modificate per le lunghe pose (a proposito, ho visto che sono presenti anche varie impostazioni per controllare le webcam modificate, ma non ho approfondito), ma visto che effettuare esposizioni lunghe "vere" per la DMK non è un problema ho scelto il primo metodo.

La DMK non è una camera specifica per l'autoguida (anche se adempie al compito senza sforzi) e quindi non dispone di una porta ST-4. Per questo motivo ho usato il controllo via "Telescope" di MaxIm DL, che poi altro non è che il controllo attraverso l'interfaccia ASCOM definita per la montatura.

Sistemate queste cose ho potuto iniziare la prova. La messa a fuoco, sia della DSLR che della DMK è stata piuttosto agevole.

Per una prima messa a fuoco della reflex sono andato ad occhio osservando l'immagine di una stella piuttosto luminosa (avevo il filtro H alfa montato nella reflex) nella finestra di LiveView di MaxIm DL (anche Nebulosity ha il LiveView ma, almeno sul mio PC, ha un refresh molto lento mentre quello di MaxIm mi è parso ottimo. Per rifinire il fuoco o invece eseguito una serie di scatti di una piccola ROI attorno alla stella leggendo di volta in volta il valore FWHM fino a minimizzarlo. A differenza di quanto accade con Nebulosity (che durante il fuoco riceve dalla DSLR immagini JPEG molto compresse, e si vede) con MaxIm DL è possibile scegliere la qualità degli scatti in ogni situazione. Seguendo i consigli del manuale di MaxIm DL ho quindi effettuato la messa a fuoco a 1600 ISO in Monochrome RAW ed in binning 2x2 (quest'ultima opzione è necessaria per annullare il reticolo della matrice di Bayer che renderebbe inaffidabili le misurazioni della FWHM). Per la messa a fuoco della DMK ho agito in modo analogo, andando dapprima ad occhio con una sequenza di pose e quindi isolando una singola stella e misurandone l'FWHM.

Una volta puntato il soggetto attraverso il pannello Observatory (con una breve serie di GoTo, scatto di prova con la DSLR a 1600 ISO in binning 2x2, plate solving e sync) ho attivato l'autodark sulla DMK ed impostato un tempo di posa di 2 secondi, quindi ho effettuato la calibrazione.

La calibrazione di PHD e di MaxIm avviene in modo leggermente diverso: mentre PHD esegue una serie di spostamenti fino al raggiungimento di una certa distanza della stella dalla posizione di partenza, MaxIm effettua un solo spostamento in ciascuna direzione. Come risultato la calibrazione dell'autoguida effettuata con MaxIm DL risulta essere più rapida.

Un'altra differenza che salta subito all'occhio è il modo in cui l'immagine del sensore di guida viene visualizzata sui due programmi: mentre in PHD per default la visualizzazione è piuttosto "naturale" con un fondo cielo poco rumoroso e stelle puntiformi nella finestra di MaxIm DL l'immagine subisce un forte stretch col risultato di mostrare un fondo cielo molto rumoroso e le stelle dilatate. Si tratta solo di una differenza nella visualizzazione, i dati necessari al calcolo del centroide di ciascuna applicazione sono gli stessi.

Io ho in passato usato l'autoguida di MaxIm DL con il sensore secondario della ST-8 su un'ottica da 900mm di focale constatando una guida a volte problematica, mentre qui ho usato PHD con 388mm di focale constatando una guida perfetta al primo colpo. Commettendo un errore che a volte si fa ho quindi pensato che l'algoritmo di PHD fosse assai migliore di quello di MaxIm DL mentre ieri sera mi sono accorto che a parità di ottica/camera la qualità della guida è praticamente identica (anzi ritoccando leggermente l'aggressività di MaxIm DL la sua guida è stata, seppur di poco, migliore).

A questo punto ho creato la richiesta per una sequenza di immagini RAW monocromatiche da 1200 secondi a 800 ISO, con un dithering di 8 pixel (pochi, la prossima volta ne faccio almeno il doppio) e l'ho avviata constatando come tutto sia filato liscio.

In conclusione ho trovato che i due programmi si sono comportati altrettanto bene. MaxIm DL una volta che se ne è compresa la filosofia a volte un po' tortuosa, rende un po' più semplice la messa a fuoco (e permette l'autofocus se si è attrezzati con un servofuoco) e molto più semplice l'inquadratura. Inoltre a me piace molto il fatto che inserisca una miriade di dati nell'intestazione FITS delle immagini acquisite (anche Nebulosity ne inserisce parecchi, ma non alcuni a mio avviso molto utili tipo le coordinate approssimative di centro lastra o il tipo di frame acquisito).

Ci sarebbe il fattore prezzo: Nebulosity 3 costa 80 dollari e PHD Guiding è gratuito mentre MaxIm DL Pro di dollari ne costa 600. Ma considerando il fatto che questi soldi li ho già spesi (e che il denaro non fa la felicità, mentre un buon software si) ignorerò questo dettaglio e penso che d'ora in poi userò MaxIm DL anche per l'acquisizione con la DSLR. Se poi qualcuno (potrei provarci io, ma senza fretta) facesse un driver ASCOM decente per la DMK la cosa diventerebbe ancora più semplice.

Ora spero che questo mio racconto inneschi una costruttiva discussione con le vostre esperienze in merito.


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MessaggioInviato: martedì 26 giugno 2012, 14:03 
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Nella mia somma ignoranza di neofita in fatto di astrofotografia, trovo phd di una facilità disarmante, anche se in effetti ci mette un po' a iniziare la guida, al punto che iniziavo a proccuparmi. Cerco di fotografare con canon 1000d al fuoco diretto dell'80ed e guido con la orion su cercatore 8x50, quindi un setup leggero e molto simile al tuo che hai presentato in altro topic.
Per l'acquisizione uso il programma canon anche se vorrei usare nebulosity essenzialmente per via del dithering, mentre per il fuoco non l'ho trovato critico nel lightframe, usando un misto di liveview della canon, maschera di bathinov e scatti di prova. Per quanto riguarda il fuoco della orion si fa abbastanza bene anche solo da monitor, senza l'ausilio di grafici.
Maxim lo conosco solo di nome e mi spaventa l'enormità delle funzioni soprattutto in relazione ad un quesito: in acquisizione, cosa guadagnerei oltre al fuoco e al dithering di cui ho già scritto rispetto alla complicazione di studiarmi un programma nuovo, cosa per me non banale?

Luca

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Dob LB 12", Mak 127sw, sw80ED, C8, newton sw 200/1000; eq5 motor;HEQ5PRO, Celestron CG5gt, Orion StarShoot autoguider, SPC900NC
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MessaggioInviato: martedì 26 giugno 2012, 14:18 
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Ottimo resoconto! Personalmente uso l'accoppiata (anzi il tripletto, si dirà così?!?!?) Nebulosity, PHD e Cartes du Ciel per gestire il tutto. Nebulosity e PHD mi assicurano una procedura di acquisizione (anche tramite semplici script) e di guida veramente semplici ed immediate, mentre Cartes du Ciel mi gestisce la EQ6 (o la HEQ5 quando esco) al meglio. Devo ammettere che l'economicità della soluzione mi invoglia a non tentare nuove strade! :mrgreen:

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MessaggioInviato: martedì 26 giugno 2012, 15:56 
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Lo spirito del mio lungo resoconto non voleva quello di acquisire nuovo adepti di MaxIm DL, ma molto banalmente quello di condividere le motivazioni che hanno portato me a preferirlo, almeno per il momento. Non mi sentirei di consigliarlo a chi non ha ne il tempo ne la voglia di imparare ad utilizzarlo soprattutto se si trova già bene con altri programmi.
L127 ha scritto:
...vorrei usare nebulosity essenzialmente per via del dithering...
Se non sbaglio Nicola Montecchiari ha scritto un programma, che mi pare si chiami DitherMaster, che permette di effettuare riprese col dithering anche con PHD ed il programma di acquisizione della Canon.


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MessaggioInviato: martedì 26 giugno 2012, 17:17 
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Ciao Ivaldo. Resoconto molto interessante e puntuale. Non conosco Nebulosity e uso da tempo Maxim. Concordo pienamente sulle tue valutazioni nel senso che non è propriamente un software "user-friendly" ma, una volta compresi e messi a punto i vari parametri, è estremamente efficiente.
Cordiali saluti.
Alex

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Alex

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MessaggioInviato: martedì 26 giugno 2012, 17:37 
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Ciao Ivaldo,
grazie dell'info. :wink:

Luca

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MessaggioInviato: mercoledì 27 giugno 2012, 11:55 
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Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Ivaldo:
Resoconto estremamente interessante e molto istruttivo.
Una considerazione ed aggiunta a quanto ha scritto tu, ed una domanda.
Personalmente, utilizzando il CCD SXVF-H9 più la sua autoguida integrata ho trovato MaxIm il miglior programma che gestisce il sistema, anzi oserei dire l'unico. Astroart non vede il mio CCD e autoguida e non la muove. Il programmino proprietario della camrea (SXV H9-F), molto spartano e naìf, ma che in teoria sarebbe quello che dovrebbe funzionare meglio, non riesce per nulla a guidare, perdendo la stella già in calibrazione.
Quind,i per dire la potenza di questo software Maxim.

Alcune domande.
Ovviamente, essendo astrofili avanzati e navigati, in molti casi (come vedo fai sempre tu :wink: ) si sperimentano nuove strade, per necessità o anche molto spesso semplice curiosità, perché anche da questo lato la sperimentazione e l'esplorazione è la molla che stimola la nostra passione.
Anch'io quindi mi cimento ogni tanto in vari tentativi di nuove esperienze.
In particolare ho provato un paio di volte a effettuare autoguide, con elettronica EQ6, dirver EQMOD ed EQASCOM, con la mia DMK31 AU03.
Devo dire che è stato un mezzo fiasco con tutti i 4 programmi che potrei utilizzare allo scopo. E visti i primi risultati, ed essendo ovviamente già a posto da questo lato (appunto SXV autoguider che con Maxim non ha mai dato problemi) non ho più perseverato.
Ma la voglia di continuare ad esplorare nuove strade e esperienze (anche in vista di eventuali autoguide con setup itinerante... appunto) c'è sempre.
Per riassumere il comportamento della mia DMK31: essa viene vista e funziona con PHD (anche se non sono riuscito a contenere la stella all'interno di un certo valore di pixel, quindi autoguida fallita e schizzata "alle stelle").
Riesce ad essere vista e riceve immagini con Astroart, ma la fase vera e propria di calibrazione e autoguida non va, non parte, non sposta.
MaxIm DL non la vede per nulla.
Solo PHD vede, calibra, guida per il primo minuto, poi il grafico (e la stella) schizza via.
Usavo una vecchia montatura artigianale che aveva l'elettronica della EQ6. Ora ho la LineAR, stessa elettronica.

Quindi la mia domanda è relativa a quali tipi di settaggi applichi per la tua autoguida con la tua Imanging Source. Anche se i nostri 2 modelli possono essere relativamente differenti credo che i settaggi che tu applichi possano andere bene anche con la mia.
Ossia che valori e che "spunte" di pulseguide (o quant'altro che magari non conosco) si devono mettere sul pannello (software pulsantiera a video dell'EQMOD), che valore in PHD guiding, e secondo te come mai in MaxiM DL utilizzando il driver Video DS (non ho nessun plugin per la camera DMK, o almeno non mi sembra, mentre per AstroArt ce l'ho ma come ho detto non viene pilotata... vabbé), questa ugualmente non viene rilevata?
Ed infine più banalmente, che tipo di cavi utilizzi per pilotare la montatura con la DMK, non disponendo di porta ST4?

Magari faccio queste domande tralasciando certi particolari che dovrei dire...

Ciao!

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MessaggioInviato: mercoledì 27 giugno 2012, 13:37 
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Ciao, provo a risponderti per quanto ne so e per quella che è la mia personale esperienza.
PGU ha scritto:
...che valori e che "spunte" di pulseguide (o quant'altro che magari non conosco) si devono mettere sul pannello (software pulsantiera a video dell'EQMOD)?
Nulla che non sia di default. Ho impostato la velocità di guida PulseGuide a 0.50 sui dui assi, ma questo valore dipende dall'ottica più che dalla camera. Ho lasciato l'impulso minimo a 20 ms e portato la compensazione del backlash di declinazione a 25 ms (ma questo valore dipende dalla montatura e non dalla camera).
PGU ha scritto:
...che valore in PHD guiding?
Tutto di default.
PGU ha scritto:
...come mai in MaxiM DL utilizzando il driver Video DS (non ho nessun plugin per la camera DMK, o almeno non mi sembra, mentre per AstroArt ce l'ho ma come ho detto non viene pilotata... vabbé), questa ugualmente non viene rilevata?
Quando selezioni il driver Video DS in MaxIm DL (quando mi riferisco a questo software parlo sempre della versione che uso io, ovvero la 5.18 che è al momento in cui scrivo l'ultima disponibile) pigia poi su Setup Camera ed apparirà una finestra tipo questa:
Allegato:
SetupCamera.GIF
SetupCamera.GIF [ 31.86 KiB | Osservato 1921 volte ]

Per prima cosa la DMK deve essere collegata ed accesa ed il driver WDM deve essere correttamente installato nel tuo PC (se non lo fosse la tua DMK non funzionerebbe con nessun software, neppure con IC Capture). Imposta tutto come vedi salvo che alla voce Source (dove qui vedi HP Webcam visto che in questo momento non ho la DMK collegata) dovrai scegliere la tua DMK. Dopo aver confermato con OK clicca su Connect e si aprirà una finestra in cui dovresti poter visualizzare le immagini inviate dalla DMK. Questa finestra non va mai chiusa, al limite puoi minimizzarla con l'apposito bottoncino in alto a destra. Ora per modificare le impostazioni della DMK a tuo piacimento vai nella sezione Guide (presuppungo che tu abbia collegato la tua DMK come camera di guida) e clicca il triangolino Otions. Qui scegli Camera Settings e quindi VideoCapture Filter. Imposta i parametri come desideri (puoi partire con gain al massimo ed un tempo di posa di 2 secondi). Le stelle dovrebbero apparire nella finestra Live Video (al limite dovrai metterle a fuoco). Conferma con OK e, sempre in Options, attiva Simple Auto-Dark.

PGU ha scritto:
Ed infine più banalmente, che tipo di cavi utilizzi per pilotare la montatura con la DMK, non disponendo di porta ST4?
La montatura è collegata al PC col cavo seriale. Il SynScan si trova in PC Direct Mode ed è attivo EQASCOM.

Se uso MaxIm, nella finestra Observatory ho selezionato EQASCOM come driver ASCOM del Telescope ed attivato la connessione. Nei Settings della guida alla voce Control Via ho selezionato Telescope (ovvero guido attraverso lo stesso driver con cui manovro la montatura).

Se uso PHD scelgo ASCOM alla voce Mount e seleziono sempre EQASCOM come driver.


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MessaggioInviato: mercoledì 27 giugno 2012, 15:04 
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Ciao Ivaldo.
Ottimo report!

Per curiosita' hai mai usato CCDSoft? Come lo consideri per l'acquisizione/guida in confronto ai due software da te analizzati?

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MessaggioInviato: mercoledì 27 giugno 2012, 17:28 
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Ivaldo Cervini ha scritto:
Ciao, provo a risponderti per quanto ne so...


Ottimo!!! :D :D Grazie mille! farò degli esperimenti meno casuali, adesso :lol:

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