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Autore Messaggio
MessaggioInviato: mercoledì 15 agosto 2012, 8:56 
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Iscritto il: martedì 22 maggio 2007, 22:37
Messaggi: 2914
Località: Valeggio sul Mincio VR
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Ciao, sei riuscito allora ad integrare anche con l'OIII, il risultato è senza dubbio appagante. Il fondo cielo leggermente allto permette di fare apprezzare tutte le deboli propaggini che sei riuscito a registrare. Se riesci a contenere un po' 52cyg sarà perfetta.
In merito al discorso della mappatura, come già detto il classico hubble palette prevede le indicazioni che ha già illustrato Renard. Però c'è da dire che spesso da siti fortemente deturpati dall'IL lavorare con i classici filtri RGB diventa un'impresa a causa dei gradienti, ed usare un Ha+OIII con un canale verde sintetico, permette di creare un'immagine con colori simili ad un classico RGB in minore tempo e con dei frame puliti dai gradienti, spingendo con i tempi di integrazione.
E' un compromesso, ma in alcune circostanze è una scelta obbligata

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saluti, Andrea

http://bricioledicielo.blogspot.com/


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MessaggioInviato: giovedì 16 agosto 2012, 8:24 
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Iscritto il: domenica 29 marzo 2009, 7:14
Messaggi: 186
Concordo sul fatto che con una ripresa a banda stretta sia praticamente impossibile riprodurre i colori naturali di una RGB. E concordo anche sul fatto che ognuno può scegliere la mappatura che preferisce per elaborare la sua immagine. Anzi, a volte la sperimentazione porta a risultati interessanti. Non ultimo il fatto che per noi astofili, spesso quello che conta è probabilmente più un compromesso tra il profilo estetico e quello descrittivo-scientifico.

Vorrei però, fare una divagazione e riportare l'attenzione sulla mappatura cosiddetta "Hubble Palette". La mappatura a falsi colori di un'immagine ottenuta con la composizione di più immagini a banda stretta, da un punto di vista scientifico, ha lo scopo di evidenziarne e diversificarne i dettagli in modo da consentire la "mappatura" dei diversi componenti presenti nel soggetto, per ciascuno dei quali si è ottenuta un'immagine con un filtro a banda spettrale molto ridotta. Mappatura proprio nel senso di realizzarne una mappa. Ovviamente più queste differenze saranno evidenti migliore sarà la capacità di "mappatura".
L'Hubble Palette è una mappatura a tre colori per immagini nelle quali l'obiettivo era di evidenziare la presenza di tre elementi nel loro stato ionizzato: idrogeno, ossigeno e zolfo. Questa specifica mappatura, ha la caratteristica di assegnare a ciascuna delle tre immagini a banda stretta Ha-OIII-SII, rispettivamente i colori Verde-Blu-Rosso. Non conosco le motivazioni degli scienziati NASA che hanno portato all'assegnazione di questi tre colori, tuttavia da un punto di vista della teoria della percezione del colore ha molto senso. Per spiegare meglio, faccio l'esempio dello spazio dei colori CIE1931 (per chi non lo conoscesse si può cercarlo in Wikipedia: http://en.wikipedia.org/wiki/CIE_1931_color_space). Mi scuso in anticipo per la mia approssimazione, ma per farla semplice e per chi non conoscesse bene questa rappresentazione, in questo piano dei colori CIE1931, ogni punto rappresenta un tipo di colore e inoltre, se disponiamo di due o più sorgenti di luce ciascuna caratterizzata da un suo proprio colore, questa rappresentazione ci permette di trovare tutti i colori che riusciremmo ad ottenere combinando insieme queste sorgenti. In pratica ad ogni sorgente si associa un punto in questo piano e si tracciano delle rette che congiungono questi punti. Il poligono che si ottiene delimita nel suo interno tutta la varietà cromatica che la combinazione di queste sorgenti permette di ottenere.
In realtà la teoria è molto più complicata e il solo spazio CIE1931 non è sufficiente a spiegare tutto, però è adatto per questa prima approssimazione.

E' chiaro che più ampio è questo poligono più ampia sarà la varietà cromatica che riusciremo ad ottenere.

Prendiamo il caso di una immagine narrow Ha-OIII-SII. Per comporre la mappatura, assegnamo ad ognuna delle tre immagini a banda stretta un colore sul monitor, quindi ciascuna di queste tre immagini può essere rappresentata nello spazio CIE1931 con un punto ben preciso. La mappatura Hubble, prevede che all'OIII sia assegnato un blu, all'Ha un verde e all'SII un rosso. Se ci fate caso, a questa mappatura corrisponde un triangolo molto esteso nello spazio CIE1931. Questo significa che con questa mappatura la varietà cromatica che posso raggiungere è molto ampia. Ad esempio, se assegnassi un blu all'OIII, un giallo all'Ha e un rosso all'SII, otterrei un triangolo meno esteso.
Avere una mappatura che consente una varietà cromatica molto ampia assicura quindi un'ottima percezione dei dettagli. Ad esempio se ci sono zone del soggetto dove sono presenti contemporaneamente ossigeno, idrogeno e zolfo, le sfumature che si ottengono con la mappatura Hubble Palette sono sovente quelle migliori per metterne in evidenza la miscelazione perché offrono un ottimo contrasto cromatico e sfumature (colori non saturi) con gamma cromatica molto estesa.

Tutto questo non vuol dire che altre mappature non siano sfruttabili e non vuol neanche dire che si debba per forza seguire la NASA...Ad esempio per una parte dei mio lavoro professionale in microscopia, le mappature che uso sono molto diverse da quelle della NASA...La mia era solo una precisazione per evidenziare come la scelta dell'Hubble Palette consenta una ottima mappatura a falsi colori.

Spero di non aver annoiato nessuno e Cieli Sereni a tutti.

Marco


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MessaggioInviato: giovedì 16 agosto 2012, 8:38 
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Iscritto il: martedì 22 maggio 2007, 22:37
Messaggi: 2914
Località: Valeggio sul Mincio VR
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Marco nessuna noia, anzi spiegazione assai chiara ed interessante! Mille grazie per le delucidazioni

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saluti, Andrea

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MessaggioInviato: giovedì 16 agosto 2012, 9:29 
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Iscritto il: domenica 23 aprile 2006, 22:02
Messaggi: 7738
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Ciao Marco, ho trovato il tuo intervento molto interessante, consentimi però di intervenire su alcuni punti.

marco_angy ha scritto:
La mappatura a falsi colori di un'immagine ottenuta con la composizione di più immagini a banda stretta, da un punto di vista scientifico, ha lo scopo di evidenziarne e diversificarne i dettagli in modo da consentire la "mappatura" dei diversi componenti presenti nel soggetto, per ciascuno dei quali si è ottenuta un'immagine con un filtro a banda spettrale molto ridotta. Mappatura proprio nel senso di realizzarne una mappa.
Nell'ambito di cui stiamo discutendo la mappatura non ha nulla a che vedere con la mappa intesa come cartina geografica, ma si intende la mappatura in senso matematico, ovvero la corrispondenza biunivoca tra elementi. Forse sarebbe stato meglio, per la comprensione di chi come me non ha grandi competenze, chiamarla semplicemente "assegnazione". Molto semplicemente la mappatura descrive a quale canale in uscita (e i canali in uscita in un sistema addittivo possono essere solo rosso, verde o blu) vengono assegnati i dati monocromatici di una certa ripresa. In una comune ripresa RGB solitamente l'assegnazione è corrispondente (R su R, G su G e B su B) e fin qui nulla di strano, ma in una ripresa a banda stretta Sii Ha Oiii siccome non vi è una corrispondenza diretta non c'è neppure una strada oggettivamente corretta. La cosiddetta Hubble palette dispone le tre riprese in ordine decrescente di lunghezza d'onda ignorando l'aspetto che la loro luce avrebbe si visualizzata da un occhio umano e quindi assegna Sii al rosso, Ha al verde e Oiii al blu. Se si volesse viceversa rispettare la percezione umana dei colori bisognerebbe assegnare tanto Sii quanto Ha al rosso, mentre Oiii andrebbe assegnato sia al verde che al blu. In questo secondo caso ci si renderebbe ben presto conto che riprendere l'Sii sarebbe praticamente inutile in quanto il modesto segnale di questa banda non andrebbe quasi a modificare l'Ha e che quindi si può ottenere un risultato praticamente identico solo con due serie di riprese (Ha ed Oiii).

marco_angy ha scritto:
Non conosco le motivazioni degli scienziati NASA che hanno portato all'assegnazione di questi tre colori, tuttavia da un punto di vista della teoria della percezione del colore ha molto senso. Per spiegare meglio, faccio l'esempio dello spazio dei colori CIE1931 (per chi non lo conoscesse si può cercarlo in Wikipedia: http://en.wikipedia.org/wiki/CIE_1931_color_space). Mi scuso in anticipo per la mia approssimazione, ma per farla semplice e per chi non conoscesse bene questa rappresentazione, in questo piano dei colori CIE1931, ogni punto rappresenta un tipo di colore e inoltre, se disponiamo di due o più sorgenti di luce ciascuna caratterizzata da un suo proprio colore, questa rappresentazione ci permette di trovare tutti i colori che riusciremmo ad ottenere combinando insieme queste sorgenti. In pratica ad ogni sorgente si associa un punto in questo piano e si tracciano delle rette che congiungono questi punti. Il poligono che si ottiene delimita nel suo interno tutta la varietà cromatica che la combinazione di queste sorgenti permette di ottenere.
Lo spazio colore CIE1931 come anche gli altri metodi matematici per descrivere i colori percepiti dall'occhio umano non prescinde dal fatto che l'emissione del monitor che ho davanzi, e che mi mostra le immagini di cui stiamo parlando, avviene solo con tre colori, rosso, verde e blu.


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MessaggioInviato: venerdì 17 agosto 2012, 9:17 
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Grazie mille per gli interessanti spunti, ne è venuta fuori una discussione molto interessante.

E' stata la mia prima ripresa a colori in banda stretta, ed è nata per fare pratica anche perchè sotto il mio cielo cittadino non è fattibile la ripresa classica rgb.

Per questo ho mappato l'Ha come rosso, l'OIII come verde (come ho letto nel bel libro di fotografia astronomica di Lorenzo), e Ha+OIII nel blu, visto che non ho il filtro SII (pare che i filtri Astronomik siano rari ora!).

In giornata cercherò di inserire un pò di immagini in differenti combinazioni con la speranza di arricchire ulteriormente la discussione :D


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MessaggioInviato: venerdì 17 agosto 2012, 12:00 
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Messaggi: 6347
Ho realizzato altre versioni:

Allegato:
tricromia2 HA-HA+OIII-OIII.jpg
tricromia2 HA-HA+OIII-OIII.jpg [ 274.56 KiB | Osservato 820 volte ]


Allegato:
tricromia 3 HA+OIII-HA-OIII.jpg
tricromia 3 HA+OIII-HA-OIII.jpg [ 246.2 KiB | Osservato 820 volte ]


Allegato:
tricromia 4 HA+OIII+OIII.jpg
tricromia 4 HA+OIII+OIII.jpg [ 255.2 KiB | Osservato 820 volte ]


Allegato:
LRGB 4 HA-HA+OIII-HA-OIII.jpg
LRGB 4 HA-HA+OIII-HA-OIII.jpg [ 262.75 KiB | Osservato 820 volte ]


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MessaggioInviato: venerdì 17 agosto 2012, 13:31 
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Leggendo i vari interventi, mi sembra che sull'argomento narrow band ci sia da chiarire qualche punto che forse a molti sfugge, provo a esprimere qualche concetto sperando di non perdermi nei tecnicismi.
Il punto fondamentale da capire è che il narrow band non è un rgb ripreso in banda stretta e di conseguenza si prefigge uno scopo completamente diverso da quello che perseguiamo facendo una rgb.
Facendo una rgb sfruttiamo 3 filtri selettivi (a banda larga) che ci permettono, unendo 3 immagini monocromatiche, di riprodurre il più realisticamente possibile i colori che vedremmo se fossimo in grado di osservare a occhio nudo il soggetto che stiamo riprendendo. Cioè andiamo a riprodurre i colori che mostra un determinato corpo celeste indipendentemente dalla composizione dello stesso.
Se invece riprendiamo utilizzando filtri H-alfa, OIII, SII, il nostro scopo non è più riprendere 3 colori, ma riprendere 3 elementi (gas) che compongono l'oggetto in questione, da qui si capisce (ma questo lo sanno tutti) che non tutti i soggetti possono essere ripresi con questa tecnica, normalmente di parla solo di nebulose a emissione e planetarie, anche se non è detto che sempre su questo tipo di oggetti tutti i 3 elementi siano presenti in misura tale da rendere profiqua la nostra ripresa.
Quindi, dopo aver ripreso i 3 diversi elementi, che dovrebbero rappresentare la parte preponderante dell'oggetto che ho scelto, ho la necessità di rendere evidente nell'immagine finale la diversità di composizione dell'oggetto prescelto attribuendo, arbitrariamente, ad ognuno di questi elementi una diverso colore, la cosiddetta mappatura. Marco Angy nel suo intervento, ha ben spiegato i vantaggi della mappatura nota come Hubble Palette e cioè il fatto che è quella che va a coprire la più ampia varietà cromatica e poco importa se poi i colori saranno molto distanti dalla realtà, lo scopo non è quello di avere un'immagine reale, ma di avere un'immagine dove ognuno dei tre elementi sia ben visibile grazie alla diversificazione dei colori e se nel fare questo, riusciamo a ottenere un'immagine gradevole alla vista, tanto di guadagnato.
Detto questo, so benissimo che la maggior parte di quelli che si avvicinano al narrow band lo fanno per necessità, come riprendere la luoghi ad alto tasso di inquinamento luminoso, con la luna piena etc., ma rimane comunque il fatto che il cercare di ottenere una simil rgb riprendendo a banda stretta non è lo scopo del narrow band, poi ognuno è libero di fare quello che vuole, simulare una rgb usando Ha e OIII o miscelare i canali come meglio crede, l'importante che ognuno sia appagato dal lavoro che fa.
Roberto

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Roberto Volpi
Mi piace il lavoro, mi affascina. Potrei stare per ore seduto ad osservarlo...(Jerome Klapka Jerome)

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MessaggioInviato: venerdì 17 agosto 2012, 13:55 
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Iscritto il: domenica 23 aprile 2006, 22:02
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Tipo di Astrofilo: Fotografo
renard ha scritto:
Se invece riprendiamo utilizzando filtri H-alfa, OIII, SII, il nostro scopo non è più riprendere 3 colori, ma riprendere 3 elementi (gas) che compongono l'oggetto in questione, da qui si capisce (ma questo lo sanno tutti) che non tutti i soggetti possono essere ripresi con questa tecnica, normalmente di parla solo di nebulose a emissione e planetarie, anche se non è detto che sempre su questo tipo di oggetti tutti i 3 elementi siano presenti in misura tale da rendere profiqua la nostra ripresa.
Detta così sembra un'accurata analisi sulla distribuzione di questi elementi, salvo poi che in fase elaborativa vengono totalmente stravolti i reali pesi di questi contributi sia con trasformazioni lineari che non lineari ed a volte persino arbitrarie e quindi l'immagine perde ogni utilità scientifica diventando solo bella.

renard ha scritto:
Marco Angy nel suo intervento, ha ben spiegato i vantaggi della mappatura nota come Hubble Palette e cioè il fatto che è quella che va a coprire la più ampia varietà cromatica e poco importa se poi i colori saranno molto distanti dalla realtà, lo scopo non è quello di avere un'immagine reale, ma di avere un'immagine dove ognuno dei tre elementi sia ben visibile grazie alla diversificazione dei colori e se nel fare questo, riusciamo a ottenere un'immagine gradevole alla vista, tanto di guadagnato.
In realtà la spiegazione di Marco spiega solo perché sia meglio assegnare le tre riprese ai tre colori primari, non perché sia meglio assegnare Sii al rosso, Ha al verde e Oiii al blu. E comunque qui si sta parlando di una ripresa effettuata solo con due filtri.

renard ha scritto:
...rimane comunque il fatto che il cercare di ottenere una simil rgb riprendendo a banda stretta non è lo scopo del narrow band, poi ognuno è libero di fare quello che vuole...
Che tradotto significherebbe "ognuno può fare quello che vuole, ma le riprese in banda stretta GIUSTE sono solo quelle che facciamo noi"? Beh, può darsi, ma non è stato ancora dimostrato.


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MessaggioInviato: venerdì 17 agosto 2012, 14:26 
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Cita:
Detta così sembra un'accurata analisi sulla distribuzione di questi elementi, salvo poi che in fase elaborativa vengono totalmente stravolti i reali pesi di questi contributi sia con trasformazioni lineari che non lineari ed a volte persino arbitrarie e quindi l'immagine perde ogni utilità scientifica diventando solo bella.


Questo è vero solo in parte, nel senso che il segnale raccolto ad esempio in SII potrai stretcharlo di più o di meno, ma non puoi aggiungere quello che non c'è, quindi potrai renderlo più o meno intenso od evidente, ma non potrai ingrandirlo a discapito di uno degli altri elementi.
Cita:
In realtà la spiegazione di Marco spiega solo perché sia meglio assegnare le tre riprese ai tre colori primari, non perché sia meglio assegnare Sii al rosso, Ha al verde e Oiii al blu. E comunque qui si sta parlando di una ripresa effettuata solo con due filtri.


a me sembra che qui spieghi anche perchè è preferibile quella mappatura
Cita:
La mappatura Hubble, prevede che all'OIII sia assegnato un blu, all'Ha un verde e all'SII un rosso. Se ci fate caso, a questa mappatura corrisponde un triangolo molto esteso nello spazio CIE1931. Questo significa che con questa mappatura la varietà cromatica che posso raggiungere è molto ampia. Ad esempio, se assegnassi un blu all'OIII, un giallo all'Ha e un rosso all'SII, otterrei un triangolo meno esteso.
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Cita:
Che tradotto significherebbe "ognuno può fare quello che vuole, ma le riprese in banda stretta GIUSTE sono solo quelle che facciamo noi"? Beh, può darsi, ma non è stato ancora dimostrato.

Beh Ivaldo che il narrow si prefigga lo scopo di evidenziare, anche a livello cromatico, dettagli non evidenziabili con una rgb, credo che sia un dato di fatto, ma visto che quello che facciamo , in genere non ricerca nessuna valenza scientifica, ma si ricerca l'estetica, ognuno è libero di interpretare la cosa come meglio crede. Le stelle non hanno gli spikes, però io ho messo i fili davanti al rifrattore perchè mi piacciono.
Roberto

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MessaggioInviato: venerdì 17 agosto 2012, 15:52 
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Dimenticavo di dire che il mio è un discorso in generale e non mi riferisco all'immagine in questione, come ho già detto dopo l'intervento di Lebo, se uno il filtro SII non ce l'ha o se comunque non l'ha usato per la ripresa, non ci sono molte alternative all'elaborazione che ha fatto Guido.

Delle nuove versioni, sintetizzare il verde o il blu con Ha e OIII mi sembra che dia riultati simili, lascerei perdere le altre due mappature.


Faccio anche una domanda a Guido, secondo te era indispensabile un'integrazione così lunga?
Roberto

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