In questi ultimi tempi mi sono fatto un po' di prove col
correttore di coma, visto che dovevo sistemare il nuovo treno ottico.
Porto le conclusioni a cui sono arrivato.
Le pubblico nella speranza di trovare riscontri che possano far chiarezza nella questione.
Sintetizzo analizzando le stelle
nell'angolo inferiore destro dei fotogrammi.
1. Quando il correttore di coma è
troppo vicino al sensore (nel mio esempio 54.5 mm) le stelle d'angolo appaiono ellittiche allungate nella direzione della diagonale del fotogramma, così:
Allegato:
Distanza troppo piccola (54.5 mm).jpg [ 130.52 KiB | Osservato 4649 volte ]
2. Quando il correttore di coma è
troppo lontano dal sensore (nel mio esempio 58.5 mm) le stelle appaiono ovalizzate in direzione perpendicolare al caso precedente, con
l'asse minore in direzione della diagonale del fotogramma, così:
Allegato:
Distanza troppo grande (58.5 mm).jpg [ 161.39 KiB | Osservato 4649 volte ]
3. Quando il correttore di coma è alla
distanza ottimale (nel mio caso è 57.5) le stelle d'angolo appaiono pressochè tonde, così:
Allegato:
Distanza ottimale (57.5 mm).jpg [ 122.22 KiB | Osservato 4649 volte ]
Mi farebbe piacere se qualcuno riesce a confermarmi
il criterio, non le distanze che variano da caso a caso.
La distanza s'è rivelata critica, sensibile anche ai decimi di mm.
NB: negli esempi sopra riportati le stelle al centro del fotogramma erano perfettamente a fuoco e il Newton 200/f4 perfettamente collimato.
Grazie.

Ciao

.