Ciao Carlo,
anche io sto cercando di ottimizzare i tempi per sfruttare al meglio le rare occasioni in cui il meteo è clemente (a Torino diluvia da tre giorni

) e trovo la tua idea molto proficua, però ho un dubbio: tu fuocheggi sulla croce di ferro (traliccio noto ai frequentatori di Saint Barth

) e poi fai i flat, ma così facendo non stai fotografando gli stessi difetti che avrai qualche ora dopo, infatti quando stai per riprendere rifuocheggi
astrogufo ha scritto:
Ricontrollo il fuoco con l’FWHM su una stella
comunque potrebbe essere un dettaglio trascurabile.
Invece penso che un sacco di tempo si potrebbe risparmiare creando una libreria dei dark: leggendo un po' di documenti in giro mi pare che una forchetta di 5°C sia tollerabile per i dark, quindi si potrebbero sfruttare delle sere di brutto tempo per fare i dark (sul balcone di casa, per esempio) con una temperatura simile a quella a cui si va poi ad osservare. Magari si potrebbero correggere le differenze con un buon numero di bias.
È una brutta idea?
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Simone Martina(a.k.a. gaeeb)- - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
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