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 Oggetto del messaggio: Considerazioni sull'autoguida
MessaggioInviato: domenica 1 agosto 2010, 12:53 
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Iscritto il: domenica 23 aprile 2006, 22:02
Messaggi: 7738
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Ciao a tutti,
vorrei condividere con voi alcune mie considerazioni sull'autoguida. Da diversi anni mi cimento periodicamente con questa "bestiaccia" e sia qui sul forum che altrove ho letto molti consigli su come domarla a dovere, consigli a volte contraddittori. Ultimamente mi son messo a testa bassa cercando di capire un po' come funziona e di conseguenza come far si che faccia il suo dovere al meglio. Personalmente mi son dato delle risposte che a volte vanno in controtendenza, ma vorrei esporvele anche per discuterne. Farò quindi una specie di FAQ con le mie risposte:

D - È meglio usare un telescopio di guida, un CCD a doppio sensore o una guida fuori asse?
R - Io ho provato la guida fuori asse all'inizio della mia "carriera" e mi ci son trovato malissimo, ma devo ammettere di non averci mai più provato e quindi non so dire se le difficoltà stavano nel metodo o nella mia inesperienza. Per il resto il telescopio in paralelo è ottimo se è ben fissato a quello di ripresa, se qualcosa si muove tra i due allora l'autoguida diventa pressoché impossibile. Il doppio sensore ha gli svantaggi che si sanno (sta dietro ai filtri ed è fisso rispetto al campo inquadrato), ma resta a mio avviso un'ottima soluzione.

D - Qual'è il rapporto giusto tra la focale di guida e quella di ripresa?
R - Ho letto molto in proposito e ho trovato anche qualche contraddizione. Personalmente ho guidato tranquillamente una ripresa a 900 mm di focale con la 450D con una DMK21 posta al fuoco diretto di un 400 mm. Per lo stesso motivo non è necessario usare il sensore di guida delle SBIG a doppio sensore in binning 1x1. In binning 2x2 difatti si guida benissimo e si trovano più facilmente stelle adatte.

D - Con quale frequenza debbono essere effettuate le correzioni? Ovvero quanto lunga può essere la posa della camera di guida?
R - Dipende molto dalla montatura, ma una montatura "fotografica" non dovrebbe avere problemi anche con correzioni effettuate ogni 4 o 5 secondi. Io evito comunque di fare pose inferiori al secondo perché mi sono reso conto che altrimenti l'autoguida cerca di inseguire la scintillazione della stella di guida dovuta al cattivo seeing.

D - È importante un buon bilanciamento dei carichi sulla montatura?
R - Sì, ma è anche importante che il contrappeso venga leggermente appesantito quando si riprende ad Est del meridiano e leggermente alleggerito quando si riprende ad Ovest del meridiano. In questo modo il motore di AR si trova sempre in spinta e si riducono i problemi dovuti al backlash su quell'asse.

D - È importante un'allineamento maniacale al polo con il metodo Bigourdan.
R - No, anzi è deletereo. Un allineamento al polo con un buon cannocchiale polare è estremamente più rapido ed è sufficientemente preciso per l'astrofotografia. Un lieve disallineamento dell'asse polare provoca come noto una lieve deriva in declinazione. Questa deriva fa si che tutte le correzioni su questo asse avvengano nella stessa direzione evitando così i problemi dovuti al backlash in Dec.

D - È importante istruire ed utilizzare il PEC della montatura?
R - Per molti anni ho pensato di si, ma senza mai aver fatto una vera prova comparativa. Dopo averla fatta mi sono accorto che mi sbagliavo. Se si usa l'autoguida il PEC fa solo danno.

D - Qual'è la giusta velocità di guida?
R - Io uso 0.6x riprendendo a 900 mm di focale, 0.8x a 300 mm (è il massimo sulla mia montatura), 0.3x a 1800.

D - È meglio guidare con la porta ST-4 o via seriale con i driver ASCOM?
R - È assolutamente la stessa cosa.

D - Va usato il dithering?
R - Si, sempre.


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 Oggetto del messaggio: Re: Considerazioni sull'autoguida
MessaggioInviato: domenica 1 agosto 2010, 13:44 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:13
Messaggi: 1356
Località: Bologna
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Molto utili ed interessanti queste considerazioni.

Ciao

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 Oggetto del messaggio: Re: Considerazioni sull'autoguida
MessaggioInviato: domenica 1 agosto 2010, 14:16 
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Iscritto il: domenica 14 giugno 2009, 17:49
Messaggi: 393
Località: Ercolano (NA)
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Utilissime Ivaldo mi hai tolto alcuni dubbi sulla focale da utilizzare grazie mille

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 Oggetto del messaggio: Re: Considerazioni sull'autoguida
MessaggioInviato: domenica 1 agosto 2010, 14:49 
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Iscritto il: lunedì 20 marzo 2006, 11:20
Messaggi: 6843
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Interessanti considerazioni che hai elencato molto bene. Rispondo qui sotto considerando l'esperienza maturata coi miei setup:

Ivaldo Cervini ha scritto:
D - È meglio usare un telescopio di guida, un CCD a doppio sensore o una guida fuori asse?


Ho utilizzato sia il tele guida che la guida fuori asse (quest'ultima solo da qualche mese). Non ho esperienza con ccd a doppio sensore.
Non ho mai avuto problemi a trovare stelle col tele guida, e la decina di volte che ho utilizzato la guida fuori asse, non ho trovato problemi a trovare una stella guida. Ho puntato per la maggior parte zone sul piano galattico, ma ho effettuato alcune puntate anche a nord del piano galattico e, pur avendo avuto maggiori difficoltà a trovarle, ruotando il focheggiatore riuscivo comunque a trovare una stella guida decente nei paraggi. Sto parlando di guida fuori asse a 1800mm di focale, quindi lo ritengo un ottimo risultato.

Codice:
D - Qual'è il rapporto giusto tra la focale di guida e quella di ripresa?


Qui io, ed anche Valerio, ti diremmo che abbiamo guidato il VISAC a 1260mm con un 350mm. E poi ricordiamoci il sistema di autoguida della SBIG che utilizza un cannochialino tipo cercatore per autoguide anche di lunghe focali. Vedi ad esempio il setup di Steve Cannistra.

Cita:
D - Con quale frequenza debbono essere effettuate le correzioni? Ovvero quanto lunga può essere la posa della camera di guida?


Questa è una cosa interessante e che non ho ancora avuto la voglia di provare. Effettivamente, fotografando a focali lunghe, forse una posa più lunga può giovare. Normalmente non supero i 2 secondi di esposizione, ma forse vale la pena aumentare a 4 quando riprendo a 1800mm. Sono d'accordissimo sulla questione delle pose inferiori al secondo, da evitare.

Cita:
D - È importante un buon bilanciamento dei carichi sulla montatura?


Concordo pienamente, ho avuto sempre enormi problemi di autoguida fintanto che non mi sono messo a studiare il bilanciemento corretto per il mio setup.

Cita:
D - È importante un'allineamento maniacale al polo con il metodo Bigourdan.


La mia esperienza concorda con la tua, a patto di avere un cannocchiale polare preciso. Se no un bel puntamento a due stelle aiuta molto. Non ho mai utilizzato il leggero sbilanciamento in AR, anche perchè spesso salto da una ripresa ad ovest, ad una ad est e non mi metto certo di notte a spostare pesi. Sulla questione della guida in DEC con un leggero errore per avere la guida sempre nella stessa direzione, concordo, anche se l'ho utilizzato diciamo per caso (Namibia, senza la Polare è un casino e la Sigma Oct non è abbastanza vicina al polo vero).

Cita:
D - È importante istruire ed utilizzare il PEC della montatura?


I miei primi test con una Super Polaris ed FS2, mi avevano portato a pensare che il PEC mi aiutasse molto. Ultimamente invece non lo applico, ma mi trovo bene ugualmente, quindi direi che sono d'accordo, il PEC si può evitare.

Cita:
D - Qual'è la giusta velocità di guida?


Questo à interessante. A dire la verità ho standardizzato la mia guida a 0.5x per a qualsiasi focale, e poi agisco sull'aggressività per mettere avere una guida più o meno morbida.

Cita:
D - È meglio guidare con la porta ST-4 o via seriale con i driver ASCOM?


Si, è la stessa cosa, anzi a volte capita che la guida ST4 non funzioni bene con alcuni programmi.

Cita:
D - Va usato il dithering?


Si, sempre :)

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 Oggetto del messaggio: Re: Considerazioni sull'autoguida
MessaggioInviato: lunedì 2 agosto 2010, 13:33 
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Iscritto il: mercoledì 7 giugno 2006, 10:00
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Tipo di Astrofilo: Fotografo
OT.. il miglior sistema di guida provato ero io che correggevo a mano.... un pò scomodo ma non ho mai avuto problemi....

Fine OT

Partendo da quanto ho detto, per guidare a mano utilizzavo uno sc 200 f10 con una meade dsi, come tele di ripresa uno sw ed80 f600. Quindi tele di guida molto più lungo, ho mantenuto la stessa abitudine anche con l'autoguida, non vado mai sotto la focale di ripresa, non ho mai grossi problemi, interessantge invece il discorso di mantenere sbilanciata la montatura.
Per quanto riguarda l'allineamento, ma se in dec c'è deriva non si rischia la rotazione di campo?

Il dithering per me è fondametale, sarà che la mia obsoleta 300d è rumorosissima, ma senza il rumore a pioggia è devastante. L'unico caso in cui non lo faccio è se decido di dedicare più serate allo stesso oggetto.
Infatti difficilmente tutte le sere ripunterò l'oggetto allo stesso modo, per cui il dithering avverrà per sessione, il risultato è lo stesso, niente rumore a pioggia.

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Roberto Pitetti - Il mio blog - La mia attrezzatura
Si dice che il minimo battito d’ali di una farfalla sia in grado di provocare un uragano dall’altra parte del mondo, non so se sia vero ma a me fa di sicuro perdere la guida....


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 Oggetto del messaggio: Re: Considerazioni sull'autoguida
MessaggioInviato: lunedì 2 agosto 2010, 13:54 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:41
Messaggi: 23668
discussione molto interessante ed utile!
mi stupisco, da profano della fotografia, che:

D - È importante un'allineamento maniacale al polo con il metodo Bigourdan.
R - No, anzi è deletereo.


D - È meglio guidare con la porta ST-4 o via seriale con i driver ASCOM?
R - È assolutamente la stessa cosa.


sono affermazioni che potrebbero far venire le doglie sull'istante migliaia di astrofotografi, te ne rendi conto? :D

questa invece la approfinderei un po' meglio:

D - Va usato il dithering?
R - Si, sempre.

_________________
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 Oggetto del messaggio: Re: Considerazioni sull'autoguida
MessaggioInviato: lunedì 2 agosto 2010, 14:11 
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Iscritto il: lunedì 13 febbraio 2006, 9:53
Messaggi: 14851
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Ivaldo Cervini ha scritto:
...
D - È importante un'allineamento maniacale al polo con il metodo Bigourdan.
R - No, anzi è deletereo. Un allineamento al polo con un buon cannocchiale polare è estremamente più rapido ed è sufficientemente preciso per l'astrofotografia. Un lieve disallineamento dell'asse polare provoca come noto una lieve deriva in declinazione. Questa deriva fa si che tutte le correzioni su questo asse avvengano nella stessa direzione evitando così i problemi dovuti al backlash in Dec.
...


sono completamente d'accordo con te, ma tu mi togli i clienti così :P
penso che comunque, in caso di allineamento non precisissimo, quando poi si mettono a registro le pose si debba anche ricordare di ruotarle per annullare gli inevitabili effetti di rotazione di campo

_________________
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 Oggetto del messaggio: Re: Considerazioni sull'autoguida
MessaggioInviato: lunedì 2 agosto 2010, 15:13 
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Iscritto il: mercoledì 14 gennaio 2009, 16:36
Messaggi: 1002
Secondo me:

D - È meglio usare un telescopio di guida, un CCD a doppio sensore o una guida fuori asse?
R - Per un sensore a colori il doppio sensore.

D - Qual'è il rapporto giusto tra la focale di guida e quella di ripresa?
R - Almeno un quinto.

D - Con quale frequenza debbono essere effettuate le correzioni? Ovvero quanto lunga può essere la posa della camera di guida?
R - Minimo due secondi

D - È importante un buon bilanciamento dei carichi sulla montatura?
R - Sì, ma non maniacale, a meno che si sia vicini al carico massimo.

D - È importante un'allineamento maniacale al polo con il metodo Bigourdan.
R - Si, almeno 5 minuti senza apprezzabili spostamenti, (anche la rotazione di campo può creare l'effetto pioggia).

D - È importante istruire ed utilizzare il PEC della montatura?
R - NO, è deleterio.

D - Qual'è la giusta velocità di guida?
R - 3 arcosecondi al secondo.

D - È meglio guidare con la porta ST-4 o via seriale con i driver ASCOM?
R - ST-4, così il computer è più libero.

D - Va usato il dithering?
R - Solo se il ccd è difettoso.


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 Oggetto del messaggio: Re: Considerazioni sull'autoguida
MessaggioInviato: lunedì 2 agosto 2010, 17:10 
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Iscritto il: giovedì 10 aprile 2008, 19:46
Messaggi: 510
Località: Meolo (VE)
Tipo di Astrofilo: Fotografo
ci tengo anche io a scrivere le mie impressioni..

D - È meglio usare un telescopio di guida, un CCD a doppio sensore o una guida fuori asse?
R - non ho esperienze in doppio sensore ma ho provato sia la guida fuori asse che quella in parallelo.. le conclusioni che traggo sono 2:
1) se si ha gia a disposizione un CCD di guida molto sensibile, un fuocheggiatore bello solido e si puo scegliere una guida fuori asse fatta come dio comanda allora la guida fuori asse è la soluzione migliore perchè alleggerisce di molto il carico sulla montatura.. ma per non passare tempo prezioso a bestemmiare per fuocheggiare il ccd secondario è bene che venga fatto un investimento all'altezza che a mio avviso diventa definitivo
2) se si parte da zero e si è alle prime armi allora meglio buttarsi su un rifrattore acromatico veloce e magzero.. soluzione collaudata da molti.. bisogna solo fare attenzione alle flessioni differenziali

D - Qual'è il rapporto giusto tra la focale di guida e quella di ripresa?
R - Qui concordo con Ivaldo.. se si lavora in parallelo 1/2-1/3 della focale primaria bastano e avanzano.. per esperienza dico che con 400mm ci si guida qualunque focale sotto il metro, oltre mai provato

D - Con quale frequenza debbono essere effettuate le correzioni? Ovvero quanto lunga può essere la posa della camera di guida?
R - Sempre lavorato con esposizioni da 1 o 2 secondi.. utilizzando una magzero è un buon compromesso

D - È importante un buon bilanciamento dei carichi sulla montatura?
R - Sì ma senza perderci troppissimo tempo.. se non si lavora al limite della portata della montatura qualche etto di sbilanciamento è ampiamente tollerato

D - È importante un'allineamento maniacale al polo con il metodo Bigourdan.
R - io sono uno di quelli che fa un allineamento maniacale.. meno lavoro per l'autoguida=minor rischio che l'autoguida faccia le bizze

D - È importante istruire ed utilizzare il PEC della montatura?
R - Mai usato quindi non mi esprimo

D - Qual'è la giusta velocità di guida?
R - Lavoro a 0.5x guidando con la magzero a 400mm sia il taka FS60 (372mm) che il meade SN6 (762mm)

D - È meglio guidare con la porta ST-4 o via seriale con i driver ASCOM?
R - È assolutamente la stessa cosa ma.. l'ST4 ha fatto bene alla mia salute e mi ha tolto parecchie problematiche che prima affrontavo a ogni sessione fotografica

D - Va usato il dithering?
R - Si, sempre anche se il CCD è nuovo.. visto che un po tutti i possessori di CCD utilizzano maxim/Astroart/CCDsoft/Nebulosity e che è supportato da tutti i software non vedo motivo per cui dovrei privarmene.. Anzi, secondo me c'è un solo motivo che dovrebbe portare una persona a non usarlo: se mi crea problemi tipo magzero che si disconnette dopo tot o altro.. a me ad esempio la magzero con maxim non va.. quindi non uso maxim..

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Andrea Tosatto | My Blog | My Sky | My Boinc |


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 Oggetto del messaggio: Re: Considerazioni sull'autoguida
MessaggioInviato: lunedì 2 agosto 2010, 18:14 
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Iscritto il: domenica 23 aprile 2006, 22:02
Messaggi: 7738
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Pite ha scritto:
Per quanto riguarda l'allineamento, ma se in dec c'è deriva non si rischia la rotazione di campo?

Ovviamente è una questione di misura. Io parlo di un leggero disallineamento, in pratica di quell'imperfezione che verrà dal semplice allineamento eseguito solo con l'ausilio di un buon cannocchiale polare. In questo caso non sarà percepibile la rotazione di campo per i tempi "normali" (io difficilmente faccio singole pose superiori ai 10 minuti). Ovviamente ci sarà una rotazione di campo tra le varie pose, ma qualunque buon programma di elaborazione prevede l'allineamento aggiustando anche la rotazione. Davo per scontato che questa funzione venisse usata, come fa giustamente notare Andrea Console.


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