roberto_coleschi ha scritto:
... potresti arrivare a sommare una decina di questi light frames, magari con un breve shift dell'inquadratura tra una posa e l'altra, e dovresti ottenere uno stacking più pulito e meno rumoroso (anche se il tempo di posa dovrebbe allungarsi ad oltre mezz'ora per ogni ripresa): magari vale la pena, o forse no, comunque sia ancora saluti, a risentirci presto..

Si Roberto, ho già messo in pratica questa procedura e come avevo scritto più sopra è l'ulteriore margine di miglioramento che allunga il... brodo, anche perchè giunti a quel punto dark, flat e bias diventano una necessità, almeno per giustificare l'impegno del numero in più prodotto dai light. Operando in questo modo il guadagno indubbiamente c'è, e so bene non essere affatto indifferente, ma preferirei metterlo in pratica per altre e più profonde riprese, come fra l'altro vorrei mostrare a breve.
Quello che desidero maggiormente perorare con questa metodologia di ripresa è l'estrema rapidità d'esecuzione unita alla grande mole di soggetti-inquadrature possibili che trovano con la loro profondità il massimo dell'applicazione, secondo me, oltre all'imaging "spicciolo", quello senza tante pretese, la possibilità di orientarsi verso quei particolari e interessanti settori che non richiedono specifiche calibrazioni, ma nelle quali quello che conta maggiormente è la rapidità e la profondità. Mi riferisco ai campi ricerca di nuove comete e supernove in cui sono richiesti in rapida sequenza alcuni scatti per ciascuna inquadratura per la conferma o meno di ciò che si desidera cercare, dando alle ortiche persino i pixel caldi.
Trovo tra l'altro che operare in questo modo, e ne sono sono convinto, sia possibile tornare nuovamente competitivi (sapendo bene dove puntare la propria attrezzatura) con le maggiori survey mondiali organizzate per questi scopi.
pierpaolo_P ha scritto:
...
Mi chiedo se in pentola c'è qualche progetto per un megamosaico, una mappatura di tutta la volta celeste visibile alle nostre latitudini.
Ho notato che a volte chiudi il Nikon a 7.1 altre a 6.3, a volte esponi per 900" altre a 300", a volte a 400 altre 800 iso. In base a cosa decidi?
Questa non uniformità farebbe decadere la mia supposizione di un magamosaico in cui, credo, sarebbe più corretto esporre sempre con le medesime impostazioni.
Grazie a te!
In realtà ci sarebbe così tanta carne da mettere sulla brace che... non saprei da dove iniziare.
Scherzi a parte Pierpaolo, sono ancora in fase test perchè non sono ancora soddisfatto della resa delle ottiche in abbinamento del sensore. Per esempio ho notato che il 500mm sulla parte sinistra del frame il campo soffre di un anomalo astigmatismo decentrato dovuto, e questo è stato scoperto grazie a questa serie di cambiamenti relativi alle variabili fotografiche, ad un tensionamento della vite sinistra (delle 3 a 120°) di tenuta del grande anello che blocca il grosso teleobiettivo sulla parte anteriore, innestato sulla slitta inserita a sua volta sulla montatura. Vite che molto probabilmente,
spinge un po' di più rispetto alle altre mettendo di quel tanto fuori asse l'intero gruppo ottico. Si tratta di microscopiche tensioni, ma che all'atto pratico guastano la reale resa sul frame. La prossima volta che andrò in cupola spero di rimediare all'inconveniente, dopo di che spero sia possibile dare inizio ai vari programmi. E' anche per questo motivo che nel frattempo scatto per un'imaging... "spicciolo"!
danyline74 ha scritto:
... Complimenti Sinceri Danilo
Grazie Dany!
Bluesky71 ha scritto:
... In rete si vedono già risultati interessanti anche se non siamo ai livelli di un sensore mono con filtri; purtroppo al momento i produttori di camere astronomiche non sembrano avere nella roadmap lo sviluppo di camere con sensori CMOS mono APS-C e i sensori FF costano una fucilata (oltre che avere ulteriori problematiche al contorno).
Ciao Roberto, non scordare però che i costi dei sensori CMOS FF, mono o a colori, sono in ogni caso di gran lunga inferiori rispetto a quelli FF dei CCD vecchio stampo. E questo penso possa essere un ulteriore incentivo nel prenderli in considerazione. Poi per quanto ho visto sino ad ora, i nuovi CMOS non sembrano far rimpiangere i vecchi ccd. Non sono però a conoscenza delle problematiche che indichi a riguardo dei nuovi CMOS FF, potresti indicarle?
Bluesky71 ha scritto:
Il singolo frame che hai postato è già buono, ma la mancanza di dark si vede, ci sono puntini rossi/blu su tutto il frame, per cui quoto il suggerimento del mio omonimo di fare uno stacking di alcuni frames per migliorare la resa dell’immagine e soprattutto applicare i dark, che però se il sensore non è raffreddato andrebbero fatti ad ogni sessione di ripresa (questa è la scocciatura di una reflex).
Vero. Ho notato però che i pixel caldi sono in ogni caso facilmente distinguibili dalle imagini stellari, ed è per questo che insisto nell'affermare che tali tipologie di riprese hanno senso se impiegate in quei campi di ricerca relativi alla caccia di comete e supernove, dove quello che conta è la rapidità di esecuzione. Considerando poi che a temperature di ripresa più basse, questa di M13 era di +32° C., diminuiscono considerevolmente.
Cari saluti,
Danilo Pivato