roberto_coleschi ha scritto:
Il grattacapo di dover centrare perfettamente in un chip minuscolo l'immagine di un evanescente oggetto di profondo cielo. Male che vada, anche con un go-to scarso, riesco sempre ad avere l'immagine della galassia cercata nel campo della 350D, faccio una preview in JPEG, e posso fare tutti gli aggiustamenti che voglio in seguito. Insomma, le dimensioni del sensore fanno pendere drammaticamente l'ago della bilancia a favore del pur rumoroso CMOS delle Canon (o altro..).
Su questo sono pienamente d'accordo con te caro Roberto, infatti è cosa veramente frustrante (almeno per me è stato così) quando, essendo alle prime armi, si perde molto tempo per cercare di acchiappare il soggetto desiderato dentro il sensore!
roberto_coleschi ha scritto:
Finisco: anche con le DSLR bisogna operare le routine di calibrazione necessarie con i sensori CCD, per questo ritengo che la palestra che si fa con la DSLR è sostanzialmente identica a quella che bisogna fare con una CCD, quindi se mai riterrò necessario abbandonare la mia 350D, non sarà certo a favore di una Atik 16ic, ma piuttosto a favore di una delle sorelle maggiori.....
Anche su questo punto non si può non essere d'accordo. L'esperienza si fa, e molta, anche con le digitali. Inoltre nemmeno io passerei dalla 350D alla 16IC.
Per concludere devo ammettere di aver acquistato poche settimane fa una DSRL modificata per pochi euro per provare campi più larghi di quelli che ho con la Starlight MX916. Chiaramente se le finanze me l'avessero permesso mi sarei orientato verso CCD mega e mega pixel, ma così non è stato e mi accontento ugualmente.
Ho consigliato la Atik perché per esperienza personale ho trovato la CCD più "semplice" della DSLR, ma questo oggi che ho un po' di esperienza, effettivamente ripensando agli inizi forse Roberto potrebbe aver ragione.
A presto.
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