geppe ha scritto:
sicuramente il foglio di alluminio, per certi versi, andrebbe alla grande; ma la superficie è tanta e non sò come resisterebbe al sole, alla pioggia, alla grandine ed alla neve.
Un rotolo da cucina è pari a circa 9mq e costa pochi euro, poi bisogna incollarlo. Non è una soluzione bellissima nè professionale ma funziona sicuramente (vedi:
http://www.webalice.it/ugerco/totem/tes ... rigida.htm)
Cita:
Quanto al Bigourdan, sinceramente credo che sia difficile farlo abbastanza bene in dieci minuti. Velocizzo ogni operazione: trovo una stella vicino al meridiano, in prossimità dell'equatore celeste, inizio a controllare la deriva. Se voglio fare riprese di 30 minuti devo aspettare, quindi, 30 minuti. Dopo 20 vedo che la stella si è spostata di 2 pixel; faccio la correzione e riparto per altri 30 minuti. Nel frattempo vedo che non sono ancora a posto, faccio un'altra correzione e riparto per la terza volta. Tutto OK. Allora vado verso l'orizzonte Est e faccio la stessa cosa, per tre volte. Un volta fatte le correzioni e non ho più deriva, devo tornare al meridiano, perchè le ultime correzioni hanno invalidato in parte le prime ... per farla breve ho già trascorso già tre o quattro notti. Vorrei imparare anch'io a farlo più velocemente

!
Logicamente chi lo fa tutte le volte diventa molto abile e rapido, ma utilizzando software tipo GigiWebCapture dovrebbe essere un'impresa alla portata di chiunque (vedi:
http://andreaconsole.altervista.org/ind ... e&lang=ita e
http://www.astrogb.com/art_allineamento.htm).
Il processo è iterativo (si va per approssimazioni successive), pertanto si può affinare il risultato in serate diverse (basta non variare troppo il setup).
Cita:
Quanto all'ottica adattiva, lo sò che quella della Sbig costa meno di 1000 euro; ma, da quello che ho letto, è un aggeggetto che simula la vera ottica adattiva. Quella vera costa qualche milione di euro e consiste in una serie di computer che, in tempo reale ed in combinazione con una stazione meteorologica che rilascia i dati delle turbolenze alle varie quote, ripercorre a marcia indietro gli spostamenti, annullando gli effetti malefici della turbolenza. Se trovo la rivista su cui l'ho letto, te ne mando una copia.
Ovviamente non mi riferivo alla deformazione delle ottiche a riflessione (che costa milioni!) ma ad uno specchietto che corregge 'n' volte al secondo la totalità del campo inquadrato (tipo gli stabilizzatori dei teleobiettivi e binocoli). In teoria dovrebbe eliminare i danni conseguenti ad un certo tipo di turbolenza, flessioni ed irregolarità del moto orario.
Cita:
Con questo ammetto di essere scettico sugli effettivi vantaggi derivanti dall'uso di una tale invenzione commerciale. Ne ho viste in vendita nell'usato; credo che se funzionasse davvero se la terrebbero tutti stretta stretta
Forse passano dalla AO-7 alla AO-8

(vedi anche:
http://www.tamanti.it/astronomy%20RC300.htm)
Donato.