1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
MessaggioInviato: mercoledì 7 febbraio 2007, 9:59 
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Iscritto il: giovedì 1 giugno 2006, 9:04
Messaggi: 2238
Località: Valmadrera (LC)
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Riassumendo un certo numero di pensieri confusi ero giunto alla conclusione che per i miei interessi di astro-cartoline da postazione portatile, in posti dal seeing modesto, un telescopio a specchi di 250 mm e f numero di circa 5 o 6 fosse molto interessante, diciamo un limite ragionevole per diversi motivi.

Sulla base di questa convinzione ma con pochi soldi a disposizione ho modificato un po' un Newton Cinese usato, da 250 mm, che con il Paracorr arriva a circa f/5.5 e fa (e farà ancora x un bel po') il suo lavoro in maniera decente. E' un po' un ingombrante, la collimazione con il CCD (pesante) varia anche solo in funzione dell'elevazione/assetto del telescopio ma cosi è purtroppo.... forse irrobustirò la base del fuocheggiatore Crayford.

Ora, nei miei deliri compare un nuovo personaggio da mamma RCOS. Sembra fatto per chi, comunque, può buttare tanti soldi (troppi) ma diciamo quasi la meta dei classici RCOS tradizionali di pari diametro.

Queste "cose" si chiamano RCA o RC Astrograph e quello entry-level (esilarante) costa in USA 6500 USD, ci si compra +/- un bell'APO da 150 mm (forse).

http://www.rcopticalsystems.com/rcastrograph.html

Lavorano a f/7 circa (contro circa f/9 dei fratelloni), hanno lo specchio in pyrex (ossia vetro non "zero-expansion" come i fratelloni in Astro-Sitall), si capisce che sono un po' meno corretti e non ti danno un certificato super-serio ma dicono solo "Diffraction limited" (che non mi fa schifo e potrebbe essere vero visto il produttore abbastanza serio).

Sembra una mossa commerciale per rimangiare un po' di strada a Meade qualora qualche fotografo fosse ancora stato indeciso tra i "ragionevoli" RCX ed i costosissimi RCOS (non che siano proprio la stessa cosa).

Per il "Principio di conservazione dei soldi", che dice che quasi nessuno è un benefattore, mi fa specie che questa "cosa" (almeno la versione in tubo Al da 250 mm) costi molto meno di un Taka BRC 250. Vorrà pur dire qualcosa...

Qualcuno ha qualche idea di cosa sia lecito aspettarsi da tanto popo' di roba ?

Qual'è il punto che mi sfugge ?

Ringrazio coloro i quali, eroicamente, sono arrivati a leggere fino a qui.

Ciao, paolo


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MessaggioInviato: mercoledì 7 febbraio 2007, 11:28 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
Messaggi: 16952
Località: Dove mi portano le stelle
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Considera che il BRC è un f/5 e non un f/7 per cui è molto più facile da guidare, ha un campo spianato "enorme" visto che garantiscono 10 micron al bordo di un raggio di ben 5 cm.
I vetri non sono in pirex.
Insomma non puoi paragonare una berlina a una limousine. :wink:

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MessaggioInviato: mercoledì 7 febbraio 2007, 11:42 
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Iscritto il: giovedì 9 marzo 2006, 19:40
Messaggi: 987
Località: Salerno
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Ciao Paolo,
sono da poco stato negli States dove ho potuto parlare con Brad Ehrhorn ovvero Mr. RCOS in persona. Di fatto la RCOS e', diciamolo pure, monopolista in quanto praticamente unica negli USA a produrre RC per "astrofili" e per questo si permette i prezzi che vuole (lavorando per i militari capirai...). Di fatto pero' si tratta di un'azienda che "assembla" e progetta strumenti, le ottiche non sono da loro prodotte ma dalla Star Instruments, che se le fa pagare un botto!

Siccome nel frattempo si sono fatti avanti altri costruttori che utilizzano le stesse ottiche od anche di altra manifattura, ma altrettanto valida (un interferogramma non mente, se i valori sono gli stessi, allora l'ottica e' altrettanto valida giusto?) ed hanno iniziato ad aggredire anche il mercato USA con prezzi nettamente piu' bassi, ecco che RCOS si e' un'attimino "spaventata" (oddio, non sono piu' da sola! Ne arrivano altri!) ed ha, giustamente, iniziato a correre ai ripari proponendo una serie di strumenti piu' "umani".

Adesso Ti chiedo: qual'e' il tuo principale interesse? Perche' mai dovresti comperare un'RC anziche' un'altro schema ottico? Ti chiedo questo perche' simili strumenti sono altamente performanti in ambiti "ristretti" e sono giustificati da una serie di specifiche esigenze. Confrontare un RC da 250 con un APO da 150 non e' cosa proponibile, si tratta di due mondi diversi che eccellono in diversi settori ed applicazioni.

Gli RCX della Meade dichiarano di essere degli RC ma non lo sono affatto! Si tratta di SC "evoluti" con superfici asferizzate ma non ci siamo proprio, ne' come prestazioni ne' come costruzione.

Ad ogni modo se potrai dare qualche ulteriore e piu' specifica indicazione sulle tue necessita', tentero' di dire la mia al riguardo cosi' come spero facciano altri in modo da avere un po' di opinioni da confrontare e tirare le dovute somme.

Ciao da JOE


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MessaggioInviato: mercoledì 7 febbraio 2007, 11:45 
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Iscritto il: giovedì 1 giugno 2006, 9:04
Messaggi: 2238
Località: Valmadrera (LC)
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Ciao Renzo,

in effetti loro (RCOS) parlano di un "35 mm spot-size" di 17 micron, ma a me le parole hanno sempre convinto poco (incluse quelle di Takahashi riguardo stelle di 10 micron su un cerchio di 100 mm di diametro, 10 micron sono proprio pochi anche se penso ad un rifrattore supercorretto in centro al campo)...

... se così fosse comunque, ossia "solo" 17 micron nell'angolo estremo di un sensore CCD grande quanto una E200 ci sarebbe di che accontentarsi.

Li terrò d'occhio, immagino che l'americano tipo non tarderà a comprarne uno......

A presto, grazie per l'intervento.


Ultima modifica di Paolo Lazzarini il mercoledì 7 febbraio 2007, 14:11, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: mercoledì 7 febbraio 2007, 12:07 
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Iscritto il: giovedì 1 giugno 2006, 9:04
Messaggi: 2238
Località: Valmadrera (LC)
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Ciao Joe, ci siamo incrociati coi messaggi. Anzitutto felice di conoscerti e vederti scrivere su queste pagine.

L'apo 150 era solo un paragone di prezzo, per indentificare la fascia economica, non lo stavo considerando come alternativa.

Parlavo di un telescopio a specchi, 250 mm, f numeri intorno a 6 ( 7 proprio al massimo). L'idea è quella di arrivare ad avere una focale interessante, sui 1500, 1600 mm (ancora gestibile con seeing decenti) ma conservare una certa risoluzione ottica e velocità di ripresa. Di qui l'interesse per questi "numeri".

L'interesse primario è quello della fotografia a medio campo (o focali medie se preferisci), galassie "medie" e ovviamente tutto ciò che "fitta" fino a stancarsi di riprendere.

L'interesse per schemi con un campo spianato, tipo quello che spererei sia di un RCA, deriva dalla crescente disponibilità di sensori generosi, che scederanno anche di prezzo se c'è una giustizia nel mondo e che riaprono un po' il mondo delle medie focali al campo "largo" (vedi Gianni che mette le pleiadi su un "SOLO" CCD a 1250 mm di focale...).

Fine del pensiero contorto.

1 Grazie anche a te.

Paolo


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MessaggioInviato: mercoledì 7 febbraio 2007, 12:46 
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Iscritto il: lunedì 11 settembre 2006, 11:27
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Quoto astrojoe in tutto e aggiungo che io non penserei neanche un momento sul da farsi......comprati un RCA!! Il problema della "ristrettezza" del campo è ormai in via di risoluzione. Ormai il 24x36 digitale è quasi alla portata di tutti e il 36x36 (vedi la FLI di Gianni Benintende) non è un miraggio. Personalmete ho in ordine (ormai da quasi un anno :( ) un RC da 12.5" e non mi è mai balenata l'idea di un apo da 150. Molti imagers italiani ormai si stanno orientando verso i grossi RC ed un motivo ci sarà! Se poi ti venisse in mente (come me) di mettere un bell'oculare dietro al tuo grosso specchio almeno vedresti qualcosa!


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MessaggioInviato: mercoledì 7 febbraio 2007, 13:04 
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Iscritto il: giovedì 1 giugno 2006, 9:04
Messaggi: 2238
Località: Valmadrera (LC)
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Vittorio ha scritto:
non mi è mai balenata l'idea di un apo da 150.


Ciao Vittorio, giusto per reindirizzare il 3D su questi RCA dimentichiamo la parola rifrattore per un attimo. Hanno tutto il loro senso di essere, i loro pro/contro ma "tipicamente" a quelle focali (1600-1700 mm) non ci si arriva con f/numeri relativamente "veloci".

Il rifrattore è stato tirato in ballo solo per identificare la fascia di prezzo del RCA più economico, avrei potuto dire qualsiasi altra cosa che costasse la stessa cifra.

A presto, Ciao


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MessaggioInviato: mercoledì 7 febbraio 2007, 13:22 
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Iscritto il: giovedì 9 marzo 2006, 19:40
Messaggi: 987
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Ciao a te,
Ok, gia' ci sono piu' argomenti di discussione, partiamo dalle tue prime considerazioni: Parlavo di un telescopio a specchi, 250 mm, f numeri intorno a 6 ( 7 proprio al massimo). Qui gia' ci sono due considerazioni da poter fare, la prima riguarda il rapporto F/ratio, vorrei sfatare un mito al riguardo: è davvero piu' conveniente (veloce) solo se parliamo ancora di emulsione fotografica! Nel digitale quello che conta davvero e' il SNR ed e' indipendente dal fattore F/ratio. Sembrerebbe strano ma, di fatto, un F5 riempie solo i Well del ccd piu' rapidamente di un F10 ma il rapporto tra il segnale ed il rumore di quello che viene registrato e' lo stesso a parita' di strumento e condizioni. Se poi ti interessa un discorso approfondito, ti posso mandare un PDF al riguardo con formule e analisi matematica della questione. Uno strumento piu' aperto, inoltre, ha superfici con maggiore curvatura e quindi e' piu' difficile da realizzare nonche' produce un campo piu' curvo.
Riguardo a: una focale interessante, sui 1500, 1600 mm (ancora gestibile con seeing decenti), c'e' da dire che, con il CCD, quello che conta realmente ai fini della gestione e dell'ottimizzazione e' la risoluzione per pixel. Uno strumento di focale 1500mm con un ST10 ha la stessa risoluzione per pixel di un ST9 a 4400mm in quanto la dimensione dei pixel e' di 6,8micron per il primo e di 20 per il secondo. I problemi di gestione dei due sono praticamente gli stessi.
La risoluzione effettivamente ottenibile, va' considerata in base al seeing (principale responsabile ove non ci siano altri problemi macroscopici) e per una norma generale (ma anche per questo c'e' tantissima matematica che posso sempre fornire) il miglior rapporto di campionamento dovrebbe essere intorno 3.3/3.5 il seeing in termini di FWHM.
Sarebbe quindi giusto considerare il seeing medio in cui si opera per poi scegliere la strumentazione che meglio performi in quelle condizioni.

Gli RC vengono di norma impiegati in tutti gli osservatori professionali per due motivi principali, sono esenti da coma e dispongono di un grande campo di piena luce pur rimanendo abbastanza "veloci" (la focale tipica di un RC e' F8 ), sono aplanatici ma non hanno un campo piano, sebbene molto meno curvo di quello di uno SC. Per coprire un sensore di grosse dimensioni necessitano comunque di uno spianatore ma del resto uno strumeto tipo Newton o SC necessiterebbe lo stesso di uno spianatore ma quasi certamente non potrebbe illuminare uniformemente il campo!

In fine quello che tu dici potrebbe essere tranquillamente realizzato con sensori con piel piccoli e strumenti con focali corte/mediocorte, offrendo un giusto compromesso di risoluzione/compattezza/facilita' di utilizzo.

Un'ultima curiosita', la BRC di Gianni e' una variante dello schema RC, e' un Baker RC che dispone di un riduttore/spianatore di campo montato dietro la culatta e' dentro il focheggiatore. I dati che lo caratterizzano sono da considerarsi validi per la classica emulsione fotografica ma sono da "rivedere" per il ccd, molto piu' critico sotto molti aspetti.

Come vedi posso contribuire a contorcere il tuo pensiero a dismisura :roll:

A Te la palla...

Ciao da JOE


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MessaggioInviato: mercoledì 7 febbraio 2007, 13:31 
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Iscritto il: martedì 7 marzo 2006, 22:10
Messaggi: 710
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Tipo di Astrofilo: Fotografo
Ciao Paolo, da quello che sò la nuova serie
della Star Ins. ha degli specchi piu sottili della
seri prof. La lavorazione è leggermente meno
accurata, dicono intorno a 1/4 sul fronte, di qui i
prezzi molto piu bassi, fossi in te aspetterei le
prime riprese, magari da astrofili meno evoluti,
e poi decidere. Considera pure la Astrosystem
coi sui bei Newton, vista la focale che vorresti
gestire ed la spesa.
Ciao
Andrea


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MessaggioInviato: mercoledì 7 febbraio 2007, 13:42 
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Iscritto il: giovedì 9 marzo 2006, 19:40
Messaggi: 987
Località: Salerno
Tipo di Astrofilo: Fotografo
scusate ma perche' dobbiamo sempre andare a guardare chissa' dove? USA, Austria (i prodotti Astrosystem son fatti da Wolfgang Promper, molto simpatico e disponibile) quando possiamo guardare qui' in Italia?I nuovi strumenti di A&M non hanno nulla da invidiare a quelli USA (infatti stanno iniziando a vendere li' e sono tra quei "nuovi" arrivati scomodi a RCOS) cosi' come quelli Marcon od altri ancora. Gli Astrosystem sono dei Newton con il correttore di Philip Keller, nulla di piu', tranne i modelli iperbolici che sono di fatto degli RC (primario) utilizzati al primo fuoco con un correttore Wynne. Ma questi ultimi costano un'eresia e siccome le ottiche sono prodotte dalla LOMO, i tempi di attesa ottimistici son di 3-4 anni!
Meditate gente, meditate.

Ciao da JOE


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