Grazie a tutti per l'apprezzamento! Ho diverse altre immagini in cantiere, da un po' l'osservatorio sta lavorando senza intoppi e ho un bel flusso in arrivo di grezzi, quindi preparatevi
Leonardo Orazi ha scritto:
Bellissima immagine Marco ! Complimenti per essere tornato a sfornare immagini e per la nuova avventura.
Grazie Leo, mi fa piacere rileggerti dopo tanto tempo
Gp ha scritto:
Sarebbe molto interessante sapere di più sulla "migrazione" strumentale da un sito ad un altro, ne hai mai parlato sul tuo sito o qui sul forum?
Bluesky71 ha scritto:
Quando puoi e se ne hai voglia, condividi qua sul forum qualche dettaglio in più sul nuovo osservatorio e su come l'avete installato: io ho faticato parecchio per farne uno a 2h di auto da casa, quindi sono curioso di sapere come vi siete organizzati per metterne su uno dall'altra parte del mondo (anche se avevi già l'esperienza dell'osservatorio in Australia). Qual è il seeing tipico che avete ora? E il valore di SQM? Che percentuali di notti serene in un mese vi aspettate? Prime impressioni d'uso sulla ASI 6200 rispetto al classico CCD con cui hai lavorato fino ad ora?
Beh, vedo che il post suscita curiosità
Allora, il sito dove ho (abbiamo
) messo l'osservatorio, ElSauce gestito da Obstech in Rio Hurtado, è ben organizzato per l'hosting (hanno circa 70 telescopi in gestione al momento, molti dei quali di istituzioni professionali), con una infrastruttura di primo livello e, dopo averlo anche sperimentato con mano, tanta professionalità e competenza del personale in loco.
Per me che ho messo su il precedente osservatorio pezzo per pezzo il fatto di non dovermi preoccupare dell’infrastruttura (apertura/chiusura, sensori vari, connessione internet ecc.) è stato un enorme sollievo. Di fatto la sola cosa di cui ci siamo dovuti preoccupare alla fine è stato di decidere la configurazione, testare il tutto, mandare un po’ di istruzioni su come volevamo il tutto venisse montato e poco più, visto che in loco il montaggio del telescopio, la messa in stazione, collimazione ecc. è stato fatto dal personale di Obstech (ovviamente non gratis ma ad un costo molto inferiore che andare di persona a montare tutto!). Se confronto questo rispetto all’impegno precedente in Australia dove ho dovuto fare diversi viaggi sul sito per avere tutto a posto, oltre che a costruire in parte l’infrastruttura e spendere parecchio tempo a far funzionare il tutto per gli inevitabili problemi che sorgono regolarmente, beh, questa in Cile è stata una passeggiata..
La parte più impegnativa poi arriva dall’automatizzazione del sistema, ma sia io che un altro dei due “soci” arriviamo da lunga esperienza con ACP che abbiamo usato per anni (e per il quale avevamo già acquistato le licenze, molto costose, altrimenti avrei optato molto probabilmente per un software di gestione come quello sviluppato da Leo qui sopra) e quindi l’istallazione e l’interfacciamento con i vari pezzi hardware (power switch, montatura, camera, focheggiature ecc.) e relativa messa in funzione è stato relativamente indolore. Abbiamo poi adattato parte del software di controllo per dialogare con i protocolli di Obstech (un pochino io e soprattutto l’altro socio attivo, che ha ottima dimestichezza con il coding) ed abbiamo poi iniziato a testare il tutto, ottimizzando tutti i vari aspetti dell’automazione del telescopio al meglio. Qui il fatto di non essere da soli è una cosa apprezzabile, visto che a parte dividere investimento e spese di gestion in maniera significativa, diventa anche meno gravoso lavorare sui singoli aspetti (e problemi) del setup, visto che ci si dividono i compiti. Se avete domande specifiche sulla configurazione al limite contattatemi off-line.
La connessione internet dove siamo è velocissima e stabile (l’intera struttura è su fibra ottica), un altro mondo rispetto a quanto ero abituato in Australia (ero in 3G, avevo fatto installare una antenna sul tetto per ricevere il segnale abbastanza debole ed instabile e la connessione era ovviamente con dati a pagamento, con chi mi gestiva poi il sito che a intervalli “irregolari” andava a caricare i dati da una connessione ADSL). In pratica, ora ho il FIT sul mio dropbox poche decine di secondi dopo che è stato ripreso in Cile
.
Andiamo alla qualità del cielo. Come “scurezza”
siamo più o meno allo stesso livello di dove ero prima in Australia, con valori di SQM intorno a 22. Ovviamente difficile fare molto meglio qui
Il seeing è la principale differenza (ed uno dei motivi principali per aver lasciato il sito precedente): in Australia avevo un seeing mediocre, mediamente superiore a 3” a causa della posizione infelice dell’osservatorio un po’ in Valle. In Cile normalmente il seeing è intorno a 1.5” o meno, con diversi momenti anche sotto il secondo d’arco. Il seeing in tempo reale è visibile nella pagina relativa al meteo qui
https://obstech.org/weather/). Questo fa un mare di differenza, non solo per l’elevata risoluzione spaziale che restituisce molto dettaglio su oggetti piccoli ma anche per la maggior profondità che si raggiunge a pari posa, visto che la luce si concentra su un’area più ristretta a tutto vantaggi del rapporto segnale rumore. In pratica col “piccolo” 250mm arrivo a magnitudini molto più elevate che con il 500mm in Australia a pari posa nonostante la scala di ripresa più spinta.
Posterò alcune immagini di confronto nel prossimo futuro dove questo sarà evidenziato e discusso più in profondità con tutte le considerazioni del caso necessarie. Il Rifast 500mm che avevo in Australia andra' comunque a sostituire il CCA250 l'anno prossimo, dopo aver fatto un po' di manutenzione ed aggiornamenti presso OS lungo la strada dall'Australia al Cile..
Per quanto riguarda le serate usabili, in Australia avevo mediamente circa 4 serate la settimana serene (a seconda della stagione), in Cile da quel che ho visto negli ultimi 4 mesi indicativamente si perde circa una serata ogni 10 per nuvole. Il sogno di ogni astrofilo..
Il sensore che uso ora (lo ZWO6200MM di uno dei soci) è estremamente pulito, rumore bassissimo ed alta efficienza quantica. Il campo inquadrato confrontato con la risoluzione è impressionante, i FITS sono da oltre 60 milioni di pixel e quasi 120 MB cadauno, sommare decine di subrame diventa impegnativo anche per PC molto veloci. Se tutto va bene l'immagine finale a piena risoluzione e' spettacolare. Ma i pixel piccoli accoppiati al seeing eccellente spingono al limite tutto il resto della catena: la qualità dall’ottica e relativa collimazione, l’ortogonalità del sensore (tilt), la precisione di guida, la stabilità di messa a fuoco.. Non è stata una passeggiata mettere tutto a punto e buona parte del tempo (settimane) son state passate all’ottimizzazione di tanti piccoli parametri, abbiamo dovuto affrontare problemi che durante il test del telescopio e montatura sotto cieli “normali” non erano assolutamente visibili.. ma questo magari sarà per un’altra volta
Allego anche un'immagine del "piccoletto" al lavoro circondato dagli altri "giganti" (il telescopio subito dietro di lui e' da 1 metro di diametro
)..
Grazie ancora
Ciao
Marco