Lo strumento è un C9.25 a f/10, usato con focheggiatore Starlight FeatherTouch, AO7 e ST2K.
Per qunto riguarda l'AO7, la definirei una macchina meravigliosa. E' molto complesso da mettere a punto in modo che possa dare il meglio di se, comunque una volta trovato il giusto "setup" che sposa alla perfezione telescopio e montatura, è decisamente imbattibile per riprese a lungo fuoco.
Essenzialmente è un duagonale gigantesco dove uno specchio è montato su quattro attuatori elettromagnetici che sono pilotati direttametne dal sensore di guida delle camere SBIG serie STx.
Come principio, si calibra il sistema per misurare le velocità di spostamento dello specchio nelle quattro direzioni, poi si acquisisce una stella di guida (esposizioni dell'ordine di 0.1 - 0.3 sec, grazie ad un efficientissimo algoritmo di riduzione del rumore di fondo) e l'AO7 viene mosso automaticamente a frequenze impostate dalla velocità di ripresa in modo da avere una stella sempre precisa e fissa in punto.
Il parametro più difficile da gestire è l'aggressività di correzione e gli scarti di posizione dipendenti da seeing a freq troppo elevate da dover essere scartati.
Ovvimente, visto che il mio sistema guida in parte con l'AO in parte con la montatura, è necessario anche far coesistere bene le due cose insieme - cioè definire quando certe correzioni devono essere fatta dalla montatura (rilevando un trend di spostamento a RMS diverso da zero) e quando esclusivametne dall'AO per correggere i microspostamenti indotti, principalmente, dal seeing.
Io amo l'AO e lo ritengo superlativo e mandatorio per imaging ad altissima risoluzione, ovviamente sotto i 2 metri di focale è pressochè inutile (visto anche qunto costa

).
So che siamo in pochi qui in Italia ad usarlo, mentre in USA è molto popolare soprattutto tra i fortunati possessori di strumenti RC della RCOS che conosco anche direttamente...
Diciamo è che un accessorio che non si usa così e via, senza perdere tempo a studiare - o meglio, senza un approccio "da camice bianco"
Stefano