Non sono filo-americano e anzi sono piuttosto nazionalista in termini di astrofilia....Avevo citato a confronto la NGC2244 di Gendler perché questo astroimager mi sembrava un'esperto di fama universalmente riconosciuta e anche l'elaborazione, soprattutto in termini di dettaglio, mi pareva dello stesso genere di quella elaborata da Francesco. Tra l'altro questo confronto non fa che ribadire ancora una volta, se fosse necessario, l'eccellente lavoro di acquisizione di Vittorino. Anche nell'elaborazione di Gendler, pur con una gamma cromaticamente diversa da quella di Francesco (tutti gli americani hanno la tendenza a dare un po' di enfasi al blu), si notano colori diversi e si evidenzia la zona centrale un po' bluastra e a me sembra, con tutte le eccezioni possibili, più vicina a quella di Francesco che non a quella di Vittorino. La mia intenzione non era quella di applicare la proprietà transitiva Gendler=Riferimento Ottimo Francesco=Gendler => Francesco=Riferimento Ottimo....In realtà volevo semplicemente far vedere che ci sono delle Rosette elaborate in modo da mostrare una varietà cromatica ampia. Cosa che poi Vittorino ha evidenziato ancor di più nella sua carrellata. Avrei voluto anche portare l'attenzione sul fatto che è vero che probabilmente i dettagli ci sono tutti o quasi sull'immagine di Vittorino, ma spesso le differenze di colore aiutano a migliorarne la visibilità, se questi dettagli hanno solo piccole differenze di luminosità e se sono dello stesso colore, ma credo che pure questo sia poi stato già detto.
Che Gendler sia un riferimento, indipendentemente dal fatto che le sue immagini possano piacere o meno (a me non fanno impazzire), è risaputo e non credo che rappresenti solo una "moda" del momento poiché, ad esempio, anche la Nasa o il Subaru o diversi altri osservatori professionali si avvalgono della sua collaborazione. Per come lo interpreto io, questo significa che gli riconoscono una certa validità elaborativa. Poi magari mi sbaglio e succede invece come in TV dove la promozione di un prodotto viene affidato al divo del momento...Nespresso, who else?
Mi ricordo anche che, qualche mese fa, Il buon Lebo aveva suscitato un bel quarantotto sulla M63 fatta da Gabany, il quale era anche intervenuto sul forum, con grande piacere di tutti, a spiegare la tipologia di elaborazione da lui fatta su quella M63....Anche Gabany non è uno che ha la "manina molto leggera" in fatto di elaborazione, di colore e di stelle...e anche lui come Gendler collabora regolarmente con diversi osservatori professionali (Gemini etc..)...Se ricordo bene, la sequenza elaborativa che aveva mostrato per M63 era tutt'altro che un semplice stretching...
personalmente mi trovo molto vicino al pensiero di Lorenzo Comolli: se ad una persona piace un'elaborazione morbida e delicata, adotterà ovviamente una strategia elaborativa adeguata al suo obiettivo...viceversa se ad uno piace un'immagine forte. Francesco ha elaborato anche immagini riprese da me e personalmente devo dire che le stelle così come le presenta lui non mi soddisfano molto, perché le preferisco un po' meno soft e un po' più nette...e gliel'ho sempre detto....ma anche quì...come deve essere l'immagine di una stella di cui non riusciamo nemmeno a evidenziarne il disco?...Le stelle non hanno ovviamente gli spikes: è un errore inserre nella foto questo effetto di diffrazione?...Uno potrebbe dire "si lasciano perché è quello che si vede veramente attraverso i telescopi dotati di razze di supporto, che sono lo strumento attraverso il quale i fotoni arrivano su piano focale"...ma allora si dovrebbe lasciare anche quella componente verdastra e fastidiosa causata dall'inquinamento luminoso oppure i vari gradienti, perché caratteristiche naturali del luogo da dove si osserva?...Oppure non si dovrebbero applicare i flats perché l'ottica ha una naturale vignettatura?....
Naturalmente si tratta di una provocazione che comunque, se si riflette bene, ha un significato: non credo sia facile realizzare un'immagine veramente "scientifica": a volte anche a me intriga molto immaginare come apparirebbe davvero ai nostri occhi il soggetto ripreso....poi provo a fare un esercizio mentale su cosa dovrebbe essere fatto in termini di calibrazione dei FITs di elaborazione etc..e dopo un po' mi passa la voglia di provare, perché di fatto credo sia un processo difficilissimo (calibrazione e taratura dei filtri, del sensore, del telescopio, stretching lineare sui tre canali RGB etc...)...
Detto questo, penso che utilizzare metodi HDR per elaborare un'immagine astronomica sia una scelta come un'altra...se poi porta a risultati interessanti o a spunti di riflessione tanto meglio...Mi scandalizza invece molto di più vedere immagini del tipo Ha-RGB dove una ripresa a banda molto stretta (centrata a 656,3 nm) viene utilizzata come luminanza per una elaborazione LRGB, quando invece la luminanza, per definizione, dovrebbe essere ripresa con una banda molto larga che raccoglie tutto lo spettro visibile (che fine fanno ad esempio le eventuali polveri debolmente riflettenti la luce delle stelle che non è senz'altro condensata tutta a 656,3nm)...
Sono normalmente più di casa nell'altro forum e poiché il numero di utenti è molto inferiore agli utenti di questa parrocchia (nel deep sky penso sia di 1 a 20), è naturale che le varietà di argomenti e il numero di gente esperta siano di molto inferiori a quelli che si trovano qui. Pertanto è ovvio che spesso le novità arrivino con un po' di ritardo e magari ci si impiega molto di più a comprenderle...questo vale anche per l'HDR...che invece qui, come ho letto, è conosciuto da tempo anche se non ho visto molte immagini astronomiche elaborate in questo modo. Io, ad esempio, ne conosco solo una parte minima (quella che uso in Pixinsight)....Mi scuso, quindi, se ho detto cose banali o ovvie.
Vittorino,
vedila così: al di là di tutto, nella cupola N.1 al Brallo (quella usata da te) c'è un fenomeno di telescopio che, insieme ad un cielo ottimo, ha permesso di ottenere FITs di qualità superlativa..e in qualsiasi modo tu li elabori, Ultra Soft, HDR, naturale etc... non possono che far uscire tutti ottime immagini della Rosetta..

...
Marco