speedking80 ha scritto:
Se ho uno strumento veloce (f/4) ho un tempo limite basso per raggiungere un certo livello di segnale.
COn un f/8 ci vorrà 4 volte lo stesso tempo ma avrò lo stesso livello di segnale.
Poiché i gradienti fanno parte del segnale che raccolgo essendo intrinseci del posto dove riprendo non vedo dove sia la differenza.
Personalmente ed intuitivamente sono d'accordo con Renzo. Un gradiente introdotto ad esempio da un lampione, lo vedrò ugualmente sia in un f4 che f10, dopotutto che gli importa al lampione del telescopio che illumina?
Renzo ha scritto:
Per esempio il mio f/4 newton ha la cella aperta posteriormente per il raffreddamento. Se c'è un po' di luce dietro il telescopio questa passa da dietro e non so in quale modo arriva sullo specchio
vabbè no comment su questo

però con un tappo posteriore potresti risolvere
Per il discorso IL continuo a non capire cosa centri il rapporto focale. Se ho un determinato cielo che mi limita l'esposizione lo farà ugualmente su un f4 come su un f10, con la differenza che nel primo caso impiegherò molto meno a raggiungere tale limite. Per cui non vedo il cielo una limitazione all'impiego di tali astrografi, senza dimenticare che si può fare banda stretta dove sicuramente dall'impiego di un f4 si può solo guadagnare.
Il taka ci avevo pensato, ma ha tre difetti, il primo il peso mostruoso di 10kg. Partiamo dal presupposto che non vorrei cambiare la mia heq5, anche se si rivelasse necessario non esiterei a prendere una cgem. Per cui con i newton in fibra di carbonio che pesano 6kg dovrei tra focheggiatore, correttore, ccd e piastra stare dentro i 10kg con leve non tanto peggio di quelle che sopporta adesso la mia povera montatura.
Seconda cosa il costo 5400€ per il tubo e un focheggiatore che è un crayford standard.
Terza cosa appurato l'uso da campo che ne devo fare siamo arrivati alla conclusione che forse f2.8 è un pelo troppo, per cui stavo pensando di ripiegare sui 3.8, cioè l'Orion oppure l'ASA con il correttore