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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: M27 RGB
MessaggioInviato: martedì 19 settembre 2006, 8:00 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 8:36
Messaggi: 5085
Località: Cisterna di Latina
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Ciao a tutti.
Ieri finalmente un cielo che si andava pulendo mi ha permesso di continuare questa nuova avventura dei colori in CCD.
Ecco in allegato una ripresa della inflazionata M27, ma continuo ad avere una dominante rosso-magenta.
Vorrei che mi spiegaste comunque la tecnica e la metodologia di ripresa.
Più semplicemente, come calcolo i tempi dei vari canali in funzione del soggetto? e ancora il tempo di posa del blu deve essere sempre maggiore degli altri perchè la camera in quella lunghezza d'onda è meno sensibile?
Uso astroart 3.http://forum.astrofili.org/userpix/121_M27RGB18sett2006JPEG_1.jpg
...dite...dite...
Ciao.
Gp.


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MessaggioInviato: martedì 19 settembre 2006, 8:56 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 17:06
Messaggi: 4146
Località: Siracusa
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Ciao, la ripresa non è male a parte la dominante.

Sul calcolo delle pose dei colori non posso risponderti in quanto non ho esperienza. Cmq per la dominante poi sempre eseguire un bilanciamento anche tramite photoshop in modo da rendere più naturale la nebulosa.

_________________
Diego Barucco
PNebulae


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MessaggioInviato: martedì 19 settembre 2006, 9:23 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
Messaggi: 16953
Località: Dove mi portano le stelle
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Secondo i canoni standard dovresti sapere la risposta del sensore alle tre frequenze rgb.
Ammettiamo che siano rispettivamente 90%, 80%, 70%
Inoltre dovresti sapere quanto assorbono i tre filtri (o meglio quanta è la trasmittanza alle varie frequenze)
Anche qui ammettiamo per la trasmittanza 65%, 75%, 80%
Sono valori che cambiano da ccd a ccd e da set di filtri a un altro.
Avremo allora che il canale rosso avrà una efficienza pari a 0,9*0,65= 0,585 (chiamiamiola ER)
Il verde 0,8*0,75=0,6 (EG)
Il blu 0,7*0,8=0,56 (EB)
Se per il canale rosso hai esposizioni da 10 minuti l'una
per il verde farai 10 * EG / ER
e per il blu 10 * EB / ER
Spero di essere stato chiaro.
L'importante è avere i valori esatti di efficienze e trasmittanza.
A questi dovresti poi aggiungere i valori correttivi dovuti all'atmosfera terrestre che assorbe in modo diverso la luce a seconda che l'oggetto è basso o meno sull'orizzonte. Ma qui si va a cercare il pelo nell'uovo!! :-)

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MessaggioInviato: martedì 19 settembre 2006, 9:43 
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Iscritto il: domenica 23 aprile 2006, 22:02
Messaggi: 7738
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Quanto ha detto Renzo è rigorosamente corretto. Siccome però i valori che ti servono per i calcoli sono difficili da reperire ti propongo una soluzione alternativa che io utilizzo con soddisfazione: la prova empirica.

Se faccio un'esposizione di prova di un minuto in R, una di un minuto in G ed una di un minuto in B ed i valori ADU massimi sono rispettivamente 5000, 4500 e 2500 allora, sapendo che il valore di saturazione della mia camera è di circa 50000 ADU eseguirò riprese R di 10 minuti (50000/5000), G di 11 minuti (50000/4500) e B di 20 minuti (50000/2500).

In questo modo cerco di sfruttare al meglio la dinamica del sensore sui tre canali. In fase di elaborazione posso sempre eseguire un bilanciamento dei colori come giustamente suggerito da Diego. Anche AstroArt 3 può farlo in modo egregio (AstroArt 4 anche meglio) , mantenendo la profondità dell'immagine (anche a 32 bit per canale) senza scomodare il pur ottimo Photoshop.


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MessaggioInviato: martedì 19 settembre 2006, 9:56 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
Messaggi: 16953
Località: Dove mi portano le stelle
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Si vede che non uso il ccd, eh?
Infatti applico le formule matematiche più che i valori empirici di chi è smanettone!
:lol: :lol:
Solamente una cosa da aggiungere a quanto hai detto, Ivaldo.
La tua prova deve essere fatta su una stella di classe G2 in quanto è il suo colore che noi percepiamo come bianco (più o meno saturo). Cioè valori rgb uguali fra loro.
Se la prova viene fatta su Antares avrò tutta la ripresa virata verso il blu essendo Antares una gigante rossa.
Così come se scelgo Rigel avrò un viraggio verso il rosso.

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MessaggioInviato: martedì 19 settembre 2006, 10:13 
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Iscritto il: domenica 23 aprile 2006, 22:02
Messaggi: 7738
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Renzo, mi sono spiegato male. La prova la faccio direttamente sul soggetto da riprendere. Chiaramente non avrò i tre canali equilibrati in quanto, come fai giustamente notare non è detto che l'oggetto più luminoso del campo sia bianco, ma avrò i tre canali che sfruttano al meglio la dinamica del sensore. Solo in fase di elaborazione mi occuperò di bilanciarli. Questo "metodo" si basa su alcune caratteristiche tipiche dei CCD per astronomia monocromatici:
1. La risposta è lineare, a doppia esposizione equivale doppia resa in ADU. Con la EOS 300D non potrei fare questi calcoli in quanto la risposta del sensore, per motivi estetici, non è lineare. Con la pellicola poi non parliamone (ma non devo certo spiegare io a te cos'è l'effetto di reciprocità).
2. Come tutti gli strumenti di misura anche i CCD sono più precisi a circa metà della loro scala (ovvero, in questo caso, del valore di saturazione).


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MessaggioInviato: martedì 19 settembre 2006, 10:23 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
Messaggi: 16953
Località: Dove mi portano le stelle
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Chiaro, Ivaldo.
Ripeto in questo campo sono molto teorico e poco pratico.
Ma imparerò, prima o poi.
:D
Grazie

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MessaggioInviato: martedì 19 settembre 2006, 10:26 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 19:37
Messaggi: 11761
Località: Bergamo
Tipo di Astrofilo: Fotografo
ivaldo ha scritto:
... (ma non devo certo spiegare io a te cos'è l'effetto di reciprocità)...


Magari a lui no, ma a me piacerebbe... ho letto qualcosina di sfuggita ma saperne un po' di più...
Ok, è un po' off topic, però è interessante.

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Simak 240/1310 Zen - Konus Vista arancione (acro 80/400) - SolarAlpha 120
Vixen NEXSXD - iOptron G70
Canon 450D - Magzero 9- QHY8L- Lodestar II - Moravian G3 6300


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MessaggioInviato: martedì 19 settembre 2006, 10:28 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
Messaggi: 16953
Località: Dove mi portano le stelle
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Pilolli ha scritto:
ivaldo ha scritto:
... (ma non devo certo spiegare io a te cos'è l'effetto di reciprocità)...


Magari a lui no, ma a me piacerebbe... ho letto qualcosina di sfuggita ma saperne un po' di più...
Ok, è un po' off topic, però è interessante.

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MessaggioInviato: martedì 19 settembre 2006, 10:37 
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Iscritto il: giovedì 1 giugno 2006, 9:04
Messaggi: 2238
Località: Valmadrera (LC)
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Andiamo ancora più terra terra. Proprio livello "pressapoco".

Io nel colore faccio pose tutte della stessa durata, questo mi consente di usare lo stesso dark ed evitare di fare dei dark specifici per ogni diversa esposizione o peggio ancora di scalare i dark sfruttando il concetto di Bias (tecnica che genera solo artefatti e pixel caldi).

Il bilanciamento dei colori lo fai in post produzione con opportuni coefficienti motliplicativi che dipendono da quanto detto sopra negli altri msg.
Se sei un po' meno bovino di me puoi prendere + pose (ma stessa durate) laddove la tua camera è meno sensibile così quando vai ad utilizzare il coeff. moltiplicativo, il livello generale di rumore è paragonabile tra i vari R-G-B.

Il bilanciamento cromatico parte da considerazioni molto scentifiche (nel senso che usi i dati di targa dei filtri, quoto renzo) ma poi va adattato sul singolo soggetto.

Per questo puoi riferirti ai valori ADU che leggi nei raw files in zone supposte "nere" nell'immagine, in modo da ricalcolare rapporti + adatti alle condizioni di ripresa.
Per esempio se hai scattato la foto ad una nebulosa oscura, supponiamo la testa di cavallo, nel centro della testa possiamo supporre ci sia nero, leggi i valori ADU dei tuoi raw file e li ricalcoli i rapporti reciproci (se è nero o qualsiasi livello di grigio devi avere R=G=B).

Circa la durata dell'esposizione, l'idea di sfruttare la dinamica del sensore al meglio è importante (fondamentale), ma questo ti porterebbe spesso a pose lunghe, che comportano altri problemi legati alla montatura e/o eventi imprevisti.

Per minimizzare i rischi, se non usi filtri stretti, se non hai il blooming tra le scatole, se il soggetto non è patologicamente luminoso, pose da 10 minuti sono abbastanza classiche. Questo ti permetterà di sfruttare i dark già fatti (se ti servono). Puoi scedere a 5 min se hai problemi di inseguimento non sempre affidabile.

In banda stretta i tempi CRESCONO. Almeno 15-20 min.

Queste sono 4 regole pratiche "mie", un po' lontano dalla scienza.

Ciao, paolo lazzarini


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