Ieri, complice la bella serata, sono stato in campagna, alla ricerca di cieli più bui di quelli del cortile di casa. Avevo con me la EQ3-2 + 400D + l'obiettivo 50mm f 1.8.
Ho fato varie prove, queste le conclusioni:
1) La sensibilità da usare con migliori risultati è la 400 o la 800 ISO (ho preferito la prima).
2) L'obiettivo f 1.8 deve essere diaframmato a f/4 per dare immagini ai bordi di tutto rispetto.
3) Usare sensibilità e diaframmi più spinti porta inevitabilmente ad un fondo cielo rosso e immagini stellari che somigliano a "palloni" sovraesposti.
4) Integrazioni sub da 30sec sono idonei, non ha senso spingere soprattutto da casa (cieli più inquinati).
5) fare più pose da 30 sec e farne la MEDIANA è il metodo di elaborazione che da i migliori risulati.
Guardate questo crop 1x di sirio e M 41 con diaframma f/4 400 ISO 9x30s mediana no dark frame. Notate l'assenza di rumore nonostante sono andato di logaritmico e stretching appastanza spinto. Lavoro in B/N per far prima con le elaborazioni. Siamo sopra la mag. 12.5 tanto che il catalogo Tycho2 non mi basta. Devo installare il GSC per stimarla esattamente.
La montatura si comporta egregiamente. Leggera e comoda, metto al polo con il cannocchialino (che ho tarato calcolando il transito al meridiano della polare) in un minuto e non mi ha mai dato segni di mosso. Anche quando faccio lo stacking non ho "bordi neri", segno che l'immagine è ferma.
Dopo un'ora di osservazione avevo riempito una CF da 512 Mb (quasi 60 foto).... troppo comodo. Me ne sono tornato a casa carico di materiale e senza ore di sonno perse.
Rimango sempre più sbalordito da quel "pezzo di plastica" di obiettivo canon 50mm. La realizazione meccanica è molto economica (tutto plastica, pure la baionetta!) ma le lenti sono di tutto rispetto. Per il prezzo credo sia stato un affare, ma questo l'avevo letto in numerose recenzioni.
Quasi quasi sarei tentato di prendere il canon 85mm 1.8 anch'esso un obiettivo riuscito.