Bentrovati! Ritorno a pubblicare qualcosa dopo moltissimo, a causa fondamentalmente di problemi metereologici e di tempo materiale da dedicare all'astrofotografia. In più il discorso Covid 19 e conseguente lock down hanno fatto il resto.
Questa situazione emergenziale in realtà è stata una spinta a riprendere il discorso dell'osservatorio remoto, interrotto oltre due anni e mezzo orsono, a causa di problemi tecnici. Per ben due volte un temporale ha fatto danni, prima bruciando il motore del tetto scorrevole, poi rompendo pc, centralina di controllo e ccd. Di fronte a queste sventure Daniele (l'altra parte di Astrotuscia) ed io abbiamo dato forfait. Anche perché fondamentalmente il piacere di una serata sotto le stelle va aldilà del risultato fotografico ottenuto. Però data l' emergenza che si è venuta a creare e che probabilmente potrà ritornare, ho preso la decisione di ripristinare l'osservatorio. Questa volta però prendendo le giuste misure date dall'esperienza della prima volta e soprattutto abbiamo deciso di cambiare cielo perché quello della vecchia location non ci ha mai soddisfatto. L'astrocenter di Manciano è stata la scelta secondo noi migliore e visti i primi risultati siamo molto contenti di averla fatta.
Pertanto la seguente immagine è la prima luce del nuovo osservatorio A.T.R.O. ovvero Astrotuscia Remote Observatory.
Si tratta di una foto ripresa nella costellazione del Dragone che ha come protagonista principale la nota galassia NGC5907. In realtà guardando bene la foto ci siamo resi conto che la zona di cielo inquadrata accoglie un numero inimmaginabile di galassie di ogni tipo e dimensione che soltanto con un'attenta analisi e seguendo il catalogo SDSS, manualmente, abbiamo potuto integrare nelle annotazioni dei vari software automatici, producendo un'immagine, che qui allego insieme alla foto artistica, più completa rispetto a quello che restituiva Pixinsight.
L'integrazione in totale è stata di 6 ore e mezzo in luminanza e 6 ore in RGB in più serate, tra il 19 e il 26 maggio, caratterizzate quasi tutte da folate di vento che ci hanno fatto cestinare alcuni fit e soprattutto con un seeing non particolarmente eccelso anche se discreto. L'oscurità del sito di ripresa ci ha permesso di raggiungere una profondità ragguardevole, riuscendo a immortalare uma parte dei noti tidal stream della galassia e oggetti lontani fin oltre 4 miliardi di anni luce. Manualmente grazie al catalogo SDSS sono riuscito a identificare un oggetto che ha un redshift z=0,711 ovviamente da ricontrollare ma molto molto probabile.
Il setup di ripresa è Tecnosky 115/800 acoppiato alla QHY695a con oag e ruota portafiltri integrata con 8 posizioni. La camera ha una QE di 79% sui 550nm e un rumore di lettura molto basso. La scala di ripresa è 1,17 arcsec/pixel quindi molto favorevole per il seeing medio delle nostre zone.
A voi le immagini e buona visione
Allegato:
NGC5907_FinalAnnotation_web.jpg [ 1017.14 KiB | Osservato 2561 volte ]