siovene ha scritto:
Secondo voi su cosa bisogna orientarsi? Il blooming è molto facile da eliminare in fase di elaborazione oppure vale la pena sacrificare un po' di sensibilità a favore di una vita più facile?
Se ti interessa fare belle immagini e non ti interessa la fotometria a mio avviso devi scegliere un sensore con l'antiblooming. Eliminare il blooming a posteriori è un'operazione artistica su una parte dell'immagine. Immagina una stella che venga a trovarsi coperta da una colata di blooming: nessun software potrà rilevarla e farla riapparire in totale mancanza di segnale e quindi l'unica sarà eliminarla modificando arbitrariamente l'universo o disegnarla con un bel colpo di pennello basandosi su immagini altrui o sulla propia fantasia.
Se viceversa hai interesse ad applicazioni scientifiche (seppur amatoriali) il problema dell'antiblooming è, più della minore sensibilità, la mancanza di linearità nella risposta. In pratica in un sensore con antiblooming la quantità di luce rilevata non è proporzionale ai valori ADU restituiti (se non parzialmente ed in una parte fortemente limitata, di solito al di sotto della metà della FWC).