1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
MessaggioInviato: martedì 2 marzo 2021, 3:14 
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Iscritto il: giovedì 14 giugno 2007, 14:31
Messaggi: 650
Località: Cassino (FR)
Tipo di Astrofilo: Visualista aspirante Fotografo
Come da oggetto, stasera ho ripreso per la prima volta M42 con la ASI224MC. Ho ovviato al problema del sensore piccolo usandolo al fuoco del teleobiettivo MTO 500mm f/8 in piggyback sull'LX200. 60 pose da 30s non guidate riprese con Firecapture e salvate come FITS; nessun dark, nessun flat.
Ho dovuto effettuare l'elaborazione con AstroSurface QUASAR, perché DSS non riconosce le immagini (riprese in RAW a 16 bit) come immagini a colori, nonostante io abbia indicato al programma la matrice di Bayer da usare: il risultato è sempre inesorabilmente monocromatico. E non intendo il monocromatico "finto" di DSS: l'immagine finale è proprio in bianco e nero. La stessa cosa succede se salvo le singole riprese in TIF, e non capisco perché...
Vabbé, per stasera è andata, e magari riproverò se mi darete qualche dritta da seguire :)
L'immagine finale è stata debolmente ritoccata in Anteprima di iMac.
Mi sembra tutto sommato un risultato non eccelso (evidentemente), ma accettabile.
Graditi commenti, pareri, critiche e consigli (soprattutto per DSS...).
Grazie,
cieli sereni,
Fabio M.
PS: esiste un metodo semplice per stabilire la magnitudine approssimativa raggiunta in una fotografia?


Allegati:
M42 copia.jpg
M42 copia.jpg [ 777.42 KiB | Osservato 956 volte ]

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MessaggioInviato: martedì 2 marzo 2021, 9:58 
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Iscritto il: lunedì 20 luglio 2020, 11:16
Messaggi: 535
Tipo di Astrofilo: Visualista
Alcuni anni fa, M42 fu il soggetto di un test fotografico: Canon 1000D e acro 90/500 con singola esposizione di 6 minuti (360 secondi).
Non ho la foto a portata di mano, purtroppo.
La nebulosa risultava più estesa, ma il segnale raccolto è pure maggiore; la zona centrale non era così bruciata (range dinamico migliore), ma le stelle di campo sembravano ricci di mare (tele scadente).

Così a lume di naso, l'ostruzione c'ha messo del suo, ma i Ritchey-Chretien hanno un'ostruzione enorme, eppure producono foto eccezionali.

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Newton: 150 f8, 300 f5, 150/1400 (Gollum)
Acro: 50 f12, 70 f5, ETX70 AT, 70 f10, 77 f12,8 e 90 f 5,5
Mak: Skywatcher 127, Vixen 110
Camere: Canon EOS 1000D e 1100D, QHY5L II, ZWO ASI120 MC-S
Montature: iOptron Cube Pro, Skywatcher AZ-GTi


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MessaggioInviato: martedì 2 marzo 2021, 10:54 
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Iscritto il: giovedì 14 giugno 2007, 14:31
Messaggi: 650
Località: Cassino (FR)
Tipo di Astrofilo: Visualista aspirante Fotografo
Angelo G. Marsili ha scritto:
Alcuni anni fa, M42 fu il soggetto di un test fotografico: Canon 1000D e acro 90/500 con singola esposizione di 6 minuti (360 secondi).
Non ho la foto a portata di mano, purtroppo.
La nebulosa risultava più estesa, ma il segnale raccolto è pure maggiore; la zona centrale non era così bruciata (range dinamico migliore), ma le stelle di campo sembravano ricci di mare (tele scadente).

Così a lume di naso, l'ostruzione c'ha messo del suo, ma i Ritchey-Chretien hanno un'ostruzione enorme, eppure producono foto eccezionali.

Grazie della risposta! Dici, quindi, che la foto non è proprio un granché? :(
Per quanto riguarda la sovraesposizione della zona centrale, mi sembra di capire che sia un problema delicato: come evitare la saturazione? Il Trapezio è molto luminoso, qui ho usato un guadagno di 175, eppure anche dopo soli 2-3s il cuore della nebulosa si satura.
Il fatto è che questa storia di DSS che vede i file (a 16 bit!) in monocromatico mi tarpa le ali...
Fabio M.
PS: le mie stelle però non sono ricci di mare :)

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MessaggioInviato: martedì 2 marzo 2021, 11:06 
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Non è affatto male, secondo me, anzi. Emerge un po' la mancanza del filtro non lineare che chiamano DDP (a fine somma) che attenua le parti molto luminose (zona del Trapezio) ed esalta le zone periferiche. E questa differenza di luminosità è propria di questo soggetto. I più abili riescono ad esaltare anche le zone periferiche molto lontane ed a frenare tremendamente la zona centrale. Se lavori a 16 bit, dovresti riuscire . La foto è molto promettente.
:clap: :clap: :clap: :clap:

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MessaggioInviato: martedì 2 marzo 2021, 11:13 
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Iscritto il: lunedì 20 luglio 2020, 11:16
Messaggi: 535
Tipo di Astrofilo: Visualista
Sono le caratteristiche molto diverse del mezzo di ripresa, a produrre risultati molto diversi.

L'elaborazione delle immagini può far sì che si possa avere una corretta esposizione sia del Trapezio, che delle zone più diafane della nebulosa.

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Ultima modifica di Angelo G. Marsili il martedì 2 marzo 2021, 16:24, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: martedì 2 marzo 2021, 13:55 
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Iscritto il: giovedì 14 giugno 2007, 14:31
Messaggi: 650
Località: Cassino (FR)
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Ho cercato di trarre profitto dal web e dalle vostre osservazioni. Credo che mi sto avvicinando ad un'elaborazione migliore.
Ho risolto con un workaround il problema dei file FITS a 16bit che però DSS tratta come fossero monocromatici (ho usato PIPP per effettuare il debayer).
Questi sono i risultati, certamente ancora molto provvisori:
1 - immagine come esce da DSS dopo "piccola" saturazione (somma di 60 immagini, 30s, guadagno 175);
Allegato:
M42-DSS.jpg
M42-DSS.jpg [ 1.1 MiB | Osservato 891 volte ]

2 - immagine elaborata con AstroSurface QUASAR (in attesa di capire un po' come funzionano altri programmi): in questo caso mi sembra abbastanza preservata la zona centrale, e compare qualche dettaglio periferico in più.
Allegato:
M42-DSS-QUASAR.jpg
M42-DSS-QUASAR.jpg [ 785.66 KiB | Osservato 891 volte ]

Facendo appello alla vostra pazienza e disponibilità (e detto che la qualità potenziale del setup ASI224MC+MTO 500 mi sembra interessante), aspetto ancora consigli e osservazioni :)
Fabio M.

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MessaggioInviato: martedì 2 marzo 2021, 14:14 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:08
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Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Per aver utilizzato un vecchio cata-russo MTO 500mm per me l'immagine è più che decorosa.

Le stelle ai bordi non sono difettate dal coma e quindi rispetto a tanti altri strumenti, non corretti, e anche se il campo del CMOS non è tra i maggiori come dimensioni, considerando il costo complessivo, è un buon risultato validato anche dal dettaglio raggiunto.

Controllerei con maggior scrupolo la messa a fuoco, probabilmente già di per se buona, ma con quel catadriottico rimane sempre critica in particolare tra un frame e l'altro. Risente dell'escursione termica.

Per quanto riguarda invece DSS devi avere qualche problema di riduzione: i miei raw Nikon a 16 bit filano lisci senza alcun problema.
Forse c'è rivedere le tarature interne del programma, in particolare quelle relative all'operazione dello stacking.

Invece per risolvere la saturazione delle parti luminose di M42 (Trapezio), avresti dovuto realizzare dei frame a corta esposizione da sommare insieme gli altri, combinandoli (più semplicemente) con la tecnica dell'HDR, altrimenti, ma in questo secondo caso si presuppone una discreta conoscenza del software, agire di maschere su diversi livelli tramite un normale programma di fotoritocco, che in questi casi potrebbe rivelarsi l'asso nella manica.
Cari saluti,

Danilo Pivato

N.B. Dimeticavo. La magnitudine limite stellare - a spanne - può esser valutata confrontando le magnitudini delle stelle riportate sui normali software planetari. Il metodo però non può essere considerato ne preciso e ne attendibile per la differente valutazione delle stelle tratte da una foto a colori in cui le scale di grandezza non hanno nessun riferimento fotometrico. Pertanto la precisione di lettura potrebbe oscillare tra mezza e una magnitudine intera - a spanne.

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MessaggioInviato: martedì 2 marzo 2021, 15:46 
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Danilo Pivato ha scritto:
Per aver utilizzato un vecchio cata-russo MTO 500mm per me l'immagine è più che decorosa.

Le stelle ai bordi non sono difettate dal coma e quindi rispetto a tanti altri strumenti, non corretti, e anche se il campo del CMOS non è tra i maggiori come dimensioni, considerando il costo complessivo, è un buon risultato validato anche dal dettaglio raggiunto.

Controllerei con maggior scrupolo la messa a fuoco, probabilmente già di per se buona, ma con quel catadriottico rimane sempre critica in particolare tra un frame e l'altro. Risente dell'escursione termica.

Per quanto riguarda invece DSS devi avere qualche problema di riduzione: i miei raw Nikon a 16 bit filano lisci senza alcun problema.
Forse c'è rivedere le tarature interne del programma, in particolare quelle relative all'operazione dello stacking.

Invece per risolvere la saturazione delle parti luminose di M42 (Trapezio), avresti dovuto realizzare dei frame a corta esposizione da sommare insieme gli altri, combinandoli (più semplicemente) con la tecnica dell'HDR, altrimenti, ma in questo secondo caso si presuppone una discreta conoscenza del software, agire di maschere su diversi livelli tramite un normale programma di fotoritocco, che in questi casi potrebbe rivelarsi l'asso nella manica.
Cari saluti,

Danilo Pivato

N.B. Dimeticavo. La magnitudine limite stellare - a spanne - può esser valutata confrontando le magnitudini delle stelle riportate sui normali software planetari. Il metodo però non può essere considerato ne preciso e ne attendibile per la differente valutazione delle stelle tratte da una foto a colori in cui le scale di grandezza non hanno nessun riferimento fotometrico. Pertanto la precisione di lettura potrebbe oscillare tra mezza e una magnitudine intera - a spanne.

In primo luogo, sono onorato di questo tuo intervento: è sempre un piacere ricevere consigli da persone grandemente esperte e accreditate!
In secondo luogo, sono lieto che l'immagine, sostanzialmente e in relazione al setup, possa considerarsi sufficientemente buona e dettagliata, e che il MTO faccia ancora il suo dovere. In realtà, non so quanto meglio possa andare, anche con strumenti diversi: io osservo letteralmente da un angolo del balcone, con una porzione di cielo molto ristretta, in un sito piuttosto inquinato...
Mi interesserebbe comunque approfondire il discorso dell'uso dell'HDR: sai indirizzarmi su qualche sito, o magari darmi tu qualche indicazione più precisa?
Grazie ancora! :please:
Fabio M.

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MessaggioInviato: martedì 2 marzo 2021, 16:51 
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Ma dai Fabio... se non ci si aiuta fra di noi non ci sarà mai la tendenza a migliorarsi, non credi?
:wink:

L'HDR (Hight Dynamic Range) è una recente metodologia operativa (evolutasi con lo sviluppo della fotografia digitale)
legata principalmente all'ambito fotografico e che consiste nell'ampliare la dinamica di una fotografia standard

In termini pratici vuol dire espandere la scala tonale affinchè non si generi ne sovresposizione e ne sottoesposizione,
quindi una fotografia dove si leggeranno dettagli sia nelle alte luci e sia nelle parti scure.

La procedura pratica consiste semplicemente nell'eseguire almeno tre scatti con diverso tempo di esposizione (nell'ambito
della fotografia ordinaria si tende ad impiegare multipli in eccesso e in difetto dei tempi rispetto a quello con cui si ottiene l'esposizione
corretta) e di sovrapporli l'uno con gli altri.

Il pacchetto di fotogrammi così composti si daranno in pasto a Photoshop, o CameraRaw nell'apposito tool e il gioco è fatto.
Ci pensarà l'algoritmo del programma a "pareggiare" l'intera immagine

Fai una ricerca con Google, troverai tutorial, articoli e spiegazioni per tutti i livelli :wink:
Se poi qualcosa non ti dovesse esser chiara, riscrivi pure.
In bocca al lupo,

Danilo Pivato

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