Sono andato a recuperare il manuale con le specifiche della Touptek 533c (spero sia il modello corretto) e ho trovato, oltre ai grafici esplicativi, questa tabella:
Allegato:
533c.jpg [ 284 KiB | Osservato 602 volte ]
come vedi a seconda del gain che imposti la camera lavora in modi molto differenti.
Con gain basso (100) hai un rumore più accentuato, ma hai una FWC e dinamica ai massimi.
Con gain estremo (15000) hai una sensibilità eccezionale, un rumore bassissimo in quanto rispetto al segnale acquisito esso sarà molto molto più basso, ma perdi drasticamente in FWC e dinamica.
Cosa significa tutto cio? Riprendendo il discorso di Roberto, significa che se devi riprendere soggetti deboli uniformi ove non compaiono stelle luminose o zone molto attive ti converrebbe usare un gain alto. Se invece devi riprendere zone ad alti contasti, tipo nebulose con la presenza di stelle importanti (mi vengono in mente le nebulosità delle Pleiadi) ti conviene usare gain bassi per non bruciare immediatamente le stelle.
A me i gain alti non sono mai piaciuti, sarà vero che mostrano una grande sensibilità ma cio comporta una serie di limitazioni sulla dinamica. Usare gain bassi evidenzia valori di rumore più elevati, ma c'è da considerare che sono oggettivamente valori assoluti comunque molto bassi, lontani anni luce da quelli delle dslr per farti un paragone. Però il gain basso ti permette di avere quasi sempre stelle non bruciate.
La maggior parte degli astroimager usa gain minimi.
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Manuele
C9.25 Edge HD, TS 130 OWL
Oberwerk 20x80, Bresser 10x50
ASI2600MM Pro, QHY5III-178M, Player1 Mars-C II
Ioptron CEM120, SW EQ6pro___________________________
Quando sarò vecchio, dai boschi mi verranno incontro i ricordi dell'infanzia, e il cerchio si chiuderà.