Posto qui, per continuità con i precedenti post, sperando di essere nel posto giusto.
Allora, come promesso ho ritrovato un paio di articoli interessanti che spiegano per bene le metodologie da seguire per avere una corretta precisione fotometrica e analizzano le principali fonti di rumore e come fare per evitarle. Gli articoli sono in inglese; se qualcuno avesse bisogno di una mano per tradurre qualche passaggio, me lo chieda pure (qui o in privato o via mail); ecco i link:
http://www.danielegasparri.com/transit_ ... _etall.pdf spiega in dettaglio le sorgenti di rumore e come fare per ottenere delle precisioni adeguate.
http://www.danielegasparri.com/transit_ ... nomers.pdf più amateur-friendy, spiega più qualitativamente ciò espresso nel precedente articolo.
Per chi è interessato, Mauro Barbieri, dell'osservatorio di Marsiglia, mi ha confermato il transito del nuovo pianeta scoperto: TrEs-4 orbitante la stella GSC 02620 - 00648 di magnitudine visuale 11.48 con inizio poco dopo le 20 UT, centralità attorno alle 22 e fine alle 23:50 sempre UT.
Questo transito, sebbene rivesta una notevole importanza scientifica, è difficile da osservare, sia per il calo di luce di solo 1 centesimo di magnitudine, sia per la non elevata altezza sull'orizzonte, soprattutto verso la fine. Per limitare gli effetti della scintillazione atmosferica, il nemico numero 1, consiglio di fare esposizioni di almeno 100-120 secondi, in modo da poter raggiungere una precisione di almeno la metà della profondità del transito; per altre informazioni sulle riprese e immagini di calibrazione, date un'occhiata al primo articolo, veramente completo ed esauriente.
Per finire, voglio spendere due parole sulle misurazioni fotometriche e sulla costruzione della curva di luce. Questa fase è veramente critica; se si impostano male alcuni parametri, non si mette in evidenza nulla, nonostante le immagini contengano tutta l'informazione necessaria. Questa fase è simile al processing classico delle immagini planetarie e deep-sky: occorre applicare una procedura corretta per tirare fuori tutta l'informazione contenuta nelle riprese.
Per una corretta curva di luce occorre in particolare:
1) avere una dimensione ottimale del circolo per la misurazione del centroide stellare; non occorrono aperture molto superiori al valore della FWHM stellare; un buon compromesso è utilizzare aperture di raggio poco superiore a quello della FWHM; ad esempio io, con FWHM di 3 pixel, utilizzo aperture di 5.
2) L'anello esterno (in particolare faccio riferimento a Maxim Dl) serve a misurare i livelli di fondo cielo e quindi è necessario che all'interno di esso non ci siano stelle, altrimenti si perde in precisione. Regolate lo spessore e il gap con l'anello interno "fotometrico" in modo che non vi entri ne la luce della stella che state misurando, ne eventuali stelle di campo.
3) Le stelle di riferimento dovrebbero essere di luminosità e colore paragonabile a quelle della stella da misurare. Non utilizzate stelle di classe spettrale troppo diversa ne soprattutto con valori di ADU bassi. E' inutile avere un buon rapporto S/N sulla stella da misurare se poi si utilizza una stella di riferimento con basso rapporto S/N. Il numero di stelle di riferimento dovrebbe essere, quando possibile, maggiore di 2, ma se non ci sono stelle adatte allora meglio limitarsi alle poche buone: meglio un confronto singolo su una buona stella che parecchi confronti ma su stelle dal basso S/N.
Se seguite attentamente queste procedure, potete giungere al limite imposto dalle vostre immagini; io l'ho applicato nel caso del transito di TrEs-2 del 31 luglio scorso ed ho migliorato la precisione di 2 millesimi di magnitudine rispetto alla prima versione della curva di luce:
http://forum.astrofili.org/userpix/1932_comparison_TrEs2_july31_1.jpg (notate che gli intervalli sull'asse Y sono gli stessi tra le due immagini).
Spero di essere stato utile.