Ciao a tutti!
Ragazzi, che dirvi, siete sempre troppo buoni con me...
Fabfar: in questi giorni sono bello preso... Appena posso ti invio i files relativi solo alle due immagini riprese all'Amiata...
In molti mi hanno chiesto quale metodo adotto per "sommare" insieme tutte queste differenti (in termini di scala) immagini ebbene... Non ho un metodo fisso! Ad ogni modo cercherò di venirne a capo esponendovi il concetto che c'è dietro. Ovviamente parto dalle singole riprese originali e metto insieme i relativi "master frames" per ogni sessione. A questo punto ho varie opzioni: se intendo solamente "sommare" tutti i dati, tendo a preferire come base di partenza una a campo e risoluzione "media" alla quale poi allineo, ed evidentemente riscalo, le altre immagini. Quelle più "piccole" le ingrandisco cercando sempre di non superare il 150% della risoluzione di partenza mentre non mi preoccupo particolarmente per quelle più grandi che riscalo verso il basso. A quel punto decido se farne una media, una mediana, una somma ecc. Questo dipende dal tipo di soggetto e dal risultato che vorrei ottenere. La mia prassi "regolare" non è però questa. Di solito mi apro tutti i fit in Photoshop con Fits Liberator applicando a tutti lo stesso tipo di stretch e cercando il "punto di taglio del nero" per tutti. A questo punto posso iniziare a scegliere quale immagine utilizzerò come "base" ed inizio ad effettuare i primi "ritocchi" facendo una vera e propria elaborazione ma senza spingerla come se dovesse essere "finita". Tendo in questa fase a non esasperare i contrasti e mi tengo ancora parecchio alto con il valore di fondocielo (cerco di non scendere mai sotto i 25-30). Di norma allineo i frames salvandoli da PS come tiff e facendo il tutto in Registar. a quel punto effettuo una elaborazione non troppo spinta per ogniuna delle singole immagini. In queste fasi non faccio mai operazioni di convoluzione (tipo sharpen, hi pass ecc.) se non minimali, quello che possi invece fare sono le prime deconvoluzioni ove possibile. Anche quì però non le "spingo" ma le lascio per così dire a metà. Quando ho un'idea del contenuto di ognuna, allora inizio a decidere quale usare per cosa. Tenete presente che con PS potete anche fare la media/somma delle immagini semplicemente mettendo i layer uno sull'altro in modalità normal e diminuendo via via la percentuale di contributo del layer (per esempio il primo di base è al 100% il secondo al 50%, il terzo al 33% e così via). In questo modo create la media di tutti i frames. Non sempre però è il modo migliore di "utilizzare" i dati di ogni singola immagine, a volte è utile mettere alcune immagini in lighten , altre in screen ecc, creando maschere oppure stabilendo delle soglie a partire dalle quali il layer verrà miscelato con il sottostante, Questo perchè ogni immagine ha i suoi punti di forza e le sue debolezze per così dire. Bisogna un pèò cercare di "filtrare" il meglio perchè contribuisca positivamente al risultato finale. Una volta composto il tutto, finisco l'elaborazoine finalizzando i toni, i colori le convoluzioni e le deconvoluzioni (questa volta spinte e applicando il layer in maniera selettiva utilizzando maschere per evidenziare i particolari che mi interessano). Come vedete non è cosa che si possa "prestabilire" o codificare in un iter lineare e ripetibile, ogni immagine è un minimondo a sè e richiede "cure" specifiche. L'importante è tentare di capire come si può ottenere cosa e, di volta in volta, sperimentare. Il quadro si forma piano piano, questa è la regola base. Mai fare cambiamenti drastici nelle operazioni, arrivare per gradi alla soluzione.
Azz... Un'altro papiro! Vabbè stavolta un po me lo avete chiesto voi
Cercate sempre di mettere in relazione tutte le vostre conoscenze, in maniera organica, poichè sono tutte legate. Non pensate ad una strada "magica" e prefissata nel modo di lavorare. Non cercate di riprodurre l'immagine che avete "in testa", aiutate quella che avete nei dati a venir fuori e, chissà, vedrete cose che nemmeno pensavate esistevano...
Dopo questa considerazione filosofica alla Pazzaglia:
Ciao da JOE!