Nell'attesa di calcolare il rapporto segnale/rumore nei vari tipi di composizione dei subframe, vorrei mettere in discussione la questione in oggetto.
Non voglio assolutamente essere polemico con nessuno, ma purtroppo, per mia natura, quando mi sento dire "si fa così" ma non sento un "perché" convincente, non posso fare a meno di investigare...
Apro quindi questo topic con lo scopo di fare chiarezza (non io personalmente, ma spero la discussione che spero nascerà) su un argomento sul quale si parla spesso "per sentito dire".
E' empiricamente dimostrato che per fare dark e flat di qualità sia più conveniente la mediana della media (o della somma). Su questo mi pare ci sia poco da dire anche poiché soprattutto con poche pose, e dove è più importante "pulire" l'immagine piuttosto che raccogliere informazione debolissima, si riscontra praticamente che la mediana è il procedimento più efficace (almeno fino a prova contraria)
Vorrei invece focalizzare la discussione sulla opportunità o meno di mediare un numero dispari o pari di campioni.Prima di tutto cos'è la mediana?http://it.wikipedia.org/wiki/Mediana_(statistica)
So che wikipedia non è una fonte scientifica, ma scartaballando in rete anche in link universitari il contenuto non si discosta:
-la mediana per un numero dispari di campioni è chiaramente il 50° percentile,
-se il numero di campioni è pari si mediano aritmeticamente i valori dei due campioni mediani.
Ad onor del vero esiste anche qualcuno che apre una seconda ipotesi nel caso di campioni pari, decidendo di scegliere a caso uno dei due campioni mediani (visto che sono entrambi a rigore valori mediani), ma questa ipotesi è molto meno usata.
Detto questo, cioè che la mediana è
definita in ogni caso, valutiamo se sia meglio usare un numero di pose pari o dispari.
(Parto dal presupposto che, essendo sempre definita la mediana, nessun software che affermi di poterla calcolare impazzisca o si rompa qualora dovesse trovare un numero di campioni pari... e spero che nessuno possa smentirmi su questo, anche perché guarderei con estremo sospetto un software che avesse simili problemi...)
Per le mie valutazioni ho usato IRIS, che lungi da essere un prodotto professionale, è secondo me di ottimo livello.
Innanzitutto ho analizzato il modo in cui effettua la mediana, verificando che agisce mediando aritmeticamente i valori mediani in caso di campioni pari (e troncando il valore risultante qualora non intero) come da prima ipotesi.
Poi ho preso 10 dark e li ho progressivamente mediati ottenendo la mediana di 3, di 4, di 5... di 10 dark.
Ho poi rilevato il rumore presente nei vari dark risultanti (comando bgnoise che fornisce la deviazione standard) e l'ho riportato in un grafico.
Ho fatto lo stesso con un secondo set di dark (in realtà gli stessi del primo set ma cambiati di ordine)
Guardando il grafico io non ho trovato nessun legame fra il rumore residuo e il fatto che i campioni fossero pari o dispari. (Mi sembra che vada da sé che anche nel remotissimo caso in cui un software operasse la mediana come da seconda ipotesi, il risultato non cambierebbe.)
Il mio punto di vista in conclusione è che, quando fate dark e flat, fate sempre un numero dispari di pose, perché pari porta male

A voi la parola!