Renzo_Del_Rosso ha scritto:
Come ho già ribadito varie volte e messo su una pagina sul mio sito con un foglio di calcolo excel la focale di guida e quella di ripresa non sono direttamente legate fra loro in modo univoco.
Posso riprendere bene con 2 metri di focale e guidando con 500 mm e posso invece, con gli stessi strumenti invertiti avere grossi problemi.
Infatti la guida deve essere tale di evitare il mosso sul sensore di ripresa. [ZAC]

In effetti quello che interessa è la capacità di correggere del setup di guida. Se le correzioni avvengono con una risoulzione di 1 arcsec allora se riprendo con una risoluzione a 2 arcsec/pixel saprò che posso stare "relativamente" tranquillo (folate di vento o picchi improvvisi della montatura). Viceversa se correggo a 2 arcsec e riprendo a 1 arcsec/pixel avrò che ogni correzione mi spalmerà la stella su almeno due pixel se non peggio con il problema del mosso ben evidente.
Ciao Renzo,
dal punto di vista teorico, il tuo ragionamento non fa una grinza. Tuttavia, mi permetterai un'osservazione: esso (e il pratico foglio Excel che lo implementa) presuppone la conoscenza di un dato fondamentale ("rapporto correzione su centroide") che, con linguaggio meno forbito, si traduce nella capacità o meno del sistema di guidare sulla frazione di pixel (credo 1/6 per l'ST4, valore davvero notevole!). Questa esigenza genera a sua volta due problemi:
1) Per i sistemi di autoguida (oggi assai diffusi) basati su una combinazione di software e camera CCD (o telecamera/webcam), questo dato molto spesso non è noto. Molti programmi (uno su tutti K3CCDTools che io uso) permettono un non troppo definito "subpixel guiding", ma nessuno sa di quanto. In assenza di un dato preciso, dovrei presumere che il mio sistema non consenta la guida subpixel, il che aumenta a dismisura la focale del telescopio necessaria ad ottenere una guida soddisfacente.
2) Gli stessi sistemi di autoguida hanno poi un mucchio di altri parametri (durata e forma dell'impulso di autoguida, velocità di correzione, eventuale recupero dei giochi, durata del ciclo di correzione, etc), dei quali trovare i valori ottimali è talvolta un'impresa titanica.
3) E' da notare, infine, che teoricamente l'apertura dei due telescopi (di ripresa e di guida) conta solo relativamente nel computo, dato che influenza la magnitudine limite raggiungibile, e non direttamente la bontà della guida.
Naturalmente, correggimi se sbaglio.