Ciao a tutti.
Ho iniziato a usare gli strumenti da remoto. Ma il mio è un remoto a chilometri zero, in quanto tutto si trova in giardino. Però ho trattato il sistema alla cieca senza mai metterci le mani, vista l'alta pressione stabile è rimasto tutto posizionato in giardino per diversi giorni.
Risolti i problemi firmware e software che avevo incontrato a fine 2020, attualmente le riprese sono automatizzate con SGpro, devo dire che il software è fantastico. Finalmente sto lavorando con il plate solve, che è di una comodità sbalorditiva. Per iniziare a comprendere il funzionamento del sistema non ho voluto complicarmi la vita con le lunghe focali, ma ho ripreso con il piccolo apo TS86 a 460mm di focale abbinato alla ASI183MM, autoguida in parallelo con QHY178 a 400mm. Causa solito cattivo sito di ripresa ho usato filtri a 12nm, Ha-O3-S2.
Ha: 130x120sec (4,3 ore)
O3: 117x120sec (3,9 ore)
S2: 85x120sec (2,8 ore)
per un totale di 11 ore di segnale.
Ho inoltre acquisito un centinaio di immagini da 10 secondi ciascuna per ognuno dei filtri, per andare a recuperare il nucleo centrale della nebulosa che altrimenti risultava bruciato.
L'immagine presenta anelli attorno alle stelle luminose, dovuti alle riflessioni dei filtri, e pochi colori sulle stelle. Tutti effetti collaterali della banda stretta.
Ripeto, l'obiettivo principale era quello di testare l'automazione del sistema, e mi pare funzioni decentemente.
Allegato:
M42_2100.jpg [ 1.15 MiB | Osservato 1734 volte ]
C'è un problema grave che ho incontrato con Plate Solve 2, che avrebbe la comodità di operare stand alone senza scambiare dati col web, ma pur avendo scaricato le centinaia di megabyte di mappe mi restituisce praticamente sempre delle coordinate completamente sballate: ciò si traduce istantaneamente in una sovrascrittura delle coordinate errate, anche nella pulsantiera Ioptron della CEM120. Questo comporta che il telescopio pensa di puntare una cosa invece è da tutt'altra parte, quindi qualsiasi movimento diventa rischioso.
Ho quindi optato per il plate solve attraverso Astrometry.net, che non ha mai sbagliato: l'inconveniente è il tempo di attesa di qualche minuto poiché deve dialogare col il web. Se qualcuno ha consigli in merito...
Il vantaggio dell'automazione è sicuramente evitare di prendere freddo e congelarsi le mani al PC (in queste notti qui siamo arrivati a -7°C), e di ottimizzare i tempi di ripresa. Certo, manca il contatto con il cielo e con gli strumenti, il fatto di non vedere gli strumenti per me è una mancanza, ma sono cose soggettive..