Nicola Montecchiari ha scritto:
Ad integrazione di quanto menzionato sopra, per avere risultati ancora migliori, consiglio di non eseguire l'ottimizzazione del dark all'interno della procedura di calibrazione. Esiste una voce poco sopra che e' "dark optmization". In pratica potete trovare i coefficienti moltiplicativi per i singoli frame di light. Ora, io credo invece che la procedura automatica non lo faccia, ma non ne sono sicuro. E' comunque un modo piu' controllato di verificare i coefficienti moltiplicativi che vengono applicati. Inoltre la procedura a singolo frame, come noterete dalla finestra di pop up dell'ottimizzazione del dark, ha due opzioni, e potete selezionare quella che fornisce i risultati migliori, mentre invece la procedura automatica non ve lo permette di fare.
Nicola mi spiegheresti meglio questa procedura (io ho sempre usato il preprocesssing dal menù digital photo spuntando optmize).
Il comando optmize a dark del menù processing ti chiede di inserire l'immagine dark (presumo il dark master), il file cosme, due metodi di ottmizzazione a la casella Substract.
Apro ogni singola immagine e lo applico?
NOn posso applicarlo ad una sequenza di immagini?
Posso usarlo quando le immagini raw sono convertite in CFA?
Devo evitare il preprocessing automatico e fare un passaggio per volta (rimuovi dark, rimuovi offset, applica flat) o posso applicarlo dopo il preprocessing per correggere la sottrazione dark già effettuata?
SE spunto sustract o se non lo spunto che succede?
Scusa per la sfilza di domande ma sono curioso per natura...
Cieli sereni
Paolo