romulo freire ha scritto:
Per ciò mi auguro che Lead riesca veramente ad approfondire questa tecnica, e non si senta scoraggiato dal dibattito fra digitale o pellicola. L'unica ragione perché lui dovessi fare è perché gli piace, non perché è meglio.
Esattamente. Lo scopo (in parte brillantemente raggiunto) del mio post era capire le possibilità offertemi dalla pellicola e le differenze tra i due approcci. Ero incuriosito dalla questione perché volevo andare un po' oltre quei vantaggi "romantici", che da soli giustificano abbondantemente le finora esigue spese che ho sostenuto, che spesso vengono invocati ed andare un po' più sul tecnico. Mi sto interessando molto di foto e, devo dire, ho trovato molti pareri a volte fortemente contrastanti.
Sono felicissimo di aver constatato che ognuno ha portato argomentazioni estremamente valide anche in relazione alle proprie scelte, che mi hanno chiarito molto le idee sulle problematiche e sul traguardo che posso raggiungere.
Era all'inizio un pallino, ora è diventata una vera e propria passione. Trovo che la pellicola permetta di dare più valore alla singola posa, di effettuare operazioni più meditate, quasi rituali, con quella passione che non fa stancare mai (impressione personale, ovviamente).
In ogni caso, io vorrei che il mio percorso astrofotografico seguisse due strade parallele (romulo mi ha anticipato

): nel primo, la parte puramente hobbystica, la pellicola la farà da padrona. E' un hobby, voglio passarci le ore, non fa niente "se" (col beneficio del dubbio) i risultati saranno sottodimensionati rispetto a qualcos'altro, in un hobby mi piace correre più che arrivare (e per questo non vi voglio ricordare che i primi tentativi voglio farli senza motori...

).
L'altra è quella più scientifica, tramite una camera CCD (per ora devo ultimare quella del progetto UAI, anche se non è adatta allo scopo), che magari userò per qualche uscita astrofotografica di straforo e in velocità. Ciò per dire che il fine è lo stesso, la tecnica "adattiva" (non all'obiettivo da raggiungere ma a me

)
Non è per fare il romantico, per studio (e tra un po' lavoro) sono costretto a guardare il risultato come fine ultimo e progettare la metodologia per raggiungerlo affinché sia il più efficiente possibile. Forse è per contrasto, che ne so...
PS So che le argomentazioni che ho portato possono sembrare (e sono) abbastanza superficiali, ma tant'è la mia conoscenza. Grazie invece della competenza e completezza delle vostre
