H-x6 ha scritto:
D'accordissimo con Roberto, condivido ogni parola del suo intervento.
Penso che siamo tutti d'accordo
H-x6 ha scritto:
...
Voglio però approfondire il discorso sul percorso elaborativo, senza voler convincere nessuno , ma tanto per esprimere la mia opinione e capire meglio la tua...
Allora scusa, secondo la tua filosofia, trovi più "eticamente" corretto, ...
Un momento, lasciamo stare "l'etica" perché questo significa giudicare la persona e non mi pare di aver accennato ad azioni "non etiche" di manipolazione dati/immagini, ecc. Io ho espresso delle considerazioni su un approccio che non rientra nei miei modi di intendere l'astrofotografia (lo spiego meglio di sotto). Giudizio personale non rivolto a puntare il dito contro qualcuno o contro una categoria (ps io scherzo sempre sui visualisti contro astrofotografi, e la maggior parte dei miei astro-amici fa astrofotografia e con loro vado d'accordissimo)
H-x6 ha scritto:
Allora scusa, secondo la tua filosofia trovi più... corretto mantenere un fondo cielo che presenta gradienti magenta, verdi e blu che non esistono nella realtà, ma che emergono come artefatti durante il processo pre e post elaborativo, piuttosto che servirsi di una maschera inversa per desaturare in modo selettivo il fondo cielo, ...
Tornando a noi, ma è davvero così disdicevole correggere in modo separato il fondo del cielo da macchie di colore che non rappresentano ciò che vediamo alzando lo sguardo al cielo?
Lo stesso secondo me vale ad esempio se ho una prevalenza di verde che deriva dalla conformazione del sensore di una reflex e che se voglio abbattere, devo farlo andando ad agire selettivamente sul colore verde.
Anche l'applicazione del master-flat è un'operazione che corregge la luminosità in modo selettivo in una determinata area, no?
E il rumore? Non ha nulla a che fare con la realtà di quello che percepisce l'occhio umano, eppure se voglio rappresentare al meglio la realtà di ciò che sto fotografando (realtà sempre tra virgolette perché qui pure ci sarebbe da aprire un capitolo a parte...), devo contenerlo, magari salvaguardando il soggetto con una maschera, se non voglio perdere dettagli importanti quando vado ad applicare il denoise.
Insomma io credo che demonizzare a prescindere ogni tipo di elaborazione selettiva, non garantisca un risultato eticamente più corretto.
Credo piuttosto che sia doveroso non inventarsi nulla che non sia davvero presente nell'immagine che si sta lavorando.
Esaltare o mitigare un colore o rendere visibile un dettaglio nascosto da troppa così come da poca luminosità, a mio modo di vedere "non è peccato", anche se fatto agendo selettivamente su determinate aree o tonalità, proprio perché sto mettendo in risalto qualcosa che nell'immagine esiste di suo, non sto creando nulla.
Confrontiamoci, facciamo dibattito, che ce frega, tanto c'è Luna piena e piove!
Ma io sono assolutamente d'accordo! Non mi riferivo certo alle considerazioni che hai fatto quando ho esternato le mie osservazioni sulle "forzature".
Quando c'è un fondo cielo con dominati evidenti e chiaramente non appartenenti al segnale utile, rimuovere queste "sporcizie" dall'intera immagine coi metodi più appropriati fa parte della corretta elaborazione. Lo stesso dicasi per le altre calibrazioni a cui hai accennato.
Vado al punto, a me non piace (e sottolineo "a me") quando a valle degli stretch, bilanciamenti colore, saturazioni, aumento dei contrasti, rimozione "sporcizie", ecc la mia immagine non somiglia a quella di riferimento ed allora facendo correzioni selettive "cambio" intenzionalmente qualcosa che senza l'immagine di riferimento non farei perché il mio segnale non mi dà indicazioni di procedere in quel modo. So che molti fanno così, ma io non li giudico come non corretti, anzi quando l'immagine non è a fini scientifici e quando non ci sono azioni "non etiche" (sappiamo che a volte qualcuno ci casca preso dalla competizione che spesso si crea fra molti astrofotografi e che io non concepisco...), a me sta bene lasciarsi guidare dalla soggettività e dai gusti personali. Ci sono molte sottili e differenti tonalità di colore, piccole variazioni che possono provocare grosse differenze sul risultato. Qual è il confine "giusto"? Siccome non lo so, preferisco non forzare.
H-x6 ha scritto:
...
come ho fatto nella versione che ti ho proposto nella pagina precedente? (Che fra l'altro mi sa che ti è passata inosservata...o ti ha talmente inorridito che non hai voluto commentarla?
)
dai che dici, la tua elaborazione non è passata inosservata anzi mi ha dato lo spunto per migliorare il fondo cielo che è uno dei miei punti deboli. Solo che siccome non mi hai detto come hai fatto ho inteso il tuo contributo come un compito da fare a casa studiando la teoria e applicandomi con gli esercizi