Eccomi qua, scusate il ritardo.
Allora, non sono sicuro che con un 80mm si possa fare però c'è un gruppo di ricerca che va a scovare transiti planetari con un 10 cm. In linea di principio è possibile anche con un 8 cm perché basta avere abbastanza segnale. Io consiglierei di aumenare l'esposizione e portarla ad almeno un minuto. Sfoca un po' la stella per avere una FWHM non troppo piccola (altrimenti hai pochi fotoni) e cura molto la calibrazione. Haegar, che sensore utilizzi per la ripresa? Sei sicuro di lavorare nella zona di linearità?L'errore nelle tue curve di luce mi sembra un po' alto in effetti e dire il perché a posteriori non è molto semplice; io ti dico la mia procedura, vediamo se tutto torna:
1) Filtro IR-pass da 695 nm, autoguida sempre on, esposizioni di 120-140 secondi, in modo da avere ADU pari a circa il 50-60% del livello di saturazione
2) immagini di calibrazione: almeno 5 dark, 25 flat da 7-8000 conteggi ciascuno, 30-40 bias
3) Calibrazione e costruzione curva di luce con Maxim Dl, con almeno 5 stelle di riferimento. La calibrazione è fondamentale, soprattutto i flat field.
Il risultato poi dovrebbe venire da se. A tal proposito, vi posto l'ultima curva di luce di TrEs-2 ottenuta il 31 luglio scorso:
http://forum.astrofili.org/userpix/1932_graph_31luglio_web_final_1.jpg . Il transito è ben visibile, anche se la precisione è ancora migliorabile (avevo poca trasparenza e quindi pochi conteggi, molto vento e seeing orribile); esso è diverso da quello del 31; probabilmente il pianeta ha attraversato la stella nei pressi del bordo e non in una zona centrale come in quello del 26.
Riguardo qualche variabile facile da seguire, non posso essere di molto aiuto perché io ho cominciato subito con i pianeti; devo andare a cercare un po' in internet...
I siti di riferimento degli extrasolari li hai citati te. Io vorrei spendere due parole per l'iniziativa del planetary team e della rivista coelum: se volete imparare ed essere informati vi consiglio di contattare Rodolfo Calanca e il planetary team e partecipare al progetto extrasolari. E' grazie a loro che ho iniziato: a tale progetto appartengono nomi illustri dell'astrofilia italiana come Federico Manzini, Claudio Lopresti, lo stesso Gianluca Masi, ed è affiacato dalla collaborazione di un professionista, Mauro Barbieri dell'osservatorio di Marsiglia che invia informazioni in merito ai transiti e riceve i dati raccolti dagli astrofili per farci misure (e in un futuro forse anche delle pubblicazioni) scientifiche.
Spero di essere stato utile