Lorenzo Comolli ha scritto:
... condividi anche qualche foto della strumentazione.
Lorenzo
Grazie Lorenzo! Non per fare del vittimismo arrivati però ad una certa età e costruirsi da soli un Osservatorio automatizzato è si una grandissima
soddisfazione, ma anche faticoso, sia fisicamente, soprattutto per chi non è abituato a lavori del genere, sia concettualmente.
Non sembra, ma cose da fare, da controllare e da verificare, ce ne sono una enormità!
Per quanto riguarda invece le foto documentative vorrei farne molte, difatti con me porto sempre le fotocamere, ma non riesco mai ad avere il tempo per poterle realizzare!

C'è sempre qualcosa da fare che ruba tempo. Poi scende il buio, sopraggiunge la stanchezza e non vedi l'ora di rientrare. Ora però appena superato l'ostacolo della remotizzazione ne scatterò diverse, sempre se nel frattempo non sopraggiungono imprevisti!
yourockets ha scritto:
guarda, non c'è niente di strano. a me da visualista succede lo stesso... se non osservo per un po' cercare gli oggetti a mano mi diventa più difficile, usare il goto idem,
non parliamo dei cerchi graduati

(che non uso da boh... 10 anni almeno)
gli automatismi si perdono, poi si ritrovano...
Grazie Yourokets! Sei un vero conforto. Purtoppo bisogna ammettere che la vecchiaia, inesorabilmente, toglie la libertà di ricordarci tutto sul momento: è un dato di fatto

Per questo occorre allenarsi continuamente ed esser - soprattutto - giovani > dentro!
Nicola Montecchiari ha scritto:
Ciao vecchio, avanti così, ora ne vogliamo vedere delle belle (e a colori!)
Nicola
Ciao Nik, è sempre un piacere vedere ancora che ti ricordi... quanto sia vecio!
Per il colore, orbene si, sono ritornato come ai vecchissimi tempi dell'analogico: un singolo scatto, un unico risultato! Quelle
menate dell'incredibile moltitudine di scatti (L-RGB; bias per ognuno, dark per ognuno; flat per ognuno) non li ho mai digeriti sino in fondo! Lo dissi a suo tempo, lo ripeto oggi.
Ironia della sorte: oggi che sto per procedere con l'osservatorio, quindi ci sarebbe il tempo per realizzare ogni singolo canale-colore, ri-impiego nuovamente e controtendenza, la reflex. Chi l'avrebbe mai detto?
H-x6 ha scritto:
...
Immagino che sia appagante già solo il fatto di veder tutto funzionante ed operativo
Ciao Corrado, grazie anche a te!
Più che appagante, dovrebbe esser vissuto sulla propria pelle, in quanto è difficile trovare le parole adatte per descrivere quel momento.
H-x6 ha scritto:
Quindi mi chiedo, la tua è una supposizione o hai potuto davvero appurare che il ribaltamento dello specchio ti crea effettivamente problemi, nonostante le solidissime strumentazioni in uso?
Non ho la matematica certezza, sono andato per esclusioni. Però credo sia difficile che possa esser stato altro. Ti spiego i ragionamenti.
In parallelo, proprio durante quella serie di scatti, era montato anche il piccolo Pentax SDUF II F=400mm f/4, il quale, in buona sincronia con gli scatti della DSRL, aveva montato sul primo fuoco il ccd SBIG ST-10.
Una volta visionati tutti i frame ottenuti con il ccd, nessuno è risultato "schizzato", cosa che invece - stranamente - è successo su tutti i frame dell'accoppiata: DSRL Nikon d810a + Nikon 500mm f/4.
Scrivo "stranamente" perchè a rigor di logica anche i frame della SBIG sarebbero dovuti essere anch'essi, seppur in minima parte, mossi e quindi essere stati influenzati dall'azione dello specchietto della reflex. Invece non è stato così. Qui sotto per maggiore comprensione ho allegato due crop presi a caso nelle rispettive immagini, facenti parte delle due diverse sequenza ottenute con la Nikon e con la SBIG a pixel real.
Allegato:
Crop-frame-Nikon.jpg [ 114.47 KiB | Osservato 454 volte ]
Allegato:
Crop-Sbig-Pentax.jpg [ 123.93 KiB | Osservato 454 volte ]
Il fatto che sui frame del Pentax non si veda il mosso probabilmente potrebbe aver influito la differente scala immagine dei due setup, pari a circa di 1,5"/pixel, e che il mosso sia stato inghiottito dalle centriche delle stelle più luminose.
Di fatto c'è poi da considerare che lo spostamento dello specchietto della Nikon full-frame genera una discreta vibrazione, per questo nel menù è prevista l'opzione di anticipare lo scatto meccanico da quello elettronico, senz'altro una vibrazione assai più evidente delle normali fotocamere formato APS.
Altra considerazione che depone a vantaggio dell'azione dello specchietto della reflex sono le tracce mosse che si evidenziano soltanto sulle stelle più luminose, mentre su quelle più deboli non appare. Se ne deduce che dovrebbe essere stato uno spostamento veloce e non lento.
Infine potrebbe essere stato anche un leggero shift del 500mm durante le pose, il che spiegherebbe il mosso della Nikon e non quello del Pentax.
Pentax sul quale poi l'ST-10 con il suo secondo sensore autoguidava.
Il grosso teleobiettivo Nikon è ancorato con 4 punti di trattenuta, e in tutta sincerità, mi viene difficile pensare che abbia slittato nel corso delle pose.
A questo punto però le strisciate si sarebbero dovute formare anche sulle stelle più deboli.
Sappiamo tutti bene però che in astrofotografia tutto è possibile!
In ogni caso non escludo a priori che possa esserci stata un'altra o più cause anche combinate tra loro.
Spontaneo, come d'altronde anche tu suggerisci, domandarsi infine come mai le vibrazioni causate dal ribaltamento dello specchietto della Nikon non siano state assorbite da tutto il sistema: montatura + colonna. Me lo sono chiesto anch'io. Eppure a "vista" l'intera struttura è massiccia e molto pesante. Nelle precedenti prove condotte dando dei bei colpetti agli strumenti non si era mai mostrata alcuna vibrazione, anzi del tutto immobili!
L'Osservatorio è appena nato e ci sono tante nuove variabili da controllare e da gestire delle quali al momento non ho quell'esperienza pratica necessaria per capire come risponde l'intero setup, una cosa è certa: occorrerà fare molta pratica. E' stata la primissima serie di scatti al cielo; vediamo se in seguito continueranno a formarsi questi frame... schizzati!
Cari saluti a tutti,
Danilo Pivato