A parte il risultato estetico , che veramente è sempre molto soggettivo , mi riferivo al fatto di quanta informazione c'è in una serie di riprese elettroniche e come le tecniche per tirarle fuori corrano come il vento, io mi sono riavvicinato all'astronomia da poco più di un anno, e vi posso assicurare che non avendo vissuto il prima , da un anno a questa parte c'è stato un balzo enorme per quanto riguarda la qualità dei risultati . Tutto questo però, vedo che spesso è considerato quasi normale, mentre io rimango sorpreso e meravigliato, forse perchè sono abituato dall' immagine di un oggetto del cielo a ricevere quanto più possibile le sensazioni che lo stesso mi ha dato avendolo osservato, tenue fiocco sotto un cielo buio , oppure aver scoperto magari dopo ore di posa con una pellicola i gas che generano le stelle , ed oggi che questi gas vorticano , si intrecciano si mischiano a polveri, vari elementi che emettono luce e la riflettono, e la cosa più incredibile e che vediamo prendere forma su di un monitor di computer interi pezzi di universo , stelle che vivono e pulsano con le loro corti di pianeti, ed elaborando elaborando , andiamo sempre più in profondità.E un mio pensiero personalissimo , ma spesso mi sembra che siamo più tecnici di computer che amanti del cosmo , e che un' immagine ormai è diventata poco più di una deconvoluzione o di una sequenza di operazioni più o meno bene eseguite. Non vogliatemene , ma forse sarebbe bene andare un tantino al di là del mosso dell'astrofilo che inizia , e per chi ha più esperienza trasmettere emozioni e non soluzioni elaborative che sicuramente troverà da solo .
Cieli sereni.
_________________ Utilizzo un'Intes micro Mak 200 mm f10 , un Borg 101 ED f6.4 e un piccolo Stellarvue 66ED 400 mm di focale , il tutto su Losmandy con DA2, Camera CCD Artemis autoassemblata , 1392x1040 pixels, telecamerina Mintron per la guida.
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