1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
MessaggioInviato: venerdì 1 maggio 2009, 19:59 
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Iscritto il: martedì 29 agosto 2006, 12:39
Messaggi: 1074
Località: Pisa
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Pite, dato il tempo e le risorse che costano le riprese e la loro elaborazione è assurdo non dedicare un minimo di tempo alla calibrazione. capisco che ti piacerebbe vedere degli esempii specifici, ma davvero ci vorrebbe del tempo. D'altra parte gli argomenti teorici alla base della calibrazione sono talmente forti... mi spiego:
se salto da un aereo con il paracadute ho due scelte: lo apro o non lo apro. Per capire il risultato finale di questa scelta posso fare due prove (apro, non apro ovvero calibrazione, no calibrazione) oppure uso solo argomenti teorici.

Va bhe, forse esagero...

L'applicazione in iris dei dark adattivi è facile.
Si creano master dark e master offset (o bias, è la stessa cosa) dal menu "Digital Photo"
Basta cliccare l'opzione "Optimize dark" e specificare ovviamente un master dark ed un master offset. Calcolare prima l'offset così si puo' usare questo file quando viene creato il master dark, che quindi non contiene l'offset. Dark ed offset devono essere buoni, quindi almeno 9 meglio 15 sub. Più è meglio che meno. La temperatura non deve differire per più o meno 3-4 gradi dalla temperatura dei light frames. Ovviamente è una buona idea costruirsi una libreria senza così sprecare ore preziose sotto le stelle.

Creati i master (o prelevati dalla libreria) usare la voce Preprocessing (menu "Digital Photo") e inserire i nomi dei tre master (quindi anche il flat) dell'eventuale file cosmetico (cosa assolutamente consigliabile con le dsrl) e cliccare l'ozione "optimize")
ecco tutto.
Comunque è tutto spiegato bene sulla documentazione di Buil.

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Gimmi
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MessaggioInviato: venerdì 1 maggio 2009, 21:06 
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Iscritto il: lunedì 1 maggio 2006, 16:52
Messaggi: 5512
Località: Savona
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Proverò guidemaster, (ma scatta lui con la canon?), mentre quello che mi dici sul dark mi sembra strano, io sottraggo sempre l'offset (ed il dark) e se nn sbaglio dalle ultime versioni di iris, l'ottimizazzione del dark è automatica se nn sbaglio (uso le funzioni automatiche si iris nella barra automatic preprocessing infatti mi chiede di selezionare una zona per l'ottimizzazzione), ora nn ottimizzo anche il bias (nn sapevo nemmeno che ci fosse l'opzione), ma dubito che tutto quel rumore sia dovuto solo a questo (l'ho notato pensavo fosse dovuto ad un invecchiamento del sensore)
per il resto grazie a tutti per i complimenti!
edit
Gimmy intendi l'opzione Dark optimization??
Non ho capito come si usa lo clicchi, poi selezioni il nome del file masteroffset o masterdark, sotto il nome del file cosmetico e poi ci sono due opzioni ed una spunta:
Reduce entropy (default)
Reduce RMS noise

E la spunta su subtract (nn selezionata di default)

Una volta fatto (uso le impostazioni di default?) che succede mi crea un nuovo file da usare come masteroffset o masterdark e lo devo salvare, oppure mi crea direttamente un file che una volta spuntata l'opzione optimize dark mi fa automaticamente l'ottimizzazzione?

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Davide Ghiso
Meade Schmidt-Newton 6" (763mm F/5) - William Optics Zenithstar 66 ED - Eq6 skyscan Barlow 2x e 4x apo coma - Oculari meade superploss 26mm
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Davide Ghiso
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MessaggioInviato: venerdì 1 maggio 2009, 22:01 
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Iscritto il: martedì 29 agosto 2006, 12:39
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Località: Pisa
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Scatta lui. In pratica stabilisci la posa, il numero di exp, l'intervallo tra le esposizioni e il max dithering che vuoi applicare. Alla fine di ogni esposizione, sposta il punto di guida in modo casuale all'interno del l'area definita da max dithering e inizia ad inviare le correzioni per centrare la stella nella nuova posizione. Ovviamente NON puoi esporre durante quell'intervallo, quindi devi inserire un ritardo lungo a sufficenza per permettere il riallineamento. Questo tempo devi determinarlo empiricamente, e ovviamente dipende molto dalle carateristiche della montatura.

Puoi scegliene ognuna delle 2 opzioni per l'ottimizzazione ed entrambe dovrebbero andare bene. Non vengono modificati ne bias ne dark, ma viene semplicemente determinato un fattore moltiplicativo per il solo dark che viene applicato prima della sottrazione. In pratica se l'aloritomo determina che il light ha + segnale termico del dark fornito moltiplica il dark per un fattore > 1. Il contrario ovviamente, se il termico della immagine è minore di quello del dark. Questa determinazione si può fare solo in termini statistici, naturalmente, e le due opzioni si riferiscono appunto 2 diverse modalità di calcolo.

L'offset non viene modificato dalla procedura di calcolo.

Ciao e speriamo nel tempo. gimmi

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Gimmi
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MessaggioInviato: sabato 2 maggio 2009, 8:54 
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Iscritto il: lunedì 1 maggio 2006, 16:52
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Località: Savona
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Allora mi sa che l'ho già fatto anche nelle foto precedenti l'ottimizzazione (ho la spunta selezionata su automatic preprocessing) cmq io prendo sempre pochi dark, perchè nn ne ho il tempo, e poi se mettessi la 350d in frigo con la batteria in casa, mia madre mi fa fuori in 2 nanosecondi! :mrgreen:
Un gg ma se la mettessi un una borsa termica con tanto di blocchi di ghiaccio?? e la lasciassi scattare tutta la notte? purtroppo c'è molta differenza di temperatura tra dove abito e dove scatto.....

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Davide Ghiso
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MessaggioInviato: sabato 2 maggio 2009, 9:36 
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Iscritto il: martedì 29 agosto 2006, 12:39
Messaggi: 1074
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L'unica soluzione è la libreria di dark. La borsa termica va benissimo. Sbatti tutto dentro insieme al sensore di un termoetro a termocoppia, in modo che il sensore sia dentro ed il termomertro fuori. Se ti organizi bene riesci sicuramente a coprire molte temperature diverse. E' un lavoro noioso ma ti assicuro che paga. Poi, una volta che hai la libreria fatta, la puoi usare per una intera stagione.

ciao, gimmi

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Gimmi
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MessaggioInviato: domenica 3 maggio 2009, 10:32 
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Iscritto il: mercoledì 7 giugno 2006, 10:00
Messaggi: 4815
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Ciao Gimmi e grazie dela risposta, immaginavo che la mia richiesta fosse molto impegnativa.
Se riesco a farmi una buona serie di dark e offset e una ripresa decente provo a fare 4 elaborazioni separate, sono curioso di vedere le differenze.
Per esempio voglio vedere quanto differisce l'immagine finale applicando, come quasi sempre faccio, pochi dark, rispetto ad un'elaborazione con una montagna i dark e bias. Chiaro è che più evidente sarà la differenza e più forte sarà l'esigenza futura di utilizzare un maggior numero di scatti di calibrazione.

La libreria di dark di certo una soluzione più comoda, magari mi metto d'impegno e me la faccio, anzi se ci avessi giù pensato prima, con tutte le nuvole che ci sono state mi sarebbe costato poco... Mi sorge un dubbio, le condizioni di umidità cambiano il dark o è esclusivamente dipendente dalla temperatura?

ciao

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Roberto Pitetti - Il mio blog - La mia attrezzatura
Si dice che il minimo battito d’ali di una farfalla sia in grado di provocare un uragano dall’altra parte del mondo, non so se sia vero ma a me fa di sicuro perdere la guida....


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MessaggioInviato: domenica 3 maggio 2009, 10:44 
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Iscritto il: lunedì 1 maggio 2006, 16:52
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Località: Savona
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Pite ha scritto:
La libreria di dark di certo una soluzione più comoda, magari mi metto d'impegno e me la faccio, anzi se ci avessi giù pensato prima, con tutte le nuvole che ci sono state mi sarebbe costato poco... Mi sorge un dubbio, le condizioni di umidità cambiano il dark o è esclusivamente dipendente dalla temperatura?

Mi unisco al dubbio, il ccd son quasi sicuro che abbia una risposta indipendente dall'umidità.
Ma si può dire lo stesso dell'apparato che amplifica il segnale proveniente dai pixel?
la libreria è comunue un casino roberto, perchè richiede un discreto impegno nel segnare la temperatura del sensore (a meno di nn possedere una camera fredda termostatata!)

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