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 Oggetto del messaggio: Re: Condensa e appannamento CCD 383L+
MessaggioInviato: lunedì 23 gennaio 2012, 18:09 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
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Quando si tolgono le pastiglie di essiccante dal forno si possono mettere in un piccolo vasetto di vetro Bormioli. Anzi, si possono mettere nel vasetto senza tappo direttamente nel forno. Quando si toglie il vasetto conviene farlo raffreddare appena un pochino prima di metterci il tappo perchè la guarnizione che c'è dentro non regge più di 100°C e a 150° potrebbe fondere.

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 Oggetto del messaggio: Re: Condensa e appannamento CCD 383L+
MessaggioInviato: lunedì 23 gennaio 2012, 18:15 
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Iscritto il: giovedì 28 febbraio 2008, 19:46
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Fulvio Mete ha scritto:
Ciao, Fabio:
In genere quando tolgo dal forno il dessiccante della mia camera (Sbig ST8), metto il tubetto a raffreddare in una scatola chiusa ermeticamente per circa 1 ora, e poi lo metto subito nel vano apposito per fare in modo che assorba l'umidità esistente, e lo lascio per circa 24 ore prima di usare la camera.L'aria compressa sinceramente non mi convince, la Sbig infatti non ne fa parola.Non so se tale procedura è particolare dell'Atik,ma sinceramente ho le tue stesse perplessità.


Ma l'aria nella scatola ermetica contiene comunque umidità....forse dentro hai messo sali?...si Fulvio, io l'aria compressa non ce la sparerei....

fabio_bocci ha scritto:
Quando si tolgono le pastiglie di essiccante dal forno si possono mettere in un piccolo vasetto di vetro Bormioli. Anzi, si possono mettere nel vasetto senza tappo direttamente nel forno. Quando si toglie il vasetto conviene farlo raffreddare appena un pochino prima di metterci il tappo perchè la guarnizione che c'è dentro non regge più di 100°C e a 150° potrebbe fondere.


Fabio, ma se il barattolo è aperto stesso discorso dell'umidità atmosferica?

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Ultima modifica di Simone Martina il lunedì 15 ottobre 2012, 18:04, modificato 1 volta in totale.
Chiudete bene i QUOTE, per favore


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 Oggetto del messaggio: Re: Condensa e appannamento CCD 383L+
MessaggioInviato: lunedì 23 gennaio 2012, 18:26 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
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Si, ma le pastiglie si possono mettere nel forno nel barattolo a 150°, è chiaro che deve essere aperto, altrimenti l'umidità non va via. Poi dopo 3 ore lo si toglie e si chiude quando è ancora abbastanza caldo. In queste condizioni non riprende umidità. Poi quando è freddo lo si rimette nella macchina. L'essiccante è lento ad assorbire l'umidità e in pochi secondi non ne assorbe.

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 Oggetto del messaggio: Re: Condensa e appannamento CCD 383L+
MessaggioInviato: lunedì 23 gennaio 2012, 18:36 
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Iscritto il: giovedì 28 febbraio 2008, 19:46
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fabio_bocci ha scritto:
Si, ma le pastiglie si possono mettere nel forno nel barattolo a 150°, è chiaro che deve essere aperto, altrimenti l'umidità non va via. Poi dopo 3 ore lo si toglie e si chiude quando è ancora abbastanza caldo. In queste condizioni non riprende umidità. Poi quando è freddo lo si rimette nella macchina. L'essiccante è lento ad assorbire l'umidità e in pochi secondi non ne assorbe.


se è lento bene, non ne asssorbe. E quanto ti durano le pastiglie?

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 Oggetto del messaggio: Re: Condensa e appannamento CCD 383L+
MessaggioInviato: lunedì 23 gennaio 2012, 18:48 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Io le, anzi l'ho rigenerata solo una volta. Nell'Atik 16IC ce ne è una sola. Nella 383L+ non l'ho rigenerata mai, ma forse ce ne sarà bisogno presto... Comunque se non ci sono aperture o difetti nella fotocamera la durata dell'essiccante dovrebbe essere lunga, anche più di un anno.

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 Oggetto del messaggio: Re: Condensa e appannamento CCD 383L+
MessaggioInviato: lunedì 23 gennaio 2012, 19:15 
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Iscritto il: martedì 13 gennaio 2009, 20:22
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Ciao a tutti,

allora vi dico come ho fatto io oggi :)

La camera è stata tutto il giorno in una frigoverre con 10 bustine belle grandi di silicagel appena comprato, col tappino delle pastiglie aperto e col coperchio della frigoverre chiuso.

Nel pomeriggio di oggi le pastiglie sono state in forno per 3 ore a 150°.

Quando le ho tolte dal forno sono andate subito in un'altra frigoverre con al centro un piattino e intorno altre 3 bustine di silicagel.

Stasera quando erano raffreddate le ho messe nella CCD.

Non ho apettato molto, praticamente 1 ora e l'ho provata.

Già un miglioramento c'è stato in quanto ho fatto prima un warmup di una quindicina di minuti (consiglio di Giuliano di Tecnosky) dopo 5 minuti ho iniziato a portare il sensore a 0° e a passi di 5 gradi sono arrivato fino a -15°

Ogni passo ho fatto dei flat per vedere se il ghiaccio compariva e fino a -10° non c'era.

A -15° compariva solo un pochino su un lato, ma poca cosa.

Allora ho provato a -20° e poi a -25°, a -25 la macchia sul lato è solo leggermente aumentata, mentre ieri sera sembrava una pista da pattinaggio fino al centro.

Adesso stasera faccio qualche ripresa e vediamo, ma da quanto mi pare di avere capito, le pastiglie anche se rigenerate, hanno bisogno comunque di uno o due giorni per assorbire l'umidità.

Quindi aspettiamo e vediamo come va.

Vi faccio sapere e comunque sempre grazie per gli aiuti.

Un saluto

Emilio

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 Oggetto del messaggio: Re: Condensa e appannamento CCD 383L+
MessaggioInviato: sabato 11 agosto 2012, 7:30 
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Iscritto il: domenica 13 agosto 2006, 20:35
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Suggerimento: prendete un baratollo ermetico, inserite gli sacchettini essicantanti che avete in casa a sua volta essicati. Cosi faccendo otterete un ambiente idoneo dove raffreddare e conservare le pastiglie deumidificanti della vostra ccd.

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 Oggetto del messaggio: Re: Condensa e appannamento CCD 383L+
MessaggioInviato: sabato 11 agosto 2012, 11:10 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
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Confermo che le pastiglie essiccanti una volta rigenerate, hanno bisogno di un certo tempo per assorbire l'umidità dall'interno della cavità del sensore, quindi almeno un giorno bisogna aspettare per vederne l'effetto completo.
Sul discorso di riporle assieme ad un altro essiccante non è detto che sia una buona idea. Perchè bisogna vedere quali dei due essiccanti ha la tensione di vapore più bassa, altrimenti l'umidità potrebbe passare dal gel di silice alla pastiglia essiccante, se questa avesse una tensione di vapore più bassa e fare il contrario, la pastiglia si carica dell'umidità del gel di silice e non viceversa. Quindi il gel di silice potrebbe non essere idoneo. Ci vorrebbe l'anidride fosforica come essiccante, ma il suo uso è difficoltoso perchè diventa deliquescente formando acido fosforico, che è aggressivo, quindi il suo uso è difficile al di fuori di un laboratorio chimico. Le pastiglie essiccanti credo che siano fatte con i cosiddetti setacci molecolari.

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 Oggetto del messaggio: Re: Condensa e appannamento CCD 383L+
MessaggioInviato: sabato 11 agosto 2012, 16:56 
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Iscritto il: giovedì 28 febbraio 2008, 19:46
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Fabio, per mantenerle poi anidre potremmo tenerle in atmosfera di Argon disidratato in colonna di acido solforico :D
Debbo dire che la soluzione scelta dall Atik non è il massimo e mi ha fatto perdere pose e tempo

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 Oggetto del messaggio: Re: Condensa e appannamento CCD 383L+
MessaggioInviato: domenica 12 agosto 2012, 8:56 
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La soluzione scelta dall'Atik è quella di vendere le pastiglie essiccanti in piccole bustine sigillate, che se non si aprono mantengono per molto tempo attivo l'essiccante. A corredo della 383L+ ce ne è una di ricambio. Se poi si possono rigenerare è un plus, è prevista la sostituzione. Tutte le fotocamere che impiegano essiccanti usano lo stesso sistema, di avere una pastriglia essiccante all'interno della camera del sensore. Casomai si può criticare la scelta dell'Atik con la fotocamera 16IC, che ha una pastiglia essiccante, cosa nemmeno documentata, posta all'interno della fotocamera, per accedere alla quale si deve smontare la fotocamera dalla parte dell'elettronica. Non certo per la 383L+ che ha l'essiccante in uno sportellino a vite ben visibile ed accessibile all'esterno della camera.

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