AlessandroMaggi ha scritto:
Carissimo Diego, l’elenco di cui parli è quello del tuo sito? Se così è l’ho scorso un paio di volte. Se vuoi riprendere il discorso io sono “assai” disponibile anche perché PN e SNR costituiscono i miei interessi principali. Tra l’altro questi oggetti, se analizzati in modo critico, forniscono degli spunti di riflessione e di ricerca. Pian piano ho trovato studi che confermavano le evidenze morfologiche che mi spiegavo come materia compressa (sia ionizzata che no); un altro aspetto che mi ha colpito è talora l’associazione tra PN e SNR (es NGG40 e CTA1 o il campo con la VdB 152): hanno correlazioni dirette i due fenomeni o sono solo prospettici? La prima coppia, con le approssimazioni del caso, farebbero propendere per la seconda ipotesi tuttavia mi piacerebbe approfondire la questione
Un cordiale saluto a tutti (thanks!)
Alessandro
Ok allora sarò ben felice d'integrare queste tue straordinarie riprese nel mio lavoro di analisi sulle planetarie giganti. Saranno un ottimo esempio di riprese amatoriali!
Spero che l'autorizzazione valga anche per l'integrazione di queste tue riprese nel sito PNebulae!
Riguardo alla questione sovrapposizione di PN-SNR, non si tratta di coincidenze prospettiche, può capitare infatti che i resti gassosi di una SNR transitino vicino ad una planetaria in itinere. La forte radiazione ionizzante del nucleo della planetaria può ulteriormente ionizzare i gas della SNR. Questo è il caso di NGC 40 che a suo tempo studiai.
Una caratteristica importante delle planetarie giganti è che hanno densità bassisime, questo le rende soggette all'interazione del mezzo interstellare. Tale interazione si manifesta con attrito meccanico, e ciò dipende dalla velocità del moto proprio della planetaria attraverso il mezzo interstellare e dalla velocità relativa del mezzo interestellare (e quindi la risultante fra le due). Interessante a riguardo è vedere in che modo avviene la deformazione e la conseguente reazione chimico-fisica al variare della latitudine galattica.
Altro aspetto è l'influenza che può avere il campo magnetico galattico su questi oggetti. Qui la questione è molto complessa e gli studi non sono giunti a risultati precisi. Cmq molte planetarie giganti mostrano chiare interazioni anche con il campo magnetico galattico.
In questa classe di oggetti è molto importante lo studio dell'intensità dell'[NII] in rapporto con l'intensità locale dell'Halpha perchè è qui che si gioca la partita per poter determinare l'intensità effettiva dell'interazione con il mezzo interstellare. Peccato che in commercio non si trovano filtri [NII] per astrofili (sarebbero importantissimi, cmq ho una mezza idea di come fare ad estrapolare l'informazione di [NII] dalle immagini amatoriali)!
Qui mi fermo...sennò chissà dove arrivo...
