La cosa è semplice ed uguale tra gli obbiettivi ed i telescopi, che sono sempre degli obbietivi. La serie 1.4 - 2 - 2.8 - 4 - 5.6 - 8 - 11 - 16 - 32 dei numeri che sono riportati sulla scala dei diaframmi sono il rapporto f tra la focale ed il diametro del diaframma, che è uguale al diametro dell'obbiettivo se questo è a tutta apertura (come è sempre per il telescopio). La successione è scelta in modo che tra due numeri adiacenti ci sia un'area doppia (o metà a seconda del verso in cui la si considera) della pupilla del diaframma, in questo modo tra uno stop e l'altro passa il doppio o la metà della luce. Se un obbiettivo ha diametro 24mm ed ha focale 100mm a tutta apertura ha f=4. se si mette un duplicatore (o una barlow 2x) la focale diventa 200mm e quindi 200/25=8, diventa f=8, ossia di due stop meno luminoso, ossia raccoglie la metà della metà (1/4) della luce. E' solo una questione geometrica.
_________________ “Ciò che non ha termine non ha figura alcuna” Leonardo da Vinci
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