gimmi ha scritto:
L'unico motivo per sottrarre i bias (dai light e dai dark) è se il termico viene scalato. In tal caso il bias va sottratto sia dai light che dai dark. Qusta operazione di scalatura è praticamente essenziale lavorando con ccd o cmos NON termostatate.
Mi spieghi più nel dettaglio questa cosa per favore? A me è stato insegnato che il bias viene sottratto al dark in modo da poter scalare quest'ultimo per adeguarlo ad un raw ripreso con un tempo di integrazione non esattamente uguale. Nei file FITS è indicato sia il tempo di integrazione che la temperatura del CCD (quando questa è disponibile, nei sensori termostatati) e questi dati vengono usati per riscalare i dark adeguandoli al tempo di posa richiesto.
Ad esempio usando un set di bias ripresi a -20° è possibile utilizzare dei dark da 2 minuti (sempre ripresi a -20°) per calibrare delle immagini riprese a -20° ma con tempo di posa per esempio di 2 minuti e 10 secondi. Ora non ricordo dove ho letto queste cose, credo sul manuale d'uso della ST-8, ma dovrei verificare. Secondo te questo non è corretto?
Ed in particolare come possono bias e dark ripresi da camere non termostatate essere scalati correttamente se manca l'indicatore della temperatura del sensore al momento della ripresa nel file FITS?
Ti ringrazio per le delucidazioni che vorrai darmi.
Giuki84, per quello che ne so io la definizione di bias frame è quella che ti ho dato ovvero la lettura dei valori del CCD senza integrazione. Se il CCD non consente questo tipo di operazione è evidente che ci si accontenterà di un dark effettuato con tempi molto molto brevi che, immagino, avrà valori simili.