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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Breve test CMOS
MessaggioInviato: lunedì 12 dicembre 2016, 20:56 
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Iscritto il: lunedì 1 giugno 2009, 12:55
Messaggi: 531
Località: Reggio Emilia
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Ciao Mauro
Si certamente la finestra ottica taglia la parte rossa dello spettro.

Per quanto ne so però la tecnologia CMOS a causa del principio costruttivo è tendenzialmente insensibilie al NIR
Infatti per esser sensibili al NIR dovrebbero costruire i sensori CMOS su substrati spessi (che vengono accresciuti tramite epitassia)
Questo, a parte l'aumento di costi, nei CMOS non va d'accordo con alta risoluzione spaziale.
Per avere alta risoluzione spaziale con substrati spessi si dovrebbero utilizzare tensioni di polarizzazione dei pixel elevate che non vanno d'accordo con la tecnologia CMOS degli amplificatori sui pixel che per poter avere costi bassi semplicemente usa un processo di fabbricazione molto simile a quello dei normali chip elettronici

I CCD invece non soffrono di questo limite, o meglio già usano tecnologie "non standard" quindi anche l'unico amplificatore di segnle è costruito per adattarsi a questi requisiti.
Giusto per dare una idea un substrato epitassiale tipico di un CMOS è spesso 10-15 micron, mentre un substrato di una CCD per NIR può arrivare tranquillamente a 100 micron di spessore.



Insomma tradotto in parole semplici la tecnologia CMOS è mutuata da processi di fabbricazione standard elettronica, per questo costa poco e integra un sacco di elettronica in spazi piccolissimi, ma con questi presupposti non si adatta al NIR


Per quanto riguarda l'UV non ne so molto, anche se credo che potenzialmente il CMOS possa lavorare bene quanto il CCD o anche meglio


Aggiungo che il mio intervento vuol esser tutt'altro che un dire è meglio il CCD del CMOS, volevo solo portare qualche dato pratico prima e teorico ora per far capire la situazione attuale
Poi se in futuro troveranno affinamenti tecnologici.. io ne sarei solo felice :)

Spero di non avervi annoiato con questa mia "spiegazione"

Ciao


P.S. per come è fato un CCD consuma tantissima corrente in più di un CMOS e ha una lettura moolto più lenta, oltre a costare di più
Quindi ovvio che a livello industriale è ben più sviluppato il CMOS(cellulari.. fotocamere.. videocamere)

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Stefano
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 Oggetto del messaggio: Re: Breve test CMOS
MessaggioInviato: mercoledì 14 dicembre 2016, 12:55 
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Iscritto il: venerdì 8 gennaio 2010, 17:14
Messaggi: 55
Ciao a tutti,
volevo portare la mia esperienza perché magari può contribuire alla discussione e spero di non andare fuori tema.
Tra maltempo ed impegni vari è poco più di un anno che faccio un anno che faccio prove sul deep con la ASI174MM non raffreddata e da giugno scorso con la ASI174MM-cooled.

L'esperienza che mi sono fatto io, chiacchierando anche con Sam il responsabile della ZWOptical, è che i CMOS non sono fatti per le lunghissime pose. Anche se si può arrivare fino 15-30minuti di esposizione, dipende dalla camera (sensore+elettronica) il tempo massimo. Con i CMOS, almeno come sono oggi, il tempo massimo utile è 3-5 minuti per la singola posa e "sommare" poi centinaia o migliaia di frame.

Allego qualche esempio di foto ottenute tutte da Torino:
-- M57 con C9.25 al fuoco diretto e 20 minuti di esposizione totale (480x2,5sec)
-- M13 , come M57 ma con 15 minuti di exp tot (300x3sec)
-- M57 in H-alfa, come M57 ma ora non ricordo l'exp totale (verificherò a casa se interessa) ma siamo sempre nell'ordine di 240x6sec

Le immagini sono tutte con Dark ma senza Flat. L'unica elaborazione è stata una USMask e poi un resize e compresse per il forum.

Infine, ripropongo una Nord America già pubblicata qui su forum ma, sopo le giuste critiche, rielaborata in modo più corretto ed eliminando la strana texture che era uscita fuori. Qui però siamo su exp tot di 5h 45minuti sono 349x60secondi, camera raffreddata a -28,5°C e filtro H-alpha. Sempre Torino centro.

Pasquale


Allegati:
M13_20160410_001654_ma.jpg
M13_20160410_001654_ma.jpg [ 925.65 KiB | Osservato 2386 volte ]
M57_20160409_PR.jpg
M57_20160409_PR.jpg [ 386.47 KiB | Osservato 2386 volte ]
M57_Halpha_20160409_PR.jpg
M57_Halpha_20160409_PR.jpg [ 267.77 KiB | Osservato 2386 volte ]
North America_201610_0403.jpg
North America_201610_0403.jpg [ 928.48 KiB | Osservato 2386 volte ]
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 Oggetto del messaggio: Re: Breve test CMOS
MessaggioInviato: mercoledì 14 dicembre 2016, 13:30 
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Iscritto il: lunedì 13 febbraio 2006, 9:53
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Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Quanto incide il raffreddamento secondo te?

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 Oggetto del messaggio: Re: Breve test CMOS
MessaggioInviato: mercoledì 14 dicembre 2016, 14:25 
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Iscritto il: venerdì 8 gennaio 2010, 17:14
Messaggi: 55
andreaconsole ha scritto:
Quanto incide il raffreddamento secondo te?


Non c'è la stessa corrispondenza lineare temperatura/rumore come nei CCD; ciò è dovuto al fatto che il sensore di temperatura non legge la temperatura effettiva del sensore CMOS ma quella del PCB ad esso attaccato.
Così il salto di 40°C rispetto alla temperatura ambiente non da il risultato sperato ma è comunque buono.
Almeno questo è valido per la ASI174MM, magari altri brand hanno trovato soluzioni diverse a parità di sensore che equipaggia le ASI.

A casa ho delle prove che ho fatto con il sistema di raffreddamento on e off per confronto.
Le recupero e le pubblico.

Pasquale


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 Oggetto del messaggio: Re: Breve test CMOS
MessaggioInviato: mercoledì 14 dicembre 2016, 14:53 
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Iscritto il: lunedì 23 aprile 2007, 23:13
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Tipo di Astrofilo: Fotografo
Pask ha scritto:

Non c'è la stessa corrispondenza lineare temperatura/rumore come nei CCD; ciò è dovuto al fatto che il sensore di temperatura non legge la temperatura effettiva del sensore CMOS ma quella del PCB ad esso attaccato.

Pasquale


Non è una bella cosa... :shock:

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 Oggetto del messaggio: Re: Breve test CMOS
MessaggioInviato: mercoledì 14 dicembre 2016, 15:00 
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 Oggetto del messaggio: Re: Breve test CMOS
MessaggioInviato: mercoledì 14 dicembre 2016, 15:02 
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@ Cristiano: non va il link :shifty:

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 Oggetto del messaggio: Re: Breve test CMOS
MessaggioInviato: mercoledì 14 dicembre 2016, 15:11 
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 Oggetto del messaggio: Re: Breve test CMOS
MessaggioInviato: mercoledì 14 dicembre 2016, 15:15 
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roberto_coleschi ha scritto:
Pask ha scritto:

Non c'è la stessa corrispondenza lineare temperatura/rumore come nei CCD; ciò è dovuto al fatto che il sensore di temperatura non legge la temperatura effettiva del sensore CMOS ma quella del PCB ad esso attaccato.

Pasquale


Non è una bella cosa... :shock:


Perché? :D

Comunque sia, dove hai trovato questa informazione Pask? Il CMOS per definizione include anche tutta l'elettronica e i sensori di temperatura si mettono vicino al sensore esattamente come nei CCD. Il problema più che altro è che anche se stabilizzi il raffreddamento, il CMOS scalda tantissimo e la variabilità della temperatura su pose di diversi secondi tende a fluttuare maggiormente rispetto alle camere CCD che tipicamente includono termostati molto precisi con variabilita < 0.1° C.

Ciao

Mauro

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 Oggetto del messaggio: Re: Breve test CMOS
MessaggioInviato: mercoledì 14 dicembre 2016, 15:50 
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@Stefano Campani

Molto interessante questo dettaglio sul CMOS, non ne ero a conoscenza. Prendendo l'IMX174 - di cui ho messo la curva QE in precedenza - e confrontandola coi "vecchietti terribili" KAF-1603 e KAF-3200 non c'è partita in termini di efficienza a 800 nm e più. Però bisogna sempre vedere quella che è l'efficienza complessiva, data da QE, readout noise e dark noise, assumendo che lo sky noise non sia possibile controllarlo (filtri a parte). Ho qualche dubbio che nel breve vedremo CMOS "scientifici", ragionando su ciò che hai detto è necessaria un'implementazione dedicata che al momento è difficilmente realizzabile se non con un processo produttivo dedicato a costi proibitivi.

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Mauro Narduzzi
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