Ciao a tutti,
ritorno dopo tanti anni sul forum, perchè finalmente ho trovato il tempo di iniziare questa avventura con l'astrofotografia. Nell'attesa di mettere le mani in pasta (ovviamente da quando ho comprato l'attrezzatura non c'è stato un solo giorno di bel tempo), ho proseguito i miei studi arrivando alla questione del bilanciamento colore sotto cieli inquinati. Premesso che inizierò con reflex non modificata e obiettivo fotografico su equatoriale, sono finito sul sito clarkvision, che già conoscevo e credo noto anche a molti qui sul forum, e ho trovato il suo interessante "nuovo metodo" per il processing da reflex,
https://clarkvision.com/articles/astrop ... ng.basics/ e seguenti. Non si discute della competenza di Clark, condivido tutte le sue conclusioni NELLE SUE CONDIZIONI. Tuttavia non tutti sono nelle sue condizione, quindi il metodo va usato con un po' di attenzione. Riassumo per chi non lo conosce (mettendo tra parentesi i punti secondo me critici):
1. scatti di solo light con reflex standard "nuova"
2. no dark, perchè per reflex "nuove" hanno un buio estremamente basso e uniforme, quindi basta sottrarre un basello fisso da tutta l'immagine (vale solo per reflex uniformi)
3. no flat, perchè usa profilo obiettivo dello sviluppatore Raw per compensare la vignettatura delle lenti (vale solo per scatti con obiettivo presente in database)
4. sottrazione del grosso dell'inquinamento agendo sul livello di nero nello sviluppatore raw
5. conversione in TIFF 16bit applicando bilanciamento del bianco diurno e applicando la matrice di calibrazione colore della reflex. Il file a questo punto è non lineare
6. in Photoshop o equivalente, eliminazione del gradiente di inquinamento residuo regolando i livelli (su inquinamenti molto alti o colorati, agire su dati non lineari potrebbe creare problemi)
7. Ripetere per tutti i light, poi stacking (poco efficiente dover agire manualmente sull'inquinamento luminoso frame per frame, quando è di notevole intensità e/o di diverse intensità/forma durante la ripresa)
Come vedete ci sono alcune condizioni da rispettare per poter applicare questo metodo con successo. Al di là di questo (cosa che comunque ha provocato accese discussioni sui siti americani), c'è un punto che trovo molto interessante e che a quando mi risulta viene ignorato in parte o completamente da tutti i programmi tradizionali di astrofoto, ed è l'applicazione della corretta matrice di calibrazione colore e del bilanciamento del bianco diurno per la specifica reflex.
Questo passo consente di compensare la risposta non ideale del CFA delle reflex (in particolare il crosstalk tra i canali), ottenendo colori naturalmente saturi e bilanciati, senza dover lavorare dopo a mano. Credo che tutti avrete notato che aprendo un raw di una qualsiasi foto anche diurna in uno dei programmi per astrofoto i colori sono completamente sballati (e non solo per il bilanciamento del bianco). Ecco, la matrice di calibrazione colore, che invece è applicata dai programmi tradizionali (photoshop, capture one, rawtherapee ecc.), serve a ristabilire la corretta calibrazione. Oltretutto, la mancata applicazione della matrice di calibrazione tende a deprimere ulteriormente l'h-alfa che, seppure in quantità minore rispetto a camere modificate, è comunque presente in molte, se non tutte, le reflex.
Ovviamente questo è di interesse per chi desidera ottenere foto con i colori il più possibili naturali, cioè senza viraggi evidenti rispetto al valore fotometrico. Ciò non toglie che altre scelte artistiche siano ugualmente valide.
Questa la premessa, ora la domanda.
Siete a conoscenza di flussi di lavoro che pur lavorando nel modo tradizionale (che secondo me è più affidabile e ripetibile anche in condizioni meno favorevoli di quelle di Clark), utilizzano la matrice di di calibrazione colore già in lineare, in modo da ottenere colori naturali senza i possibili problemi del metodo di Clark puro? Qui ci sono altre spiegazioni, e alcuni tentativi, ma da quello che ho capito non è arrivato a nulla di conclusivo
https://www.cloudynights.com/topic/5294 ... ng-matrix/. Anche AstroPhotoProcessor dice che sta lavorando in questa direzione, ma ancora nulla di utilizzabile (la matrice di correzione colore viene usata solo in preview, ma non per il processing).