Certo Leo, io con la DSLR una foto come la tua manco me la sogno (anche perché non ho un “manico” come il tuo

), ma bisogna dire anche che ha richiesto ben 7,5 ore solo di esposizione!! Ora, a parte lo stress iniziale del CCD dovuto all’apprendimento, e all’ottimizzazione del setup (distanziatori per non far vignettare con riduttori di focale, problemi di tenuta del focheggiatore ecc.) che una volta risolti non hai più problemi, resta il fatto che in una notte una foto completa non riesci a fare. Aggiungici poi che devi magari rifocheggiare per ogni filtro colore perché non sono perfettamente parafocali, riprendere flat separati, e la seconda notte dover orientare e centrare perfettamente il campo inquadrato la notte precedente (magari a distanza di settimane) e il tempo dedicato alla ripresa effettiva si accorcia notevolmente. Diverso è il discorso per chi ha la fortuna di avere un osservatorio fisso già montato e non è un itinerante come me. Alla fine secondo me la domanda è che cosa vogliamo ottenere: se optiamo per poche foto ma di altissima qualità la risposta è CCD, diversamente ne vogliamo tante anche se non al top della qualità (salvo qualche eccezione come questa iris) e senza tante complicazioni conviene la DSLR (opinione personale..)
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foto: Canon 40D Central DS
ottiche: RC GSO 8", Televue 102, triplet apo Tecnosky 80mm
montature: Vixen Sphinx, Takahashi EM 200 Temma 2M
autoguida: Skywatcher 70/500 - Magzero 5M - Phd Guiding
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