Ciao, Gianni:
Grazie per il commento.
Cita:
Ed esempio, seppur sotto cieli veramente buoni, io mi spingo tranquillamente a fare luminanze da mezz'ora (ad f/5 e con una camera piuttosto efficiente, oltre che raffreddata).
E' chiaro che inizialmente il fondo cielo sembra latte condensato. Ma l'elaborazione, oltre a rimetterlo a posto, permette di far emergere dati molto deboli che altrimenti annegherebbero nel rumore di fondo.
Non è certo quello che si otterrebbe dalla città, ma forse così qualcosa in più dai bracci delle galassie potrebbe venir fuori.
Diverso è il problema del tracking. A 2700 di focale 1-2 minuti non guidati sarebbero già un bel record.
Perché non ti attrezzi con un sistema di autoguida?
Confesso di non avere la tua enorme esperienza di elaborazione, quindi prendo in toto i tuoi consigli, sebbene resti il dubbio del divario notevole tra i tuoi cieli inquinati ed i miei.
Quanto all'autoguida, come ho già detto a Danilo, autoguidare un 36 cm a 2700 di focale non è una bazzeccola: l'unica strada è una guida fuori asse, ma anche con questa penso avrò dei problemi,Tant'è che ultimamente stavo lavorando ad una "guida in asse". Se tu puoi suggerirmi altre soluzioni, sarò ben lieto di provarle.
Quanto all'eterno problema della somma di pose singole brevi od unica posa guidata, non credo che in cieli come quello romano ci sia, nel visibile, grossa differenza, a meno di non usare filtri interferenziali a banda molto stretta,o filtri IR o UV.
Sarebbe comunque interessante, e mi prefiggo di farlo, un test del genere in cieli cittadini, sia per il visibile, che per lunghezze d'onda diverse.
Un caro saluto
Fulvio