Nicola Montecchiari ha scritto:
romulo freire ha scritto:
Cita:
perche' moltiplichi per 3?
Perchè in una curva ci servono 3 punti minimi per poter digitalizzarla.
Dal disegno ho capito ora cosa intendi, anche se il tuo presupposto non e' corretto, e per un motivo molto semplice: per ricreare la forma d'onda bastano 2 soli punti e non 3 e questo vale anche per forme d'onda nello spazio tri-dimensionale. Poi se si vuole, si puo' aumentare la densita' dei punti a piacere e sovracampionare per rendere al meglio la stella, ma non cambia il fatto che con una moltiplicazione per 2 ottieni tutta l'informazione di cui avevi bisogno per ricostruire il fronte d'onda.
Il problema della applicazione stretta della teoria di Nyquist nei CCD è che, nonostante il fatto che sia in 3D, lo "spappolamento" della stella sul CCD non segue una forma sinusoidale come lui proponeva, bensì Gaussiana, e per questo i "peak" possono non essere computati. Come vedi negli esempi sopra, non c'è differenza tra le stelle piccola e grande (immagini 2 e 3). La saturazione dei 4 pixel risulterebbe uguale, e non beccheresti mai la grandezza giusta della stelle, con nessun algoritmo - o deconvoluzione se vuoi- , come se il peak fosse stato tagliato fuori. Invece a 3 almeno il centroid risulta evidente, indipendente come cade sul sensore. E poi giustamente, si può sempre sovracampionare, ma 3 è il minimo.
Che mi porta a metà off-topic: Qualcuno mi spiegheresti come si fa a misurare dei seeing strepitosi quando la maggior parte dei sistemi sono sottocampionati?
Ciao!
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Saluti e c.s.,
Romulo Freire
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http://romastrophoto.altervista.orgGiocattoli: Visac VC200L (1800mm f/9), SN8" (812mm f/4), WO Megrez 72 APO, Gemini G42, Canon350D Mod, SXV-H9, SXV-AO (Lodestar Guiding), MZ-5C.