1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Interpretare gli istogrammi
MessaggioInviato: giovedì 14 luglio 2011, 14:22 
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Iscritto il: mercoledì 22 aprile 2009, 16:21
Messaggi: 1914
Località: Moncalieri
A proposito di istogrammi e "campane" avrei bisogno di confrontarmi per capire se le mie convinzioni siano corrette, riporto come la penso:

quello che è necessario è che il lato sinistro dell'istogramma abbia le curve che partano dallo stesso punto dell'asse X [intensità del pixel] (occhio e croce) altrimenti si ha un colore di BIAS non nero (ossia il fondo cielo colorato e la dominante è data dal colore che parte per primo). Se il grafico sul lato sinistro è a zero per una buona parte delle prime intensità allora nella nostra foto deve esserci del fondo cielo (nero). Se il grafico sul lato sinistro parte subito con valori alti in X non necessariamente si è tagliato il segnale ma si può semplicemente aver ripreso un'area in cui non c'è fondo cielo ossia non c'è il nero (un bello zoom su una parte di nebulosa come spesso capita con le lunghe focali). Ricordando che l'Asse Y riporta quanti pixel hanno quella densità, il far coincidere la sommità delle 3 campane significa rendere ( probabilmente perchè non si la posizionalità dei dati) i pixel grigi per le intensità prima e dopo il picco come nella prova di Lorenzo sul suo post. La sommità non deve per forza coincidere anzi di solito non coincide mai in foto in cui l'intero frame è composto da segnale (nebulose o campi stellari densi) al contrario coincide spesso in oggetti puntiformi che occupano piccola porzione della foto (esempio galassie). In generale l'andamento delle curve dei vari colori non coincide mai lungo l'asse X per due motivi: il primo è che di oggetti grigi non ce ne sono, il secondo è che il grafico non tiene il conto della dimensione spaziale ossia conta solo il numero dei pixel a quell'intensità non la loro posizione bidimensionale nella foto. Se in un istogramma si vede il grafico rosso terminare verso i valori più intensi (asseX) con frequenza maggiore nella foto (asse y) rispetto al blue al verde significa in prima istanza che c'è un oggetto dalle tonalità rosse che nelle luci alte afferma questà qualità visivamente. In seconda istanza si può dire che ci sia una dominante se si sà che quell'oggetto non è rosso che è molto diverso dall'affermarlo a priori.

Se vogliamo discuterne credo possa essere interessante per molti.

Saluti,
Leo

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Cieli sereni.
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 Oggetto del messaggio: Re: Interpretare gli istogrammi
MessaggioInviato: giovedì 14 luglio 2011, 14:25 
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Iscritto il: lunedì 20 marzo 2006, 11:20
Messaggi: 6850
Località: Milano
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Sono in generale d'accordo con te su come utilizzarli, in realtà poi a me il fondo cielo nero piace solo con galassie ed ammassi aperti, mentre a volte preferisco una leggerissima tonalità blu con le nebulose ad emissione e riflessione, quindi mi regolo di conseguenza.

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 Oggetto del messaggio: Re: Interpretare gli istogrammi
MessaggioInviato: giovedì 14 luglio 2011, 14:31 
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Iscritto il: mercoledì 7 giugno 2006, 10:00
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Gli istogrammi sono come i fondi di caffè, ognuno li interpreta a modo suo.... :lol: :lol: :lol:

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 Oggetto del messaggio: Re: Interpretare gli istogrammi
MessaggioInviato: giovedì 14 luglio 2011, 14:38 
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Iscritto il: mercoledì 22 aprile 2009, 16:21
Messaggi: 1914
Località: Moncalieri
@Nicola : interessante il discorso del blu, è un motivo estetico o crea una forma di contrasto che esalta il soggetto a tuo parere?

@Pite : quindi in pratica non seriamente ma affermi che siano interpretazioni soggettive e quindi meglio non usarle per dare consigli agli altri ?

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Cieli sereni.
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 Oggetto del messaggio: Re: Interpretare gli istogrammi
MessaggioInviato: giovedì 14 luglio 2011, 14:54 
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Iscritto il: giovedì 28 febbraio 2008, 19:46
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Località: ROMA
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Leo, sai che sono un pò lento su ste cose....forse anche in altre....comunque credo che se si rispettano in fase di acquisizione i tempi giusti per i colori (in base a come si comporta il sensore nello spettro?), e non si stretchia prima di averli abbinati ( corretto?) credo che hai scritto propio quello che succede.
Speriamo in tanti interventi, argomento interessantissimo (poi sarò un apprendista dalla prox settimana :D ).
Ciao,
Fabiomax

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 Oggetto del messaggio: Re: Interpretare gli istogrammi
MessaggioInviato: giovedì 14 luglio 2011, 14:54 
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Iscritto il: lunedì 13 ottobre 2008, 16:50
Messaggi: 3455
Località: ferrara
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Leonardo Orazi ha scritto:
interessante il discorso del blu, è un motivo estetico o crea una forma di contrasto che esalta il soggetto a tuo parere


il fondo blù aumenta la "profondità dell'immagine" nel senso che essendo il ns cervello abituato a vedere le cose sullo sfondo del cielo +o- azzurro\blu uno sfondo siffatto tende a farci percepire i soggetti dell'immagine più staccati, questo e altri concetti sulla percezione del colore sono stati l'oggetto del bellissimo workshop di Giovanni Paglioli(astrojoe) al cedic, poi ribaditi a cielOstellato :wink: .

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i contenuti di questo post sono libere interpretazioni della realtà frutto della mente malata dell autore senza alcun fine didattico o scientifico, se ne sconsiglia la visione alle persone particolarmente suscettibili e ai rompimarroni.


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 Oggetto del messaggio: Re: Interpretare gli istogrammi
MessaggioInviato: giovedì 14 luglio 2011, 14:55 
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Iscritto il: mercoledì 7 giugno 2006, 10:00
Messaggi: 4815
Località: Ivrea (TO)
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Se non è seriamente, non è seriamente!

Al contrario mi sono utilissimi nel valutare un'immagine, l'istogramma prescinde dal video dal quale si guarda l'immagine e restituisce un dato oggettivo.

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 Oggetto del messaggio: Re: Interpretare gli istogrammi
MessaggioInviato: giovedì 14 luglio 2011, 15:26 
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Iscritto il: mercoledì 22 aprile 2009, 16:21
Messaggi: 1914
Località: Moncalieri
@Fabio : dai che non sei lento, il discorso del giusto tempo o del giusto numero d'esposizioni riguarda i CCD, li ci sono varie scuole di pensiero : calibrazioni su stelle G2V a priori, a posteriori, normalizzazione sui singoli canali lavorando sulla statistica (come fanno alcuni programmi come CCDStack o AA4 e altri ...). E' un pò un carnaio ... congratulazione per i nuovi acquisti.

@Kind : grazie della spiegazione, sò di essermi perso molto nel non aver visto quei interventi .. spero di recuperare un DVD

@Pite : ti và di illustrare brevemente quali azioni ti sono utili nel valutare un'immagine e il loro riferimenti agli elementi oggettivi ?

Ringrazio per gli interventi.
Leo

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 Oggetto del messaggio: Re: Interpretare gli istogrammi
MessaggioInviato: giovedì 14 luglio 2011, 15:30 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
Messaggi: 16963
Località: Dove mi portano le stelle
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
La lettura degli istogrammi è a mio parere solo una parte della calibrazione.
Infatti spesso è difficile trovare zone di cielo esenti da nebulosità (parlo per me che amo fotografare nebulose, ovviamente). In questo caso è a mio avviso corretto valutare la parte iniziale della campana in modo da portare l'inizio di ogni rampa dei vari colori a coincidere come valore (più o meno) ma dovrebbero essere anche trovate zone di cielo (o stelle di classe G2) nel campo e con la lettura dei valori di queste zone modificare il gamma colore di conseguenza.
Con sensori colore è praticamente impossibile fare diversamente, a mio avviso, in quanto la loro resa non lineare e la presenza della matrice di bayer comporta una resa diversificata difficilmente quantificabile e perciò non sarà possibile fare un'operazione automatica di moltiplicazione dei valori dei canali e di rettifica dell'offset.
Con i sensori in bianco e nero in teoria ciò potrebbe essere possibile ma non è alla fine un metodo risolutivo perché fra una ripresa e l'alrtra cambia l'altezza dell'oggetto in cielo, la trasparenza del cielo stesso, si possono verificare gradienti deboli, ecc.
Alla fine per bilanciare il tutto si dovrà tornare alla lettura degli istogrammi.

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 Oggetto del messaggio: Re: Interpretare gli istogrammi
MessaggioInviato: giovedì 14 luglio 2011, 15:34 
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Iscritto il: mercoledì 17 ottobre 2007, 11:38
Messaggi: 11259
Fabiomassimo Castelluzzo ha scritto:
Leo, sai che sono un pò lento su ste cose....forse anche in altre....comunque credo che se si rispettano in fase di acquisizione i tempi giusti per i colori (in base a come si comporta il sensore nello spettro?), e non si stretchia prima di averli abbinati ( corretto?) credo che hai scritto propio quello che succede.
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Ciao,
Fabiomax


Io non faccio immagini a colori ma cerco di dire la mia. Come dici te se uno rispetta l'accoppiata sensore/colore già di base hai i colori corretti senza dover in qualche modo compensare. Ovviamente se non hai un cielo decenete rischi che in una certa lunghezza d'onda devi apportare più correzzioni e allora le proporzioni iniziali vanno a farsi benedire.
Il problema sta tutto qui: non avendo noi cieli di qualità alta e spesso tirando troppo c on le esposizioini si tende un pò a falsare le giuste proporzioni e quindi poi bisogna rimediare in fase di elaborazione.
Di solito le marche che vendono CCD danno le proporzioni giuste a secoindo del sensore e dei filtri se no ci sta un metodo per trovare questa proporzione (riprendendo stelle con spettro di un certo tipo).

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